Lavori pubblici, scontro Verde-Castagliuolo
Stani: «Siete rimasti alla politica del 1976». L’assessore: «Le vostre denunce sono controproducenti»
All’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri vi erano diversi punti voluti dall’opposizione, consistenti in interrogazioni rivolte all’amministrazione. Non sono mancate le polemiche, come già accaduto nelle ultime sedute consiliari. Ignazio Di Lustro ha introdotto la discussione chiedendo una maggiore chiarezza e precisione da parte dell’amministrazione su diversi argomenti, un interrogativo che rappresenta il vero motivo delle interrogazioni dell’opposizione. Sulla prima interrogazione, relativa all’imminente pericolo di erosione dei litorali, anche il consigliere Stani Verde ha invocato la necessità di spiegazioni precise. L’argomento in questione, secondo Verde, benché atavico, era forse stato affrontato con più attenzione dalle scorse amministrazioni. Il timore è che sul lungomare verso Citara le acque abbiano potuto scavare sotto la strada, fin sotto il cimitero, dove potrebbero esserci delle pericolose cavità. Un crollo improvviso – è evidente – potrebbe creare danni a cose e persone oltre che alla circolazione dell’intera isola. Stani ha puntato il dito anche sul muraglione di contenimento realizzato dalla Città Metropolitana, che dopo pochi giorni ha già presentato cedimenti. «Vogliamo sapere quali sono le intenzioni dell’amministrazione su tali problemi», ha dichiarato il leader dell’opposizione. Il sindaco Francesco Del Deo ha brevemente risposto che all’epoca del cedimento in prossimità del cimitero l’amministrazione affrontò subito il problema e la strada fu riaperta nei tempi preannunciati, prima di passare la parola all’architetto Marco Raia. Il dirigente ha spiegato che i tecnici comunali avevano già espresso perplessità ai colleghi della Città Metropolitana durante la realizzazione del muraglione di messa in sicurezza del terrapieno di via Mazzella, ritenendo che andasse realizzato su pali e non su scogli. Tuttavia oltre a tali contestazioni non si poteva andare, vista la competenza provinciale. Gli scostamenti di alcuni centimetri del muraglione sarebbero comunque ascrivibili ad assestamenti. Per quanto riguarda il Progetto generale di mitigazione di rischio idrogeologico, sono stati ottenuti 460mila euro di fondi per le progettazioni definitive-esecutive. In particolare per i punti denominati “Basso cappelle”, “Scogli innamorati” e “Becco dell’aquila”, sono stati chiesti 2 milioni e mezzo, e quando saranno ottenuti i pareri si partirà con la procedura d’appalto. Eguale attenzione anche alla zona del Fortino. Sono opere che, secondo l’architetto Raia, potranno partire la prossima primavera.
Tuttavia il consigliere Verde si è detto dubbioso sull’effettiva impossibilità di un intervento più incisivo del Comune nella realizzazione del muraglione, compreso il sistema di tiranti, che potrebbe non essere efficace se davvero esistono delle “grotte” all’interno del litorale. L’architetto Raia ha spiegato che il Comune poteva avere competenza solo dal punto di vista paesaggistico, non strutturale, ma le perplessità di Verde non si sono placate: il consigliere d’opposizione ha contestato un’insufficiente attenzione del Comune sugli effettivi metodi di realizzazione di un’opera così importante, come anche per la pluviale del Cuotto.
Su questo punto l’architetto Raia ha ricordato i fondi ottenuti per la pluviale, arrivati tardivamente e costringendo le amministrazioni succedutesi all’accelerazione della spesa. Di fronte ad alcuni difetti di realizzazione, ci si rese conto della necessità di rescindere il contratto con la ditta. I lavori verso Panza riprenderanno comunque nei prossimi giorni, le tubazioni sono già state depositate. Verde ha ricordato di aver segnalato tempestivamente gli errori dei lavori in corso, ma in consiglio l’amministrazione aveva risposto che le opere stavano procedendo correttamente.
