POLITICAPRIMO PIANO

Lacco Ameno, revocato il consiglio comunale

L’ente del Fungo guidato da Giacomo Pascale continua a fare “giurisprudenza politica” e così arriva il dietrofront sulla seduta di civico consesso per sopraggiunti motivi. In programma c’erano argomenti di natura contabile

Doveva essere il giorno del consiglio comunale sanante, del voto riparatore agli atti di bilancio non ratificati ed invece si è trasformato nel giorno del consiglio comunale revocato per “sopraggiunti motivi”. Il Comune di Lacco Ameno con il suo sindaco Giacomo Pascale continua a fare giurisprudenza politica. Ci siano consentite le licenze poetiche. Il 7 novembre era negli atti il giorno il cui il Consiglio avrebeb potuto rimediare ad un mancato provvedimento ed invece per motivi ufficialmente sopraggiunti, il presidente del consiglio comunale Dante De Luise ha revocato la convocazione che dunque non si è tenuta così come invece era stata prevista al protocollo numero 13758 del 30 ottobre scorso. Come evidenzia il presidente “la revoca per sopraggiunti motivi” riguarda la convocazione della seduta del consiglio comunale acquisita al protocollo comunale de quo alla fine dello scorso mese.Pertanto, evidenziano gli atti pubblici la seduta del consiglio comunale convocata per il giorno 7 novembre alle ore 15,00, in seduta ordinaria di prima convocazione ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 12 novembre 2024 alle ore 15:00 non si svolgerà. Al momento non è dato sapere come quando sarà riconvocato il consiglio.

I consiglieri lacchesi erano chiamati da esprimersi su appena 5 punti. In particolar modo sulla “mancata ratifica della deliberazione di giunta comunale n. 115 del 09.08.2024 avente ad oggetto “variazione al bilancio di previsione finanziario 2024/2026 adottata in via d’urgenza ai sensi degli artt. 42 c. 4 e 175 c. 4 del D.Lgs. n. 267/2000 e al D.U.P. 2024/2026” —Provvedimenti assunti ai sensi dell’art. 175 c. 5 del D.Lgs. n. 267/2000 e riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000. Il tentativo era quello di porre rimedio ad un errore e dunque bonificare l’atto. Cosi no è stato alla stregua delle successive variazioni di bilancio previste in trattazione. Ovvero: la variazione al bilancio di previsione finanziario 2024/2026 adottata ai sensi dell’art. 175 c. 2 del d.lgs. n. 267/2000 e al D.U.P. 2024/2026. Ancora l’ approvazione piano triennale delle consulenze ed incarichi di studi e ricerche per il triennio 2025-2027. Poi una serie di riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva del Giudice di Pace di Ischia (n. 971/2024; n. 377/2024). Gli atti relativi alle proposte all’ordine del giorno del consiglio comunale in parola saranno depositati presso la segreteria comunale.Una motivazione, quella dei sopraggiunti motivi, che lascia più di una perplessità e da adito a qualche dubbio e molteplici interpretazioni. Cosa sarà accaduto e quali i reali motivi sopraggiunti? Si tratta di atti da collezionare a dovere o si tratta di numeri mancanti per la tenuta del consiglio? Vedremo!

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