DI SANDRA MALATESTA
Provo un orgoglio tenero nel parlare di lei, una delle prime belle tedesche sbarcate a Ischia per una vacanze e non andate più via. Io sono molto coinvolta In questo racconto perché lei, si lei, la donna dai modi gentili mi diede una grande mano nel continuare la mia passione, il lavoro a maglia. Inge von Hoesslin nata a Dresda nel il 30 maggio 1914, seconda figlia del famoso filosofo, teologo e direttore d’orchestra Franz von Hoesslin appartenente a una nobile e colta famiglia, venne a Ischia con suo padre che ci veniva ogni anno per le cure termali e portò anche lei come premio per il suo diploma di fotografia. Inge era molto bella e riservata e si innamorò di Pasquale Scotti che sposò poco dopo avendo due figli da lui, Johannes che sposò Adua Leardini di Cesena e Riccardo che sposò Tina Carcaterra. La signora Inge si innamorò subito della nostra Ischia e anche se durante la guerra per qualche anno tornò con i figli in Germania, lei non vedeva l’ora di vivere sulla nostra bellissima isola. Ma non poteva pensare di fare solo la mamma e la casalinga ed ebbe l’intuito di aprire quella bellissima e raffinata “PROFUMERIA PRIMAVERA A VIA ROMA” che emanava un profumo delicato già qualche metro prima di arrivarci vicino. Un negozio raffinato, dove tutto era esposto in modo sobrio e dove ci si sentiva bene perché lì si compravano cose belle per noi donne e uomini, anche se a quel tempo gli uomini più di una schiuma da barba o di un dopobarba o di un profumo non compravano. Sicuramente la signora Inge non amava la noia, ma era curiosa di volerne sapere sempre di più e non amava giudicare, era una donna libera mentalmente. Io amavo quel suo modo tenero di sorridere quasi senza fare rumore, e quel profumo che usava e che la caratterizzava. Eppure nemmeno creme e profumi le bastarono, e intuì che una delle sue grandi passioni che era il lavoro a maglia, poteva passarlo a tante. E così fu.
Cominciò a vendere lana buona, la Phildar, che per anni è stata quasi una compagna di vita per me. Non saprei quantificare quanta ne ho comprata e quante maglie, vestiti, sciarpe, copertine, ho fatto. Lei un giorno che non c’era gente, mi insegnò ad avviare le maglie a tubolare e poi a fare i campioni prima di iniziare un lavoro. Quella sua precisione, quel suo non improvvisare, quella sua magia di due occhi incredibili, io li amavo. Aveva anche un piccolo ristorante “Il giardino” dalle parti del Palazzo Reale, che però poi chiuse. In quelle Profumeria si trovavano creme buone e profumi lussuosi ma anche piccoli regali che noi studenti potevamo scambiarci sotto Natale e per questo ci aiutava Franca Ambra sposata Iacono che praticamente ci ha trascorso la maggior parte della sua vita. Franca era diventata esperta in quel campo e aveva preso molto del modo di fare della signora Inge alla quale era tanto legata. Inge amava stare al negozio ma amava ricamare, fare bricolage, creare cose raffinate e negli ultimi anni stava spesso a casa circondata dall’amore della sua famiglia. La Signora Inge ha cresciuto due figli che hanno fatto dell’educazione il loro modus vivendi. Due uomini seri ma pronti a parlare con chiunque, innamorati di Ischia e dei rapporti umani, sono stati per tutti degli amiconi dai modi gentili e hanno creato delle famiglie con mogli e figli e nipoti belle e serene. Quanto tempo ho passato in quella Profumeria con Franca e che mi curò la pelle con creme ottime e che mi conservava la lana che cercavo. Tra tutte Annuska di Phildar e la francesina baby per lavori per neonati. La Signora Inge non ha mai smesso di lavorare nemmeno quando si ritirò a casa a Parco delle Ginestre creando lavori fatti a mano bellississimi. Amata dai suoi nipoti e pronipoti che a sua volta aveva amato, è stata sicuramente una donna che non è passata invano nel cammino della vita e io dovevo dirle grazie per tutto quello che mi ha insegnato e per essere stata una donna innamorata di Ischia e di una vita semplice ma piena di tante passioni.
