Le parole del presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra: «L’assenza di un DMO si fa sentire e il low cost ben venga, ma solo in bassa stagione»
Abbiamo parlato con Luca D’Ambra, presidente di Federalberghi che ha espresso la propria opinione sulla vicenda: «L’offerta è indubbiamente inaccettabile e tra i nostri soci di Federalberghi raramente abbiamo quelli che propongono il low cost. Questa triste vicenda getta discredito sull’immagine dell’isola, ma il problema vero è che non abbiamo un DMO (Destination Management System). Se ci fosse non si verificherebbero simili situazioni perché quest’organo, avallato dalle amministrazioni, richiamerebbe tutti all’ordine e a un minimo di decoro e decenza nelle offerte da proporre». Ha continuato parlando dell’immagine dell’isola e della destagionalizzazione: «Questa vicenda stride con la nuova classificazione delle stelle alberghiere fortemente voluta dalla regione Campania. La comunicazione di quell’offerta è pericolosa perché l’isola d’Ischia non merita di essere trattata così. Io non criminalizzo il low cost qualora serva ad allungare la stagione. Noi isolani abbiamo una precisa stagionalità che non ci permette di garantire ai nostri dipendenti e collaboratori continuità. 8-10 mesi di lavoro, invece dei soliti 6 o 7, potrebbero essere utili per tutti i comparti che caratterizzano Ischia, non solo quello alberghiero. Il low cost, quindi, potrebbe aiutare a destagionalizzare, ma certamente non devono essere fatti prezzi ridicoli che rovinano solo l’immagine dell’isola». Il presidente di Federalberghi ha chiosato e concluso: «Il low cost potrebbe essere una strada percorribile nei mesi che vanno da ottobre a febbraio, non certo in media o alta stagione. In conclusione, tornando all’offerta choc, mi tocca ancora constatare come non ci sia una visione per migliorare lo stato dell’arte. Manca quell’orgoglio che dovrebbe caratterizzare gli isolani quando si parla di proporre agli altri le bellezze della nostra terra».