Il titolo da trivio di questo “commento” non è farina del mio sacco, ma l’ho preso a prestito da un esimio signore barbuto, riportando pari, pari tutti i sostantivi utilizzati da costui nel confezionare un articolo sull’emergenza scuola e pubblicato su Il Dispari, che definire da schifo è il meno che si possa fare!
In realtà non si tratta di una corrispondenza giornalistica nel vero senso del termine, ma piuttosto un attacco all’acido fenico portato alla parlamentare Michela Rostan, di Leu, rea di aver prodotto un’interrogazione ai ministri dell’Istruzione e dello Sviluppo economico lamentando i forti ritardi dello…”Stato” nell’affrontare la messa in sicurezza degli istituti scolastici isolani colpiti dal sisma dello scorso anno. Nella interrogazione si faceva anche riferimento al permanere dei disagi degli studenti per il nuovo anno scolastico, a causa dei doppi turni e alla frequenza di scuole molto lontane da Casamicciola.
Tutto qui. Interrogativi garbati, nei limiti del civismo e della buona educazione e in linea alle prerogative di un rappresentante del popolo. Ebbene, con la luna di traverso e il fiele alla bocca, l’articolista in parola, non condividendo l’iniziativa della Rostan, si affrettava a confezionare, in data 29 agosto c.a. uno scritto provocatorio e irriverente dal titolo:”Rostan, ti raccontano palle! Non dar credito ai nemici di Ischia”
Maleducazione, violenza verbale, esempi grotteschi e una volgare terminologia da carrettiere nascondeva, fin troppo scopertamente, un livore di carattere personale per “la zavorra, i nemici di Ischia, gente che non sa nulla, che si pavoneggia fuori dai bar”, ecc.ecc. impersonati (non ci vuole la zingara!) dall’”informatore” dell’onorevole di cui però si tace il nome e il cognome!
E qui incomincia la musica sul pentagramma stonato del barbudos. La Rostan è tacciata di malafede (“ha voluto cavalcare l’onda del terremoto ischitano e strappare qualche mi piace o qualche post in giro sul web”); di ingenuità (“E’ stata presa in giro…e’ stata informata male…si è esposta ad una figura di merda…dà ascolto a certa gente ed è normale che le capiti”); di falsità (“…ma leggere certe baggianate pensate a Ischia contro Ischia non mi scende”).
Fermiamoci qui per carità di patria, perché il galateo di mons. Della Casa –manipolato egregiamente dal Nostro- continua implacabile nel ludibrio pubblico, senza tener conto di un doveroso ritegno etico al quale sono chiamati in particolare coloro che ricoprono un ruolo molto delicato nel settore dell’Informazione.
Quando si parla di “Verità”, di obiettività, di conoscenza dei fatti, occorre farsi prima un esame di coscienza e porsi la conseguente domanda: ”Ma sono il pulpito giusto per attaccare il prossimo cristiano e accusarlo di malafede, ingenuità e falsità? Non rischio di ritorcere sulla mia persona tutte le contumelie che ho sparso a piene mani su persone immeritevoli di tanto volgare trattamento?
Risposta. Poco meno di una settimana fa, il signor censore, che potrebbe anche-parafrasando il suo nome- essere ribattezzato con cognizione di causa… Di Peggio, si è reso responsabile della pubblicazione di un magistrale articolo, dai toni scandalistici e con titoloni da scatola, riflettente la venuta del vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio a Casamicciola. Cosa ti inventano quelli del Dispari? La prima pagina edita il 21 agosto, giorno dell’anniversario del terremoto, titola:” DI MAIO SCAPPA. Al vice premier non piacciono i selfie e gli applausi ischitani: qui non ci sono Benetton da attaccare…Usa Casamicciola come scalo e non importa se oggi è il 21 agosto, anniversario del terremoto. Lui va altrove. Ischia non conta…” A pagina 12, peggio che andar di notte! Ci si mettono in due a demolire Di Maio su…falsi presupposti! Infatti lo scritto balordo è stato concepito il 20 agosto e pubblicato il 21, giorno in cui Di Maio, con Schilardi, Borrelli, il vescovo d’Ischia, Lagnese, Bonavitacola, Grimaldi, ecc.ecc. erano vivi e vegeti a Casamicciola, presenti in ben tre cerimonie fino alla mezzanotte! Di Maio è partito in elicottero il mattino del 22 agosto, mentre i due sconsiderati de Il Dispari si leccavano le ferite, non sapendo che pesci pigliare per riparare al malfatto!
E poi il Di Peggio parla di cattivi informatori, di zavorra, di nemici di Ischia, di gente che non conosce la realtà Ischitana! Ma cambia mestiere, per favore! Ad onor del vero il quotidiano locale Il Golfo ha ristabilito puntualmente la verità titolando: ”Un anno dopo lo stato c’è. Di Maio non è scappato”.
Ma veniamo al piatto più sostanzioso; quello della VERITA’ DEI FATTI.
Primo. Di tutte le scuole, soltanto il Mattei è stato messo in sicurezza per le lievi botte ricevute. Non cambia nulla perché le Zagare sono un vero schifo da chiudere, in cima alla funicolare di Montesanto. De Gasperi con il secondo piano fuori combattimento e tutti gli altri edifici chiusi e ribazzati, malgrado i milioni spesi nel recente passato per rabberciarli alla meglio, condannano Casamicciola-Scuola all’esilio perpetuo.
Secondo. I soldi. Sei milioni del Miur bloccati perché i romani vogliono vederci chiaro (non doveva essere un soggetto attuatore?) e temono fortemente imbrogli, malaffare, mazzette, lavori pessimamente eseguiti e arricchimenti di Ditte amiche! Fuori il Comune e dentro il ministero dell’Istruzione, o saranno dolori!
Terzo. I moduli scolastici. Aree per piazzarli con ce ne sono e poi le baracche moderne richiamano alla mente Genala & Company. Resteranno per tre generazioni e serviranno anche per i pronipoti del…proponente!
Quarto ed ultimo rilievo. Scuola alberghiera. Lasciamo stare Sironi al suo lavoro che non implica nulla con il terremoto. L’anno scorso per questo stabile ci sono stati i fondi europei spesi per le aree esterne ed altro. Nessun abbandono e vai con dio.
All’onorevole Rostan e all’informatore “misterioso” l’ardua sentenza!
Gino Barbieri
