CULTURA & SOCIETA'

Le “scoperte” storiche e letterarie all’Antoniana di Ischia: Nardo Antonio e Giovan Battista della porta padre e figlio in un libro che racconta la Penisola Sorrentina

La presentazione del libro dal titolo intrigante: “Nardo Antonio della porta, padre del filosofo Giovan Battista: una storia di vita tra Vico Equense e Napoli”, scritto con maestria dalla talentuosa autrice Alberta Maresca e pubblicato dalla casa editrice D’Amato.- Il commento dell’artista Ylenia pilato presente all’evento culturale: “davvero occorre acquistare questo libro, e dovrebbero farlo anche i comuni per i giovani nelle scuole, dice così l'artista Ylenia Pilato presente all'evento. Molto interessante è stato l'intervento dell'avvocato Benedetto Migliaccio durante la serata, parlando di Giambattista Della Porta, l'esponente più eclettico del rinascimento napoletano che sussurrava alle streghe e cercava il dio-mago tra le ombre del mondo. Dissero di lui ogni male: che fosse uno stregone, uno sciamano, uno scienziato pazzo, invece si è appreso. Aggiunge Ylenia Pilato, che fu un autorevolissimo accademico dei lincei e una delle menti più raffinate del suo tempo…”- il\ ruolo dell’avv. Benedetto Migliaccio botanico esperto e titolare di una nota azienda agricola sulle alture di Forio

Sabato 4 maggio scorso 2024 presso la Biblioteca Antoniana di Ischia si è svolto un incontro davvero interessante. L’evento è stato organizzato con il paternariato del Garden Club di Ischia.  La dottoressa Lucia Annicelli ha presentato i relatori: la Professoressa Teresa D’Esposito ha parlato del ruolo di Nardò Antonio della Porta nell’attività commerciale del Mediterraneo nel XVI secolo, l’ Avvocato Benedetto Migliaccio botanico di primo ordine come lo ha definito Nunzia Sena del Garden Club di Ischia,  che ha  argomentato su Della Porta Genio, magia e scienza al tempo dell’Inquisizione e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Moiano Alberta Maresca, la quale non è affatto nuova a esperienze letterarie e poetiche.

GIOVAN BATTISTA DELLA PORTA

Durante l’incontro ha presentato la sua ultima opera intitolata “, Nardo Antonio della Porta, padre del filosofo Giovan Battista”, pubblicato dalla casa editrice D’Amato. Un libro che si è rivelato una vera gemma per chiunque desideri approfondire la ricca storia della penisola sorrentina. La dirigente Maresca ha sapientemente guidato il pubblico attraverso le pagine di questa opera straordinaria, mettendo in luce l’inestimabile contributo di figure storiche locali alla formazione del tessuto sociale e culturale della regione. Uno degli aspetti più affascinanti del libro è l’enfasi posta sulla tradizione marittima della penisola sorrentina, un elemento distintivo che ha plasmato il destino della comunità nel corso dei secoli. Maresca ha sottolineato l’importanza dell’essere bagnati dal mare, elemento che ha alimentato una tradizione marittima unica e inestimabile.  Dai marinai agli imprenditori, dagli armatori ai commercianti, la storia di questa regione si intreccia con quella del mediterraneo e del mondo intero. La tradizione della penisola sorrentina è grandissima, non solo a livello nazionale, ma mondiale, basti pensare che qui si è passati da Lauro ad Aponte, che da Sant’ Agnello ha conquistato il mondo con la MSC. A Positano c’erano pure grandi armatori e commercianti, infatti nel Settecento abbiamo la presenza di grandi palazzi, a Liparlati, ma anche palazzo Murat, poi trasferitosi a Napoli e Palermo. Davvero occorre acquistare questo libro è dovrebbero farlo anche i comuni per i giovani nelle scuole, dice così l’artista Ylenia Pilato presente all’evento. Molto interessante è stato l’intervento dell’avvocato Benedetto Migliaccio durante la serata, parlando di Giambattista della Porta, l’esponente più eclettico del Rinascimento napoletano che sussurrava alle streghe e cercava il Dio-mago tra le ombre del mondo.

Dissero di lui ogni male: che fosse uno stregone, uno sciamano, uno scienziato pazzo, invece si è appreso che fu un autorevolissimo accademico dei Lincei e una delle menti più raffinate del suo tempo. Giambattista Della Porta aveva pubblicato a 23 anni la sua opera più importante, Magia naturalis. Visse nella seconda metà del 500 all’incrocio tra scienza, alchimia e medicina e fu per l’intera vita un sorvegliato speciale del tribunale dell’Inquisizione.  Molto si è detto delle sue scoperte, delle sue intuizioni. Molto però resta ancora da dire. Quando agli inizi degli anni 80 il Centre Pompidou di Parigi allesti’ una mostra su Della Porta, fu sollevato il velo dell’oblio che con il positivismo ottocentesco aveva steso sullo scienziato mago nato a Vico Equense nel 1535. Giambattista Della Porta era studiato solo da pochi,  appassionati studiosi. Pochi anni dopo ci fu un susseguirsi di studi, convegni, pubblicazioni a partire dal convegno di Vico Equense del 1986 organizzato in occasione del centenario della pubblicazione della Princes della Humana Physiognomonia. Eppure la sua figura fino al 700 era nota anche al grande pubblico, in tutta Europa.  Molte furono le sue ricerche e i suoi studi sulla distillazione o coltivazione delle piante. La tempra del ricercatore fece di Della Porta un redattore cosciente del sapere fino ad allora acquisito. I recenti studi su Giambattista Della Porta hanno il merito di gettare una nuova luce sulla scienza a Napoli tra il 500 e il 600. E soprattutto sul ruolo delle Accademie. Ha concluso così l’artista Ylenia Pilato presente all’evento:” Grazie all’invito dell’avvocato Benedetto Migliaccio ho potuto apprendere delle nozioni molto interessanti su Giambattista Della Porta che è stato una delle figure più affascinanti e controverse della Napoli della seconda metà del 500. Un motivo in più per alzare gli occhi, se mi trovo a passeggiare per Via Toledo ( angolo Pignasecca) allo storico palazzo di famiglia dei Della Porta. E alle memorie che vi sono custodite. Complimenti alla direttrice della biblioteca Antoniana Lucia Annicelli per queste bellissime iniziative sempre molto interessanti e complimenti alla professoressa Teresa D’Esposito molto in gamba nell’illustrare il viaggio delle attività commerciali all’interno del Golfo di Napoli, focalizzandosi sull’ambiente economico e ancora complimenti all’autrice del libro Alberta Maresca che è stata tanto apprezzata dal pubblico nel presentare la sua nuova opera”. 

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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