POLITICAPRIMO PIANO

Lacco Ameno, tutti i retroscena della cena tra il “Barone” e lo “Sceriffo”

L’incontro di Giacomo Pascale e dei suoi fedelissimi con l’ex consigliere di minoranza Giovanni De Siano potrebbe preludere a un accordo in chiave elettorale: la squadra sarebbe già delineata

La foto che abbiamo pubblicato nell’edizione di ieri ha prevedibilmente acceso ancor più l’attenzione verso l’attuale momento politico che sta vivendo Lacco Ameno. Vedere l’ex sindaco Giacomo Pascale e i suoi fedelissimi a cena con lo “sceriffo” Giovanni De Siano, che fino a poche settimane fa dalle file dell’opposizione rappresentava una delle voci più critiche della maggioranza in carica, ha fatto capire che nel paese del Fungo c’è un fermento che non si vedeva da tempo.

Anche se i protagonisti “sdrammatizzano” la portata della riunione, che come noto ha avuto luogo al ristorante Terra del Fuoco, sembra tuttavia che il dialogo sia in una fase piuttosto avanzata. La cena è servita a mettere un punto all’esperienza fin qui vissuta da coloro che, nonostante siano stati finora su fronti opposti, potrebbero maturare un solido accordo su basi nuove.

La sfiducia a Pascale da parte dei consiglieri di maggioranza vicini al coordinatore regionale di Forza Italia, appoggiata dall’opposizione, viene vista come l’inevitabile ripetizione di un esito storicamente ciclico, col Senatore De Siano che, dopo aver lanciato i suoi successori alla guida del paese, ha finito regolarmente per tarpar loro le ali, come dimostra l’esito delle consiliature guidate da Tuta Irace, Carmine Monti e lo stesso Pascale.

L’ex sindaco: «Giovanni è sempre stato un leale avversario, adesso si volta pagina, l’importante è confrontarsi su una piattaforma programmatica che metta il futuro del paese. Se i punti di accordo prevarranno, ben venga una collaborazione»

E proprio il momento storico attuale viene visto dai diretti interessati come quello più favorevole, da diversi lustri, per provare a dare una discontinuità al panorama politico di Lacco Ameno, che nell’ultimo quarto di secolo è stato sostanzialmente caratterizzato dall’egemonia del Senatore.

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E in questa logica di alternativa diventa plausibile un accordo tra Pascale e lo stesso Giovanni De Siano, da sempre su posizioni antitetiche a quelle del parlamentare forzista.

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La politica lacchese in questo inverno preelettorale potrebbe quindi essere per la prima volta da molti anni caratterizzata da qualcosa di diverso dalle consuete logiche familiari che dominano correntemente le elezioni dei comuni isolani. Lo scenario sembra in parte cambiato: adesso i cittadini appaiono maggiormente interessati anche ai contenuti, ai programmi.

Dunque resta da trovare un’intesa sui punti programmatici, ma l’impressione è che, superate alcune diversità di vedute, l’accordo in funzione elettorale potrebbe essere presto raggiunto. Del resto, è stato lo stesso Giovanni De Siano a smarcarsi dall’ipotetica possibilità di appoggiare una maggioranza che comprenda anche il Senatore o il fratello, spiegando che «una storia si è chiusa» e che «ora si volta pagina».

E anche se nessuno di loro si sbottona, a quanto pare esisterebbe già una “quadra” su gran parte della lista che potrebbe presentarsi alle elezioni nella prossima primavera. In sostanza, più dei due terzi della formazione sarebbero già stati individuati. Dunque, nonostante la spina staccata a ben sette mesi dalle elezioni, il Senatore avrebbe già trovato una forza politica avversaria, una “squadra” già praticamente fatta, con i componenti che appaiono molto determinati nel presentarsi nell’agone elettorale.

Da parte sua, Giacomo Pascale ha commentato in maniera pacata la foto con Giovanni De Siano, e la relativa ipotesi di una convergenza programmatica in chiave-elezioni: «Si è chiusa un’esperienza; io resto a disposizione del paese insieme a chi vuole far parte di un progetto che guardi al futuro di Lacco Ameno. Giovanni De Siano è stato sempre un leale avversario in consiglio comunale, da questo momento si apre una pagina nuova. A me non interessa la politica basata sulla somma di cifre per arrivare al potere, ma mi interessa capire se esiste un gruppo di giovani, uomini, donne, professionisti, aziende, che voglia portare avanti un progetto civico su una piattaforma programmatica per il paese. Abbiamo fatto un enorme lavoro per rimettere in piedi Lacco Ameno, che finalmente non è più in ginocchio: ora serve farlo camminare. Ci sono tutti i presupposti, le prospettive sono buone. Giovanni De Siano ha comunque portato avanti alcune battaglie in consiglio comunale credendoci a fondo; per me sarà un onore confrontarmi con lui sui vari punti. Se sulla piattaforma programmatica i punti che ci uniscono saranno maggiori di quelli che ci dividono, ne sarò felice. L’importante è che tutti vogliano profondere l’impegno necessario nel lavorare con passione e abnegazione per il bene del paese; fra l’altro ho dimostrato che insieme a me ogni consigliere ha ampia possibilità di incidere, se è mosso da tali qualità. Il merito va premiato. Di più: sono convinto che ognuno di noi debba lavorare non solo per il proprio paese ma per tutta l’isola, il Comune unico deve essere un dato culturale ancor prima di una realtà amministrativa, come dimostra l’importantissima opera di ripascimento degli arenili, di cui siamo stati l’ente capofila, e di cui abbiamo aggiudicato la progettazione appena poche ore prima che l’amministrazione venisse sfiduciata».

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