Ero ragazzina quando conobbi Anna, una donna dolce dal carattere mite, e ne rimasi colpita piacevolmente. Anna cresceva liì abbascia a marina sul lato di Via Roma, e insieme ai suoi fratelli e in particolare Pasquale, erano soprannominati “E figl e Bias u Cucchier”. Anna era nata il 16 aprile del 1943 e crescendo, conobbe un giovane che, come tanti altri era venuto da Napoli a lavorare nella muratura, visto lo sviluppo che la nostra isola stava vivendo in quel campo e si chiamava Luigi Furia, nato il 26 novembre del 1943. Una brava persona, anche un bell’uomo, e, dopo essere stato fidanzato con Anna, si sposarono il 29 marzo del1967. Nacque così la coppia che avrebbe dato origine alla famiglia Furia, con tre figli, Peppe, Concetta detta Titti e Daniele. Tutto andava bene e Luigi a un certo punto lasciò il lavoro in muratura e cominciò a portare la motoretta, un lavoro che gli piaceva e che ebbe in eredità dal fratello di sua moglie, Pasquale, uomo buono, innamorato di quei tre nipoti per i quali è stato come un padre. E i tre nipoti erano felici e gli volevano tanto bene. Pasquale per anni lavorò in albergo per poi comprare una motoretta, quella che poi avrebbe passato a suo cognato Luigi. Purtroppo il destino aspettava quasi come un nemico, questa famiglia. Anna si ammalò e a 69 anni il 17 aprile del 2012 morì, lasciando un enorme vuoto in quei figli.
Nel frattempo ognuno prendeva la sua strada come suol dirsi, e il piccolo di casa Daniele nato nel 1978, si ammalò di quelle terribili malattie. Daniele amava l’informatica e si dedicava ad aggiustare computer. Tina l’unica donna della famiglia, fu vicina per tutti gli anni della malattia a Daniele e quando morì nel 2017 per lei, sembrò crollare il mondo addosso, visto che Daniele, essendo il più piccolo, era tanto legato alla famiglia ed era stato come si suole dire un poco più coccolato. Pian piano Tina si stava riprendendo avendo un suo lavoro, quando prima suo fratello maggiore anche lui tassista, e poi suo padre morirono entrambi. Peppe che era nato nel 1967 mori nel 2022. Un anno dopo anche Luigi si ammalò e nel 2023 andò via per sempre anche lui. Volevo da tanto ricordare Anna e la sua famiglia perché lei mi dava l’ idea delle classiche donne dedicate completamente a casa, marito e figli e perché poi fu sfortunata e tutti rimanemmo addolorati. Tina è rimasta l’unica di quella famiglia e oggi lavora e spesso non vive a Ischia quando smette di lavorare. Un ruolo importante lo ha avuto zio Pasquale, che è stato sempre presente per la sorella e per i nipoti. Un uomo generoso che aveva lavorato una vita intera e che aveva trovato nella famiglia della sorella quei figli che lui non aveva avuto. Ricordo che Daniele avrebbe voluto prendere il taxi del suo papà quando lui avrebbe smesso di lavorare, ma quella brutta malattia non glielo ha permesso. Ringrazio Titti Furia per aver collaborato con me.