La discussione ha anticipato quello che era il secondo punto all’ordine del giorno, cioè l’esecuzione dei lavori di manutenzione e pulizia delle griglie di raccolta di acqua e fognoli, e Verde si è chiesto se i crolli del lungomare siano davvero ascrivibili soltanto all’erosione marina, o anche ad altro, cioè forse a causa di precipitazioni o canali d’acqua a monte, cosa che renderebbe vano ogni intervento che non consideri l’insieme: tuttavia secondo Raia le indagini preliminari erano comunque state eseguite.
POLEMICA VERDE-CASTAGLIUOLO
La polemica è scattata quando Verde ha accennato al fatto che il problema si trascina da otto anni, e il sindaco ha fatto notare che il consigliere anni fa era parte di altre amministrazioni, notazione che ha innescato veementi reazioni da parte dei consiglieri Lavista e D’Abundo.
L’assessore Davide Castagliuolo ha posto l’attenzione sul quadro generale degli interventi per i quali le varie amministrazioni hanno ottenuto una mole di finanziamenti pari a venti milioni, che verranno immessi nell’economia locale, invitando i consiglieri a lasciar perdere i problemi relativi a tombini e marciapiedi e ad informarsi presso gli uffici comunali – cosa che ha fatto nuovamente infuriare l’opposizione – e a guardare i tanti punti positivi di una politica che ha risolto diversi contenziosi in cui era coinvolto l’ente, e che ha avviato numerose utili opere pubbliche. Stani Verde allora ha lanciato l’accusa: «Castagliuolo e il sindaco sono rimasti fermi al modo di fare politica del 1976». Il consigliere si è scagliato contro Castagliuolo, ricordando che fu proprio l’opposizione a segnalare problemi nei lavori a Monticchio, dimostrando che la documentazione fu studiata a dovere dalla minoranza. Tra Castagliuolo e Verde è così scoppiata una polemica con accuse incrociate su denunce reciproche, una delle quali firmata dall’attuale opposizione che è arrivata in Senato. Castagliuolo ha imputato alla minoranza il carattere controproducente di tali denunce, mentre Verde ha rivendicato la gravità del contenuto di alcune di esse. Argomenti fuori dall’ordine del giorno, che hanno indotto il presidente del civico consesso Michele Regine a rientrare nell’alveo degli argomenti in agenda. A questo punto la discussione delle interrogazioni si è interrotta per dare spazio all’intervento di Gianni Mattera, di cui leggete a parte. Dopo la conclusione di tale intervento, il consiglio è ritornato a trattare l’ordine del giorno, in particolare sulla situazione di Cava dell’isola. L’opposizione ha rimarcato i ritardi della Soprintendenza, sottolineando anche la precarietà del tratto di arenile di Citara in prossimità dei Poseidon. Gli altri punti in agenda sono stati trattati unitariamente.Il dirigente Enzo Rando ha relazionato brevemente sulla manutenzione delle caditoie, ma durante la discussione al secondo punto all’ordine del giorno Stani Verde ha messo in guardia l’amministrazione sui pericoli del cambiamento climatico, che rende il pericolo di dissesto idrogeologico presente in ogni stagione, invitando ad agire immediatamente col monitoraggio delle zone critiche, dove le odierne piogge stanno mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Per quanto riguarda i pini tagliati, Rando ha spiegato che ciò è avvenuto solo in corrispondenza di casi per i quali vi erano state segnalazioni: va inoltre tenuto in considerazione il progetto per la prossima pavimentazione dei marciapiedi verso Succhivo. Infine, per quanto riguarda la cancellazione del murales di Tony Gallo, l’amministrazione ha ribadito che esso era stato eliminato perché rovinato dalle intemperie, ma che sarà invitato a prestare nuovamente la sua opera su un sito meno soggetto al deterioramento causato dalla vicinanza al mare.