L’artigianato come chiave per risanare l’economia dell’isola
di Isabella Puca
Ischia – C’era una volta l’antico granaio dell’isola, su al monte Epomeo. Era lì che le signore recuperavano il materiale da intrecciare a mano per creare dei veri e propri capolavori di artigianato che, venduti in strada, venivano acquistati dai primi turisti che affollavano l’isola. Borsette, cappelli di paglia, cestini e tanto altro; prodotti originali, amati dal turista che però sono stati presto dimenticati. In un mondo che va sempre di più uniformandosi nel segno della moda, c’è ancora qualcuno però che crede nel potere dell’artigianato. Parliamo di Elena Mazzella che, dopo la crisi dell’editoria, ha deciso di chiudere la sua libreria e dedicarsi all’artigianato. «A marzo del 2010 – ci racconta – uscì uno dei primi e-book e fu la goccia che fece traboccare il vaso della crisi. Decisi di non arrendermi e di cambiare puntando tutto sull’ artigianato. Del resto pensai: mi trovo in un borgo storico, frequentatissimo dai turisti che vogliono pezzi originali da portare a casa». Il negozio di Elena è un vero e proprio tempio del vezzo femminile e qualche volta la si trova intenta nel lavorare una borsa o un gioiello che, in poco tempo, diventa un pezzo unico di artigianato locale. «L’estro o ce l’hai o no. Se ce l’hai prima o poi esce fuori. Le idee poi nascono spontaneamente, ispirandosi alla fantasia e anche alla moda. Tutto è partito dai foulard artigianali impreziositi da pietre, dopodiché è nata l’idea delle borse create all’uncinetto e personalizzate con materiali tutti italiani e da accessori in pelle». Fu un’amica a suggerirle di fare un corso con il gruppo delle Mirtilline, un’ azienda che tratta filati e accessori per borse, «iniziai per me, poi pensai che era un’idea valida per creare e l’estate che seguì l’idea ebbe successo; iniziai ad avere tantissime richieste. Spesso, i turisti che entrano in negozio, mi vedono lavorare a una borsa o a un gioiello e mi chiedono di fargliene una prima della loro partenza. Quando dopo due giorni è già pronta accolgono la notizia con grande sorpresa». La creatività per Elena è anche un ottimo anti stress, un modo per trascorrere il tempo creando bijoux, borse o anche per disegnare un sandalo realizzato, poi, da un artigiano. «È una soddisfazione vedere la luce negli occhi delle signore che indossano l’esclusività del prodotto, ti rende orgogliosa. Sono tutti pezzi unici, ognuno ha sempre qualche variante». La scorsa primavera è nata poi una collaborazione con l’architetto Giovanna Ballirano; dopo aver sorpreso tutti con la mostra svoltasi al vecchio carcere alla Mandra “Island on dress”, ha pensato con Elena di mettere davvero l’isola nei vestiti; nello specifico in una borsa. «Le mie collezioni vanno in giro per il borgo d’Ischia Ponte, in quei luoghi che ispirano il mio lavoro. Ricordo che feci una foto della Corteglia e mi piacque l’idea di Giovanna di mettere Ischia nei vestiti. Da qui nacque lo skyline della Corteglia con il Castello in sottofondo. L’abbiamo lanciata ad agosto ed è andata benissimo». Tra i turisti, in tanti hanno pensato di portare un po’ di Ischia con sé, un ricordo di una vacanza indimenticabile in una borsa shopper da passeggio senza impegno che, però, porta Ischia per il mondo. «Credo davvero che l’artigianato sia la chiave della rimonta per l’economia isolana. Con l’artigianato ci si identifica nei luoghi, nell’essere se stessi. Il turista vuole l’artigianato e mi dispiace che molti non ce la facciano, ma credo che avere perseveranza, in questo, sia fondamentale».