L’altra faccia della crisi, a Ischia va all’asta lo studio legale
Una notizia che fa scalpore e diventa anche motivo di riflessione, anche se non si conoscono i motivi che hanno portato al pignoramento dell’immobile e alla conseguente vendita all’asta
DI GIOSUE’ ROSACROCE
Chiamatela pure l’altra faccia della crisi. Quella che forse non ti aspetti, sempre che poi dietro non ci siano altre motivazioni. Che a noi sfuggono e che in ogni caso oltretutto interessano poco. Ma desta sicuramente scalpore il fatto che tra i vari immobili che vadano all’asta – e ormai ce ne sono tanti anche sulla nostra isola, dove l’epoca delle vacche grasse è tramontata ormai da un pezzo, ci sia anche uno studio legale situato nel pieno centro di Ischia. E, di fatto, “quartier generale” di un conosciuto professionista del foro isolano. Prima di scendere nei dettagli, ci limitiamo a dire che l’immobile sarà venduto all’asta (fatta salva la presenza di acquirenti interessati) il prossimo 22 ottobre. L’appuntamento è fissato alle 15, si procederà senza incanto e il termine ultimo per presentare un’offerta è stato stabilito nel giorno precedente, 21 ottobre, entro e non oltre le 18. L’immobile, che rientra nella categoria “uffici e studi privati” ha una superficie calpestabile di circa 60 metri quadrati e si compone di un ingresso, un connettivo, quattro vani e un bagno. Il prezzo base per la vendita è stato fissato in 267.000 euro mentre l’offerta minima da presentare è di 200.250 euro. Il rialzo minimo in caso di gara è di 6.000 euro, il deposito in conto spese è stato calcolato nella misura del 15 per cento.
Per la cronaca, la vendita è stata affidata al dott. Antonio Piccolo che nell’avviso apposito traccia anche una descrizione dell’immobile accompagnata poi da altri dettagli di natura tecnico-giuridica che di seguito vi riportiamo: “Come si evince dalla consulenza tecnica redatta dall’ing. Matilde-D’Amelia presente agli atti della procedura, a cui si fa esplicito rinvio e riferimento, i dati catastali riportati nella planimetria catastale, i dati contenuti nella nota di trascrizione dell’atto giudiziario di pignoramento e i dati rilevati in loco, non evidenziano difformità. La planimetria catastale rappresenta l’attuale stato dei luoghi. Non vi è l’esistenza di formalità, né di vincoli ed oneri, neanche di natura condominiale, gravanti sul bene che resteranno a carico dell’acquirente. L’immobile non rientra tra quelli sottoposti a vincoli artistici, storici, alberghieri di inalienabilità o di indivisibilità. Il cespite non è dotato di amministrazione condominiale. Sull’immobile non risulta l’esistenza di diritti demaniali o usi civici. L’immobile oggetto di pignoramento appartiene ad un fabbricato che è stato costruito con una denuncia effettuata con scheda n. (omissis) in cui si denunciava l’inizio dei lavori per la costruzione di un edificio per civile abitazione non di lusso e che in data (…)1965 l’ufficio comunale ne accertava l’avvenuta ultimazione. Inoltre è presente agli atti la licenza di abitabilità relativa all’appartamento pignorato. All’ufficio Tecnico del Comune di Ischia non risulta rinvenuta nessuna pratica di condono per l’appartamento”.
Poi in un altro passaggio figurano tutte le info necessarie per partecipare alla gara per accaparrarsi l’immobile. Nell’avviso il dott. Piccolo scrive: “La vendita avrà luogo innanzi al professionista delegato, presso il suo Studio in Napoli alla Via Giuseppe Bonito n. 19, il giorno 22 ottobre 2019 alle ore 15.00, alle seguenti condizioni: Il professionista delegato alla vendita, attenendosi alle nuove disposizioni pubblicitarie, provvederà, nel termine di almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte, alla pubblicità sulla edizione domenicale del quotidiano Il Mattino e sul sito www.astegiudiziarie.it; copia del presente avviso di vendita in forma anonima viene pubblicato nei termini di legge sul portale del Ministero della Giustizia di cui all’art. 490 c.p.c.;
La vendita avrà luogo mediante lotto unico che verrà posto all’asta al prezzo base come sopra indicato; con la precisazione che l’offerta minima presentabile potrà essere inferiore fino ad un quarto rispetto al prezzo base d’asta, come sopra specificatamente quantificato, con l’espresso avvertimento che, ex art. 572 c.p.c., se il prezzo offerto è inferiore (fino al detto limite di 1/4) rispetto a quello base, è riservata al delegato la facoltà di valutare se dar luogo alla vendita ove ritenga che non vi sia possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita e non siano state presentate istanza di assegnazione ex art. 588 c.p.c.; Le offerte di acquisto, irrevocabili ai sensi del III° comma dell’art. 571 c.p.c., salvo che siano decorsi 120 giorni dalla loro presentazione ed esse non siano state accolte, dovranno essere presentate in busta chiusa, completamente in bianco senza alcuna annotazione da parte degli interessati, entro il giorno 21 ottobre 2019, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, presso lo studio del professionista delegato dr. Antonio Piccolo presso il quale si potrà chiedere ogni altra informazione utile. L’offerta di acquisto, come sopra precisato, è irrevocabile, pertanto di essa si terrà conto anche in caso di mancata presentazione dell’offerente il giorno fissato per l’asta”. Poi un’ultima sottolineatura: La consistenza immobiliare pignorata in oggetto sarà venduta nello stato di fatto e di diritto in cui si troverà al momento del decreto di trasferimento e così come pervenuto all’esecutato, con ogni pertinenza, accessione, ragioni ed azioni, servitù attive e passive e diritto ed eventuale difformità edilizia. La vendita è a corpo e non a misura. Eventuale riscontro di difformità edilizie o di qualsiasi genere differenti da quanto descritto in perizia, anche in caso di mancata sanabilità, abusi edilizi anche non sanabili e differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo”.