L’allarme del magistrato Maresca «lotta a mafie regredita di 30 anni»

«La lotta alle mafie sta subendo un duro colpo, è tornata indietro di 30 anni». E’ il commento del sostituto procuratore della Corte di Appello di Napoli, Catello Maresca, per lungo tempo alla Procura distrettuale Antimafia partenopea sulla situazione delle carceri italiane dove, sottolinea, «lo Stato si è fatto trovare impreparato. Le mafie ne hanno approfittato, ottenendo Skype, videochiamate gratis, anche per i detenuti in alta sicurezza, bonifici illimitati di denaro la cui provenienza è riservata, denaro utilizzabile per creare consenso».

«Quando facevo le indagini e arrestavo i criminali – ricorda il dott. Maresca – alcuni, per sfuggirmi, usavano Skype, per non essere intercettati. Mi inventai un trojan, poi diventato famoso. E oggi è lo Stato che offre gratis Skype ai detenuti. Qualcosa deve essere andato storto». Infime, dice ancora Maresca, «si stanno facendo uscire mafiosi e anche assassini con misure cautelari pendenti, l’errore più grave che si potesse commettere».

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