CULTURA & SOCIETA'

L’arte di Antonella Buono nei bar di Ischia Ponte

Al bar Monzù la sua personale fino al 23 marzo: tra le opere, diverse sono dedicate al San Giovangiuseppe, patrono di Ischia

Bella idea quella avuta da Luigi e Alessandro, i gestori del Bar Monzù di Ischia Ponte, ospitare ogni 20 giorni un artista ischitano esponendo le sue opere. Fino al 23 marzo sarà Antonella Buono a mostrare la bellezza dei suoi dipinti a quanti, entrando anche solo per un caffè, si ritroveranno in una vera e propria galleria d’arte. E’ il terzo anno che va avanti questa splendida iniziativa che rende la bellezza accessibile davvero a tutti. Quello che colpisce dei quadri di Antonella, oltre alla meraviglia degli oli su tela rappresentanti i tipici paesaggi ischitani, sono le tele raffiguranti la sua devozione nei confronti del nostro Santo Patrono.

Ischia Ponte è, infatti, in festa e la Buono firma delle tele tutte dedicate alla storia del nostro Santo nato a Ischia. «È il secondo anno, – ci racconta Antonella – che scelgo di esporre proprio in questo periodo a cavallo dei festeggiamenti in onore di San Giovan Giuseppe della Croce. Sono devota del nostro Santo Patrono e alcuni dei miei dipinti li dedico a lui». Non è la prima volta che il mondo dell’arte isolana sposa la fede e, in modo particolare, la vita di Carlo Gaetano Calosirto nato a Ischia e poi Santo. Nel settembre del 2016, infatti, il palazzo vescovile ospitò una mostra collettiva tutta dedicata a Lui.

«Trovo che le sue lettere, i suoi insegnamenti, siano tutt’oggi attualissimi. In uno dei miei dipinti riprendo casa Malcovati con l’immagine della Madonna della Libera, una Figura molto legata al nostro Santo. Quando ricorreva la peste San Giovan Giuseppe era appena un bambino e sua madre, dal Castello Aragonese, si precipitò dinanzi l’effige di questa Madonna per pregare per la sua guarigione. Di ritorno, arrivati nei pressi della cappelletta del Castello Aragonese a San Giovangiuseppe bambino sparirono tutti i bubboni». Un altro dei dipinti realizzati da Antonella è ispirato alla statua lignea del ‘700 che tutt’oggi è presente all’interno della chiesa dello Spirito Santo, immagine che l’artista ischitana ha poi donato alla casa natale del Santo dopo una benedizione del Vescovo. Il dipinto nasce da una lunga ricerca sul nostro Santo Patrono ad opera dell’artista, nel suo viso oltre al dolore, causato probabilmente da una croce di latta impiantata perennemente sulla schiena, un’eterna dolcezza.

«È una bella opportunità quella dataci dai gestori del bar Monzù, – ha detto ancora la nostra artista – ci permettono di far vedere le nostre opere a tutti gli avventori del bar che si ritrovano al centro di un’atmosfera davvero piacevole anche solo per un caffè». Nei quadri di Antonella c’è tutto l’amore per la sua isola tra barche, ombrelloni e spiagge fissate sulla tela con inchiostro seppiato, colori tenui, ma espressivi che sono diventati negli anni il suo tratto distintivo. Il pennello di Antonella Buono riesce a fermare sulla tela la bellezza dei paesaggi ischitani e i dettagli della sua terra ripresa in tutte le stagioni, come le foglie, le viti e l’uva d’autunno o i panni stesi ad asciugare tra le barche della spiaggia della Mandra d’estate. La nostra artista spesso trae ispirazione da lunghe passeggiate per le zone alte dell’isola come Piano Liguori e Campagnano, in modo particolare nella zona denominata Calosirto, lì dove ha sede il suo studio. Nei suoi quadri ecco che compaiono i roseti, le vedute da Campagnano e quella casa probabilmente appartenuta alla famiglia del Santo Patrono dell’isola, San Giovan Giuseppe della Croce che in primavera si ricopre di rose.

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