L’altra faccia delle case popolari
Dopo le polemiche e il botta e risposta sull’asse foriano, parla il consigliere comunale di minoranza Mimmo Loffredo che non si limita al Comune del Torrione ma muove pesanti accuse sulla gestione degli alloggi anche nel resto dell’isola…
Nell’ultimo consiglio comunale e anche di recente con una serie di botta e risposta lei è assurto agli onori della cronaca per la vicenda legata all’assegnazione delle case popolari a Forio, tra deleghe ricevute, manifesti e accuse di varia natura…
«In consiglio comunale ho riportato all’attenzione del sindaco la situazione di una famiglia, di una giovane coppia con un figlio minorenne che a fine novembre dovranno lasciare la casa. Costoro avevano chiesto al sindaco stesso un aiuto per trovare un alloggio dove poter andare ad abitare ma la risposta non sarebbe stata delle più ortodosse. Si tratta di persone che mi sembrano in difficoltà e che peraltro, non conosco e in ogni caso non sono miei elettori, lo dico a scanso di equivoci. Cosi ho sollevato il problema della emergenza abitativa in consiglio comunale ed il sindaco, come provocazione, in tono di sfida mi disse: “ vedi tu se sei capace, fallo tu!Trova tu un alloggio!”».
Poi l’incarico, si è anche parlato di un suo possibile ammiccamento con la maggioranza.
«Assolutamente no! Si tratta davvero di una boutade, non c’entravano alleanze o strategie politiche né tantomeno nozze con l’attuale maggioranza. Le cose sono andate così: io, chiaramente, posto davanti all’incarico, telefonai al sindaco la sera stessa, spiegandogli che non avrei avuto alcun titolo istituzionale per rivolgermi agli enti preposti per la gestione degli alloggi popolari, gli dissi proprio :“a che titolo vado nei luoghi preposti a chiedere a casa per queste persone”. Dopo quella telefonata abbiamo concordato un incarico per quanto riguarda le case popolari.Un incarico significa che io mi devo occupare delle case popolari, risolvere il problema di questa famiglia e chiaramente anche di altre famiglie che sull’isola sono in cerca di casa».
E poi cosa è successo?
« Il giorno dopo è uscita la notizia sui media locali secondo la quale io fossi passato o fossi sul punto di passare in maggioranza. Ma in realtà le cose non stavano né stanno affatto così, rimango saldamente tra i banchi della minoranza in compagnia dei colleghi consiglieri Francesco Del Deo e Mario Savio».
In che cosa si è caratterizzato il suo incarico?
«Io ho fatto appena una PEC, sia il sindaco che all’ACER dove chiedevo l’occupazione temporanea, provvisoria, della “casa murata” sita in via Baiola per dare questa casa alle persone che a breve verranno sfruttate. A rispondermi è stata solo l’ACER che mi ha spiegato che non è possibile concedere occupazioni provvisorie perché non è legale, cosa di cui non ero a conoscenza. Poi ho chiesto un incontro con il dott. Lebro, presidente dell’Agenzia, che mi ha spiegato una serie di cose. Tra queste anche la richiesta formulata al Comune di Forio sempre tramite pec con la quale si sollecitava a fornire il nominativo degli aventi diritto all’assegnazione della “casa murata” di cui parlavo, proprio per evitare eventuali occupazione abusive. Poi sono venuto in possesso di una graduatoria di 28 persone in attesa di casa dal 2022. Ho chiesto allora una volta di più perché non si procedesse all’assegnazione del predetto immobile, ma mi è stato risposto che io volessi darla in disponibilità di amici miei. Ma credetemi, non ho amici che hanno bisogno di alloggi popolari».
Ci sono molte cose che non quadrano su questi alloggi, non solo a Forio ma anche nel resto dell’isola.
«Non c’è dubbio alcuno. Faccio l’esempio di Casamicciola, dove ci sono ancora 98 sfollati che stanno negli alberghi mentre le case popolari servono per fare altro. Infatti ho scoperto facendo un giro nel rione Umberto I (e ho dato anche l’indirizzo al sindaco di alcune zone e posso dare anche il civico), dove c’è una casa che da due anni è vuota. Ho anche consegnato un servizio fotografico. Nel corso delle mie ricerche, mi è stato riferito – e la gente non denuncia poi perché ha paura – che queste cose vengono affittate d’estate.Come è possibile che è una casa popolare sia ceduta in locazione estiva? Addirittura c’è gente che le detiene pur possedendo altri immobili! Io non sono contro le persone che hanno una casa popolare pur non avendone bisogno, anche se probabilmente non è tutto lineare, ce l’ho con quelle persone che utilizzano queste cose per lucrare. Come si fa a scoprire questa cosa?Inutile mandare i vigili col preavviso! Basta vedere il consumo delle utenze. E’ semplice scoprire chi sono le queste persone che hanno in possesso case di cui non hanno bisogno rispetto a chi non riesce ad arrivare a fine mese e non riesce neppure a trovare una casa con fitti abbordabili ed alla portata degli stipendi. C’è gente che campa con 1000 € al mese e paga 800 € di affitto. Sarebbe il caso, in tutta l’isola, di profondere maggiori sforzi per dare le case a chi ha bisogno magari sottraendole a chi le usa per i B&B d’estate o le tiene chiuse senza usarle».