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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Angela Barile

Angela l’ho conosciuta da ragazzina quando andavo a casa del fratello di mamma, Umberto Di Meglio, che abitava a fianco alla proprietà dei Barile. Cosi giocando spesso insieme, per poi crescere e incontrarci e volerci sempre bene, il tempo passò su di noi. Mentre scrivo mi viene avanti agli occhi quel suo “Sandra ciao” e quel sorriso che le faceva stringere gli occhi e illuminare il viso. Angela Barile era nata a Monfalcone (Go), il 19 gennaio del 1954, primogenita del dottore Giovanni Barile e della signora Maria Lenbo e sorella di Carmine, Paola, e Anna Maria. Una giovane ragazza che volle poi frequentare il Magistrale a Procida, dove nel 1970 conobbe l’uomo che divenne presto suo marito, Giovanni Lubrano Lobianco. Infatti un anno dopo, il 4 novembre 1971 nella chiesa di San Pietro a Ischia, Angela e Giovanni si sposarono e andarono a vivere dove sono sempre stati in una della case del palazzo Barile a Via M.Mazzella. Angela fu una sposa giovanissima, così come una mamma giovanissima delle due amate figlie Paola e Titti. Angela viveva la famiglia intensamente, amava cucinare e organizzare pranzi e cene per stare tutti insieme, non solo nei giorni di festa. Siccome lei era dotata di un grande senso logico e passione per la matematica, io le dicevo che aveva sbagliato a non laurearsi in matematica, ma lei sorridendo, diceva che invece come maestra, spingeva i suoi alunni ad avere un forte senso logico sia preparando per loro quiz particolari, sia facendoli partecipare a progetti sempre del tipo logico matematico.

Angela era una donna sorridente che nel sorriso mi ricordava suo padre, sempre capelli corti a incorniciare quei bei lineamenti e quegli occhietti vivaci. Era una donna posso dire svelta e, che voleva sempre spianare problemi e difficoltà pensando che esistono cose più gravi. Cominciò a insegnare giovanissima come giovanissima ha vissuto tutte le tappe della sua vita, e a scuola diventò presto un riferimento per tanti. I suoi alunni l’amavano e lei li seguiva con attenzione e autorevolezza che non era mai autorità, anzi che spesso era solo dolcezza. Quella mia cara amica Angela, semplice di cuore, dai modi allegri, quante volte ci siamo incontrate in qualche mercato dove andavamo per rilassarci, comprando magari cose che non ci servivano. E quando poi divenne nonna prima di Donatella figlia di Paola, mi disse: “Sandra questa bambina mi ha cambiato i pensieri e tutto è piu bello, ti auguro di diventare presto nonna”. E la sua vita si arricchì tanto con gli altri tre nipoti, Emanuele di Paola e Vincenzo Salvati e Chiara Angelica e Giulia figlie di Titti e Gioacchino Taglialatela, che praticamente vedeva e seguiva felice insieme a suo marito. Che bella persona è stata Angela e sua figlia Titti conserva uno scatolo con tante lettere dei suoi alunni, lettere che solo a leggerle fanno emozionare. Angela purtroppo ci lasciò il 30 giugno 2007 ad appena 53 anni e con lei andò via la gioia, l’allegria, la voglia di amare che riempiva la sua vita e quella di chi le stava accanto..Una vita piena, concentrata in quei 53 anni. Figlia cara, maestra dolce e preparata per tanti anni, moglie e mamma di due figlie già sposate, nonna felice, incredibile come la mia amica Angela abbia vissuto in modo pieno tutti i suoi ruoli e che avrei voluto vivesse ancora per tanto, ma certe volte la vita sembra prendere di mira chi la ama e la rispetta, e così lei, la mia bella amica, ci lasciò un senso di sgomento che non passa con il tempo e che si trasforma in dolci ricordi, nel marito, nelle figlie, nei nipoti, nel fratello,nella sorella e in tutti i suoi familiari. Sono onorata ed emozionata, di averti ricordata Angela. Ringrazio Paola e Titti Lubrano per aver collaborato con me.

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