Le confessioni di Gianluca Trani: «Così è nato l’accordo con Enzo»
ESCLUSIVO – Il neo consigliere di maggioranza parla per la prima volta dopo aver aderito al progetto politico del sindaco Ferrandino. E lo fa sulle colonne de Il Golfo in questa inedita intervista
A guardarla dall’esterno è sembrato un qualcosa di improvviso, ma voci di dentro raccontano che i ragionamenti tra te e il sindaco Enzo Ferrandino andassero avanti da un po’ di tempo. Ci racconti cosa ha messo in moto la scintilla e quando?
«Il particolare momento storico che stiamo vivendo, sotto il profilo sanitario, sociale ed economico, impone riflessioni dettate dal senso di responsabilità e dall’unità di intenti. Dobbiamo occuparci dei problemi della gente, non di quelli dei politici. Ecco perché abbiamo accolto con favore l’appello del sindaco, che ha dimostrato umiltà e senso di responsabilità».
Quanto è stato difficile trovare l’intesa?
«Non vi è stata alcuna difficoltà, la condivisione del progetto è stata assolutamente naturale».
«Il momento che stiamo vivendo, sotto il profilo sanitario, sociale ed economico, impone riflessioni dettate dal senso di responsabilità. Dobbiamo occuparci dei problemi della gente, non di quelli dei politici. Ecco perché abbiamo accolto con favore l’appello del sindaco, che ha dimostrato umiltà e senso di responsabilità»
Ads
Sembrava dovessi diventare vicesindaco invece alla fine non si è mosso nulla. Timore di dimettersi da consigliere, mossa strategica per non scontentare nessuno della maggioranza o quale altra valutazione?
«Nessuno di questi elementi ha influenzato l’accordo. Ripeto, in questo momento conta soltanto la condivisione, più ampia possibile, di atti concreti per affrontare l’emergenza e per programmare una ripartenza che richiederà uno sforzo collettivo straordinario. Ritengo di poter fornire il mio contributo da consigliere comunale ed in quell’aula mi assumerò le mie responsabilità».
Con Giustina Mattera e Ciro Cenatiempo l’adesione al nuovo progetto politico è stata immediata o hai dovuto faticare per convincerli?
«L’appello del sindaco alle coscienze ha trovato una sincera e pronta adesione da parte di entrambi, io non ho dovuto convincere nessuno».
«Ottorino Mattera e Maurizio De Luise fuori dall’accordo?Non ho avuto alcuna percezione di veti di alcun genere, l’apertura è stata ampia nell’ottica di una progettualità di lungo periodo, come d’altronde richiesto dalla eccezionalità del momento»
Ottorino Mattera e Maurizio De Luise restano fuori dall’accordo: perché Enzo Ferrandino ha posto il veto?
«Non ho avuto alcuna percezione di veti di alcun genere, l’apertura è stata ampia nell’ottica di una progettualità di lungo periodo, come d’altronde richiesto dalla eccezionalità del momento».
L’ombra della Di Scala e la paventata costituzione del terzo polo quanto hanno influito accelerando questo processo di allargamento della maggioranza?
«Ci siamo confrontati, a seguito dell’appello del sindaco, esclusivamente su come rafforzare l’azione politica in ragione della delicatissima situazione nella quale ci troviamo. Imprese allo stremo, turismo con enormi difficoltà di programmazione, lavoratori precari disorientati, giovani che stanno vivendo una situazione di enorme disagio con il blocco della loro quotidianità. Su questi temi, insieme agli altri spunti indicati nelle linee programmatiche, abbiamo convenuto un’azione sinergica. Null’altro ha influenzato la decisione di lavorare uniti».
Lo abbiamo chiesto a tutti, e allora lo chiediamo anche a te: c’è il sospetto che Enzo Ferrandino abbia voluto garantirsi una comoda rielezione nel 2022. Troppo maliziosa come affermazione?
«Credo di aver già risposto sopra. Per quanto mi riguarda, non ho posto scadenze all’impegno programmatico assunto, perché sarebbe stato assolutamente inopportuno ed incoerente. L’emergenza sanitaria ci auguriamo potrà essere risolta nei prossimi 2-3 mesi grazie al piano di vaccinazione straordinario che Governo e Regione porteranno avanti, ma le conseguenze socio-economiche temo avranno ripercussioni per qualche anno ancora. Qui si tratta di lavorare incondizionatamente per il rilancio del paese, non di apporre la data di scadenza allo yogurt…».
«Con Giosi esiste un rapporto basato sulla stima reciproca. Il progetto politico “Per Ischia” è nato in un momento storico diverso, ben prima della disastrosa pandemia che stiamo affrontando, pandemia che richiede sinergia ed unità di intenti, senza calcoli politici di alcun genere»
Come l’ha presa Giosi Ferrandino, fino a prova contraria parte integrante del progetto politico “Per Ischia”?
«Con Giosi esiste un rapporto basato sulla stima reciproca. Il progetto politico “Per Ischia” è nato in un momento storico diverso, ben prima della disastrosa pandemia che stiamo affrontando, pandemia che richiede sinergia ed unità di intenti, senza calcoli politici di alcun genere».
In che cosa pensi, insieme a Giustina e Ciro, di riuscire a portare un valore aggiunto all’azione amministrativa?
«Insieme al sindaco ed all’amministrazione tutta, entreremo nel merito delle questioni da affrontare già in questi giorni. Abbiamo sempre cercato di connotare la nostra azione politica in maniera propositiva, offrendo soluzioni su diversi temi, e con lo stesso spirito saremo a totale disposizione da oggi in poi, in piena coerenza con le linee programmatiche sottoscritte».
Se un tuo elettore ti ferma per strada e ti chiede il perché di questo “gemellaggio”, cosa gli rispondi?
«Tantissimi cittadini, da tempo, mi chiedevano di contribuire in maniera più serena ed incisiva rispetto ai tanti problemi da affrontare. La gente in questo momento è stanca ed impaurita, ma al contempo non perde coraggio e si rimbocca le maniche guardando avanti. Ed è esattamente questo che chiede alla politica: unità di intenti e fatti concreti. E’ questo lo spirito che mi ha indotto ad accettare l’appello del sindaco Ferrandino».
L’ultima domanda. Sei anche commercialista, si preannuncia un’altra stagione turistica monca. L’isola ce la farà a reggere o stavolta rischia davvero il collasso?
«Sono fiducioso, pur nella consapevolezza della gravità del momento. Certamente anche quest’anno la stagione sarà più breve del solito, ma quantomeno, grazie ai vaccini finalmente in arrivo, si intravede la luce in fondo a questo maledetto tunnel nel quale siamo finiti ormai da un anno. Ischia ce la farà, nonostante tutto».
Pastetta è fatta. Gianluca è ufficialmente l’attendente portaborse di Enzo. Da opposizione a voltagabbana a umile servitore.