LE STORIE DI SANDRA Nel ricordo di Fernando Di Meglio
Un altro uomo dei nostri vicoli è stato Fernando Di Meglio (razza ” U turchill”), che abitava nel vicolo a fianco al forno di Girella Lauro. Era fratello di Rosaria e di Antonio. Fernando era molto bello, fine, un uomo elegante già nel camminare, e lavorava prima al dazio poi all’ Ufficio del registro oggi Agenzie delle entrate. Era nato nel 1929 come sua moglie, francese di Parigi che conobbe Fernando durante una vacanza ad Ischia, come succedeva spesso in quegli anni. La signora Michault Solange, era una donna molto colta e aperta di mentalità. Ricordo che qualche volta che mi sfogavo con lei perché portavo le minigonne e qualche signora non era d’accordo, lei rispondeva con quel modo di parlare musicale che aveva: “Ma tu non badare a queste cose, fai quello che ti piace non farti condizionare”. Ho un dolce ricordo di lei che con Fernando ebbe due figli, Pietro (Pierre il francesino) e Silvia cresciuti anche loro li tra Via Roma la spiaggia i vicoli. Fernando aveva la passione di camminare a piedi per possedendo una Opel Ascona. Di solito camminava insieme a Nino e ngiulell, Pierino Mormile, Ciro Barile (Crucchett) qualche volta con Dante Venia e una volta anche con Massimo Venia che ricorda bene quella lunga camminata.
Fernando amava tanto il pane, forse perché era nato vicino a quel magico forno. Ma se passeggiando sentiva odore di pane appena sfornato, lui subito ne comprava un pezzo caldo caldo. Il suo amico di sempre è stato il capitano Renato Molino, altro grande uomo fine ed educato oltre che dalla bella presenza. Io ricordo che vedevo spuntare Fernando e Renato da sopra la salita di San Pietro e restavo a guardarli mentre camminavano chiacchierando tra loro. Fernando era un uomo libero che non aveva preconcetti e che è stato possiamo dire, un precursore di quel modo di pensare che con tante battaglie civili siamo riusciti a fare nostro. Fernando non amava giudicare gli altri, lui era sereno e tanto caro. Ricordo che quando con mamma andavamo a fare visita a Rosaria sua sorella, moglie di Oreste Marsili morto giovane, vedevo spesso Fernando che si fermava a dire qualcosa a mamma del suo lavoro, e a me faceva sempre una carezza tenera. Sua moglie usciva per spese o altro e, come Fernando aveva un passo svelto. Anche lei si riconosceva da lontano proprio per quel modo di fare molto svelto, una volta mentre andava al mercato salutò me e mamma e in un attimo non la vedemmo più, per poi ritrovarla che tornava già con la sua spesa mentre noi ancora perdevano tempo.
Pietro e Silvia sono stati due bambini fortunati per avere avuto come genitori Fernando e sua moglie. Crescere con persone che insegnano principi morali quali dignità, rispetto, educazione, crea nel bambini la voglia di imitarli quando saranno grandi, creando così una catena che non è chiusa ma lunga e libera di muoversi quando e dove vuole. Ringrazio Pietro e Silvia Di Meglio, Roberta Marsili e il mio amico Massimo Venia.