Antonio Mattera, ovvero il “signore” del Castello per i suoi modi gentili e pacati, generoso e giusto nella visione della società che lo circondava, dispensatore di consigli legali ereditati dal padre avvocato ed infine artista dalle risorse nascoste. Antonio Mattera si distingueva anche in altri aspetti della vita in aggiunta a quelli citati sopra. Poco incline a pubblicizzare le sue qualità, eccelleva in riservatezza. Artista nel suo profondo coltivava le sue passioni nel silenzio e nell’atmosfera idilliaca del suo amato Castello. La fotografia e la pittura lo impegnavano nel proprio segreto. Specie l’arte della fotografia in bianco e nero con ombre e squarci di luce che condivideva col suo amico e legale di fiducia avv. Vittorio Di Meglio.
Il figlio Giovanni e la compagna Clementina oggi ne tramandano la sua storia. Il 4 giugno 2024 si è svolto il vernissage della mostra ” Antonio Mattera- Ritratti” presso il Carcere Borbonico del Castello Aragonese di Ischia, a dieci anni dalla sua scomparsa su iniziativa del figlio Giovanni Mattera con la curatela di Simona Di Paolo. Antonio Mattera è stato una leggenda per il Borgo di Ischia Ponte. Nato il 4 giugno del 1927, figlio dell’avvocato Ernesto Nicola Mattera e della signora Anna Buono, aveva dedicato la sua vita al castello. Artista, collezionista e appassionato di arte in particolare dei dipinti del pittore Bolivar, amava vivere la vita e il mare, soprattutto andare in barca a vela. Era una delle sue passioni. Nel 1977 conobbe Clementina Petroni, sorella d’arte di Michele Petroni in arte Peperone, che da allora lo ha affiancato collaborando al castello, fascinoso luogo di cultura nelle varie attività artistiche e culturali. Nel 1994 nacque il figlio Giovanni. Dalla scomparsa di Antonio Mattera, avvenuta il 19 novembre 2013, il figlio Giovanni continua l’opera del padre. Antonio Mattera diede un significativo contributo al castello supportando il padre Nicola Ernesto Mattera nei lavori di restauro. In particolare, si dedicò a restaurare la parte del castello avuta in eredità della chiesa di San Pietro a Pantaniello di forma ortogonale risalente al periodo rinascimentale, il Terrazzo degli Ulivi che fu un tempo il giardino del castello, le chiese presenti e il carcere borbonico dove sono state esposte le sue opere inedite pittoriche e fotografiche. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato tante personalità di spicco dell’isola d’Ischia. L’evento è stato di grande spicco. Un appuntamento imperdibile ad ingresso gratuito che offrirà fino alla fine di giugno dalle 9.00 alle 20.00 uno sguardo intimo sulla vita di un personaggio indimenticabile. Le fotografie, sviluppate in camera oscura dallo stesso Antonio Mattera, documentano la sua vita nel castello aragonese.
Di particolare interesse per il visitatore, sono le foto storiche del castello e i quadri di Antonio, ritratti di persone che vivevano intorno a lui al castello. La crescita e l’evoluzione di questo maniero testimoniano la tenace visione di Antonio Mattera, la quale vivrà per sempre nel cuore stesso del castello. La prima mostra in sua memoria ha inaugurato alla grande la stagione 2024 degli eventi sul castello aragonese. È in questo luogo, intriso di storia, che con la mostra rivive il cuore culturale dell’isola d’Ischia, per vivere un’esperienza senza tempo. Un piccolo pensiero ha voluto lasciarlo l’artista Ylenia Pilato presente al vernissage:” Grazie all’invito di Clementina Petroni, mia cara amica artista, ho avuto modo di scoprire le doti artistiche di Antonio Mattera. La mostra è stata molto interessante e lo sarà sicuramente anche per i tanti turisti che visiteranno il castello nei prossimi giorni. Anche questo vuol dire promuovere la conoscenza dell’isola dal punto di vista culturale e dei personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia. Significa custodire il tempo, raccogliendo memorie. Visitare la mostra è stato come immergersi all’interno di un racconto, vivendo tra le sue pagine. Il castello è una sorta di essere vivente dal quale pulsa l’energia per comprendere il passato e vivere rinnovate emozioni. L’arte, grazie alla mostra di Antonio Mattera, dialoga ancora una volta con il castello e lo rende vivo. Ed ecco che il maniero riprende ad essere l’interlocutore privilegiato delle espressioni artistiche riproponendo la sua presenza come indispensabile all’equilibrio dell’intero regno circostante. Adoro il castello, per me è un racconto scritto nelle pietre, un’epopea incisa nel cuore dell’isola, il luogo dove il passato e il presente danzano in un eterno abbraccio”, ha rivelato con emozione Ylenia.
Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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