Nell’ordinanza, il Consiglio di Stato spiega che entrambe le parti insistono per un approfondimento istruttorio. In particolare, De Siano rivendica l’attribuzione alla Lista n. 1 degli 8 voti che non sarebbero stati conteggiati “per errore valutativo”. Il parlamentare insiste per la decurtazione dal computo dei voti attribuiti alla Lista n. 2 degli ulteriori 9 voti fatti oggetto di originaria contestazione, oltre ai tre ritenuti nulli dal Tar. De Siano si oppone inoltre all’annullamento delle 6 schede invalidate dal Tar in accoglimento del ricorso incidentale proposto da Pascale. Quest’ultimo a sua volta rivendica anche i tre voti annullati in parziale accoglimento del ricorso principale, in tal caso proprio sull’assunto che il Tar ha omesso indebitamente ogni acquisizione istruttoria, ritenendo presuntivamente applicabile il cosiddetto “principio di non contestazione”, nonostante le relative circostanze (“asserita” presenza di una “z” su due schede ovvero ipotetica presenza della dicitura “Sic” su altra) non fossero affatto pacifiche fra le parti.
Pascale ha poi riproposto poi tutti i motivi di ricorso incidentale dichiarati assorbiti dal Tar, sostanzialmente reiterando le richieste di invalidazione delle ulteriori 12 schede sulle quali il primo giudice non si è pronunciato. Con riferimento alle operazioni svolte nelle Sez. n. 3 e n. 4 Pascale ha anche evidenziato discrasie nel verbale rispetto al numero di preferenze alla Lista n. 2 indicate nella Tabella di scrutinio e al numero degli elettori comunicato formalmente dal Presidente del Seggio all’ufficio elettorale. In entrambi i casi, infatti, le Tabelle di scrutinio riporterebbero un voto non trascritto a verbale, che sarebbe stato invece da attribuire, così come il numero di votanti riferito nel verbale sarebbe inferiore di un elettore rispetto a quello comunicato. In maniera eccessivamente semplificata, si potrebbe dire che De Siano rivendica a proprio favore 8 schede che sono state annullate, e contemporaneamente invoca l’annullamento di 12 schede che invece sono state assegnate alla lista di Pascale. Quest’ultimo da parte sua invoca l’annullamento di 18 voti assegnati alla lista di De Siano, mentre rivendica sei voti che non sono stati assegnati alla propria lista.
