Lavoro e solidarietà. Anche gli Scavi nel progetto di ricostruzione post sisma
Nell’ambito della visita pastorale di Mons. Pietro Lagnese, spazio anche per un incontro ufficiale nella Sala consiliare del municipio di Lacco Ameno, dove il vescovo ha incontrato gli amministratori, i dipendenti del Comune, i giovani del Servizio civile e tutti coloro che collaborano con l’amministrazione di Lacco Ameno. Assente il sindaco Pascale (per impegni pregressi in terraferma), Lagnese è stato accolto dal vicesindaco Mimmo Miragliuolo, dall’assessore alla Cultura e alla Scuola Cecilia Prota e da alcuni componenti dell’amministrazione.
«È stata l’occasione – ha raccontato la Prota – per sottolineare la vicinanza della Diocesi di Ischia e del vescovo al territorio isolano e, in particolare, al nostro Comune. Una vicinanza particolarmente stretta nei momenti successivi al terremoto dell’agosto 2017, quando le attività della Diocesi hanno incrociato quelle dell’amministrazione in una sinergia che ha avuto come obiettivo primario quello di mettere i cittadini al primo posto. Nei momenti di grossa difficoltà – ha continuato l’assessore – non ci si può limitare all’adozione di atti e provvedimenti amministrativi. Bisogna occuparsi dell’aspetto sociale dell’emergenza, condividere le iniziative è stato dunque fondamentale.»
Altro tema, quello del lavoro. «Nonostante il turn over di molti dipendenti del Comune, il dissesto economico non ci ha permesso di effettuare un’integrazione nella pianta organica. Il ricambio generazionale è molto importante per una società, qualcosa si è mosso per il servizio civile. Per il terremoto è stato comunque possibile aggiungere figure professionali necessarie a superare impegni gravosi e momenti molto difficili.»
Novità sugli Scavi di Santa Restituta? Trovata la quadra? «Prima dell’incontro con il Vescovo, c’è stata una riunione con la Diocesi e la delegazione della struttura commissariale formata dal geologo Vincenzo Albanese e dall’architetto Ivana Navarra per trovare una soluzione condivisa. Problemi di sicurezza e stabilità c’erano anche prima, naturalmente aggravati dopo il sisma. Da parte di Schilardi c’è una grande sensibilità a risolvere nel più breve tempo possibile la questione attraverso un progetto, che va perfezionato, in base al quale anche gli Scavi rientreranno nella ricostruzione post sima. C’è un accordo di massima delle parti, compresa la Soprintendenza, con la dott.ssa Cinquantaquattro, per cui stiamo cercando di fare quanto più presto possibile per perfezionare la Convenzione. Gli Scavi di Santa Restituta sono importanti non solo dal punto di vista turistico, perché è un peccato che i turisti arrivino e li trovino chiusi, ma per l’intera collettività. Una comunità, quella di Lacco Ameno, fortemente legata al lavoro di Don Pietro Monti e al patrimonio custodito negli scavi e nel museo»