Le mostre nel Torrione di Forio: nelle opere di Antonella Sirignano stimolanti tematiche e forte energia dell’anima
IL COMMENTO DELL ARTISTA ’YLENIA PILATO: “ Ho apprezzato molto i versi abbinati alle opere scelti con maestria dal prof. Salvatore Iacolare. Mi ha colpito molto la modernità stilistica di ogni opera, ricca di poesia e di spiritualità”
Presso il Museo Civico Giovanni Maltese al Torrione di Forio si è inaugurata sabato 20 maggio 2023 la mostra personale Ars Femina tra pensiero e colore dell’artista napoletana Antonella Sirignano. Nata a Napoli il 16 gennaio del 1964, Antonella è a oggi promotrice di eventi d’arte e Vicepresidente dell’Associazione Culturale “Zeusi”, la quale prende nome dal pittore greco antico Zeusi, vissuto tra il V e il IV secolo a.c.
Dal 2002 fa parte del Movimento Internazionale ” Esasperatismo: Logos & Bidone”, fondato da Adolfo Giuliani nel 2000. Dal 2010 l’artista Antonella Sirignano si è poi proposta con personali in spazi pubblici e privati come ad esempio Castel Dell’Ovo a Napoli; catalogo edito dalla Mondadori; Reggia di Caserta, la Galleria di Alberobello (BA), la Galleria Mantegna (Roma), il Castello di Limatola (CE) ed altro. Ha esposto anche all’estero, partecipando in particolare ad una mostra a New York. Dal 2015 coordina ed organizza eventi d’arte in Campania, a livello nazionale ed internazionale, come la Rassegna ” Omaggio a Toto’, itinerante in oltre cinquanta città italiane. Ha partecipato, inoltre, a numerose rassegne nazionali, tra cui, ad esempio i premi ” Santhià “, ” Cupra Marittima”, ” Unesco ad Alberobello” ed altri.
La sua attività culturale ed artistica è documentata in importanti dizionari, riviste e cataloghi specializzati e social network. Il sociologo, critico d’arte e curatore indipendente Maurizio Vitiello segnala: ” la pittura di Antonella Sirignano è tutta motivata a bilanciare piani di ricerca. Le sue intenzioni liberano, nel suo spazio operativo avellinese, cariche emotive, che la portano a misurare la distribuzione della fantasia, che si amalgama con lo studio dei materiali, più sottili. Inquadra in sagomate quadrettature variegate centralita’, che sono rivolte alla natura, al Vesuvio, a proprie memorie e ad altre stimolanti tematiche”. Alla sua attività di pittrice, Antonella Sirignano affianca anche quella di insegnante in una scuola di pittura e scultura a San Mango sul Calore ad Avellino, organizzata e coordinata dall’associazione culturale no profit Zeusi, vivace realtà che l’artista porta avanti insieme al marito, il Maestro Antonio Menotti Pugliese, da oltre una ventina d’anni.
Al vernissage di sabato 20 maggio al Torrione hanno presenziato gli allievi del corso d’arte di pittura e scultura curato proprio dal maestro Pugliese e coadiuvato dalla pittrice Sirignano in sinergia con l’associazione Culturale Radici diretta da Luigi Castaldi, il quale è stato ben lieto di approvare questo progetto già da ottobre del 2021. La mostra Ars Femina tra pensiero e colore di Antonella Sirignano ha avuto un grande richiamo di pubblico. Sono state presenti al vernissage anche le artiste ischitane Clementina Petroni, Rania Andon e Ylenia Pilato. La mostra è fino al 4 giugno tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 22.30 e i martedì dalle 10.00 alle 12.30 ad ingresso libero. I versi che accompagnano le opere esposte di Antonella Sirignano sono a cura del prof.Salvatore Iacolare. La mostra espone le opere più significative dell’artista, mostrando diverse interpretazioni del concetto del Bidone. Verrebbe subito da associarlo simbolicamente a ciò che va buttato via, in questa era di immondizie, come volersi scrollare da dosso un peso, un eccesso.
È un concetto successivo alla fondazione e al manifesto dell’Esasperatismo, neologismo che denuncia i mali del mondo e il bidone, che è simbolo della sofferenza, una metafora nata dalla suggestione di un’esperienza vissuta. Simbolo quindi dell’umanità ma pur partendo da una simbologia così estrema, il movimento si slancia verso un profondo ottimismo, affondando le proprie radici nella consapevolezza del concetto di sviluppo, dell’esasperato consumo che ha bruciato energie umane e la natura, che ha reso la vita una continua ricerca della soddisfazione di bisogni materiali, immergendo l’uomo nella condizione di continua ricerca di beni incapaci di colmare ciò che c’è di più umano, il confronto con sé e con l’altro, con la natura, con la vita come stare al mondo. Dalle opere di Antonella Sirignano traspare una forte energia dell’anima.
Ogni suo lavoro narra un percorso, costellato da momenti di luce e buio, dice l’artista Clementina Petroni. Le opere della Sirignano rappresentano un viaggio esistenziale con una pittura quasi astratta, in cui la figurazione è minima ed ogni colore è scelto con criterio al fine di modulare sentimenti ed emozioni, assumendo un valore simbolico, dice l’artista Rania Andon. Un simbolo nel simbolo , per far muovere gli spettatori all’interno del racconto dell’opera e per renderli partecipi. L’effetto sensoriale e fisico del colore è di forte impatto, così come lo è l’azione diretta del colore sull’anima, dice l’artista Ylenia Pilato presente anche lei al vernissage. Ed aggiunge: l’immagine si vaporizza e a proiettarsi sulla tela, come asserisce la stessa artista Sirignano, sono le emozioni. L’artista, interpretando il pensiero più profondo dell’ Esasperatismo, riesce a cogliere perfettamente quell’ idea di speranza che anima le opere appartenenti al movimento. Ammirando la mostra, ho apprezzato molto i versi abbinati alle opere scelti con maestria dal prof. Salvatore Iacolare. Mi ha colpito molto la modernità stilistica di ogni opera, ricca di poesia e di spiritualità. Ognuna di esse ricerca un senso nuovo all’umano agire, basato sull’armonia, sulla comunicabilita’ e su una visione globale imperniata sull’interezza del nostro essere, conclude Ylenia Pilato.
Fotoricerca ed Elaborazione Di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
Collaborazione: Ylenia Pilato
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