LE OPINIONI

L’analisi di un noto commerciante isolano Lucio D’Orta: «Le perdite per il covid? Una vera “emorragia”»

Abbiamo sentito Lucio D’Orta, proprietario della Bottega del Pane e gestore di negozi di tipicità isolane: «Personalmente ritengo che il covid, oltre al settore sanitario, abbia messo in grosse difficoltà la categoria del turismo e di tutto quel comparto che gira intorno ad esso, ovvero il commercio e i negozi. Io, ad esempio, ho un’azienda di prodotti tipici e mi trovo a lavorare di solito con un pubblico di turisti nazionali e internazionali che quest’anno sono stati davvero pochi rispetto ad anni precedenti. In più si sono aggiunte le solite spese come affitti, personale da pagare, tasse e altro che mi hanno portato a un 70% in meno di fatturato. Nonostante tutto ho voluto far lavorare i miei dipendenti tutti i mesi in cui è stato possibile restare aperti perché ritengo che alla base di tutto debba esserci sempre il rispetto dei propri collaboratori». Ha analizzato poi i risultati degli aiuti economici da parte delle istituzioni: «Io ho percepito anche celermente due volte i 600 euro da parte dello stato e mi è stato riconosciuto il 20% del mese di aprile come perdita d’incasso in confronto all’anno precedente. Sono aiuti graditi, ma che non possono risolvere i problemi di chi come me ha perso circa 70% dei propri introiti. Non sono per gli aiuti a fondo perduto perché l’assistenzialismo mi ha sempre infastidito, mentre avrei preferito una destagionalizzazione del lavoro perché molte attività e molti alberghi hanno chiuso prima del tempo per ricevere dei sussidi. Quando ancora eravamo zona gialla andava fatto un discorso di questo tipo». Lucio D’Orta ha concluso parlando dell’altra sua attività: «Per quanto riguarda la Bottega del Pane devo dire che quest’anno ci siamo trovati a lavorare bene con una fetta di mercato proveniente dalla Campania. Molti campani mancavano da tempo sulla nostra isola e hanno colto l’occasione per farmi notare che Ischia è sempre bella, ma che il traffico e il caos soprattutto a luglio e agosto sono davvero insopportabili. In prospettiva 2021 credo che la situazione cambierà poco perché il covid fa ancora paura e una ripresa non può essere immediata. Per questo credo che il turismo regionale vada tutelato e debba essere offerto ai campani un territorio che esaudisca le loro aspettative e le loro esigenze con servizi di qualità, magari facendo dei controlli su tristi realtà isolane come gli affitti delle stanze nei mesi estivi».

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