L’appello di Arci Caccia: «Donate e rispettate le regole»
Anche l’Arci Caccia si appella al buon senso e chiede la collaborazione degli amanti dell’arte venatoria in un momento in cui ognuno deve fare la propria parte. E può farla anche dando una mano all’ospedale di Lacco Ameno e stando ben attenti a rispettare le regole, pena il mancato rilascio della licenza di porto d’armi, fondamentale per i cacciatori per la propria attività venatoria. «Il Consiglio direttivo Arci Caccia Isola d’Ischia, Capri e Procida, in ottemperanza al Dpcm del 22.02.2020 del Presidente del Consiglio dei Ministri, ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da CO-VID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale, ricorda a tutti i cacciatori che è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Il mancato rispetto delle misure previste dal decreto è punito secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale, che si intitola “Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità” e dice: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206».
Le dichiarazioni sul modulo rilasciato al pubblico ufficiale (e che hanno a che fare con la propria identità o con le motivazioni dello spostamento) devono essere veritiere, altrimenti si commette un reato: attestare in modo falso di doversi spostare per giustificati motivi che in realtà sono insussistenti, integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici (articolo 483 del codice penale). La pena prevista è la reclusione fino a due anni, se la falsa dichiarazione riguarda la propria identità, il reato è di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale (articolo 495 del codice penale). La pena prevista è la reclusione da uno a sei anni. “ Si ricorda che ogni violazione al DPCM è ostativa ai fini del rilascio/rinnovo della licenza di porto d’armi per tutte le tipologie: in una società civile si rispettano le leggi e le regole e noi siamo stati sempre da parte dello Stato, ringraziamo tutti i medici, infermieri, operatori sanitari e tutte le forze dell’ordine che in questo momento sono i più esposti al contaggio del Co-vid- 19 ed a tutte le persone che in questo momento stanno combattendo negli ospedali.
Inoltre si fa appello al buon senso dei cacciatori nel dare un contributo assolutamente volontario al gruppo : RACCOLTA FONDI IN TEAM, DI Celestino Iacono e Irene Pisapia gestiscono questa raccolta fondi tramite il link: https://www.gofundme.com/f/aiutiamo-lospedale-rizzoli-di-ischia. E’ bello citare una frase di Papa Francesco che ha sempre colpito la comunità dell’Arci Caccia e che è il simbolo di questo triste momento: «Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore» ha così concluso il Presidente Emilio Galano condividendo il tutto con i componenti del direttivo dell’associazione in collegamento a mezzo Skype.