Lacco Ameno, in piazza la carica di Pascale: «Il popolo non mi tradirà»
Ieri sera in piazza Santa Restituta il candidato a sindaco ha presentato lista e programma in un appuntamento ricco di spunti interessanti ma anche polemici. Inevitabili bordate agli avversari, per il “Barone” arrivano anche due illustri endorsement
Un lungo applauso ieri sera ha salutato la presentazione della lista “Il Faro” che candida Giacomo Pascale a sindaco di Lacco Ameno. Nonostante le distanze fisiche imposte dalle norme anticovid, la piazza Santa Restituta era comunque affollata, le stime parlano di quattrocento persone, e alle 20.30 il giornalista Luca Pepe ha dato il via agli interventi dei candidati.
Il primo a prendere a prendere la parola è stato il dottor Giacinto Calise, che ha illustrato alcuni dei punti programmatici della formazione capitanata dal Barone, a partire dalla questione-traffico, che in un paese turistico come Lacco Ameno costituisce una piaga decennale, soprattutto in relazione alle strade anguste. Il dottore ha delineato alcuni particolari del piano-parcheggi volto a decongestionare il centro del paese e dirigere il parco veicoli al di fuori della “cintura” che delimita tale centro.
Altro intervento è stato quello di Dante De Luise, che ha dedicato la sua candidatura al nonno Dante. De Luise ha spiegato come è maturata tale candidatura nei mesi scorsi, insieme ai suoi amici, e si è rivolto agli elettori con ottimismo, certo della vittoria tra due settimane. “Noi dobbiamo creare lavoro per i cittadini del paese, non ci limitiamo a prometterlo”, ha detto De Luise, che ha indicato tra gli obiettivi l’allungamento della stagione turistica e valorizzare le risorse del paese. Un intervento appassionato e verace che ha riscosso grandi applausi.
Pietro Monti è stato molto diretto: “Sono sceso in campo mettendoci la faccia, e lo faccio insieme all’unica persona che negli ultimi anni si è dimostrata degna di guidare il paese”, facendo riferimento a Giacomo Pascale. Monti ha promesso adeguate attenzioni per la categoria dei tassisti, per i grandi sacrifici che sostengono. Aree di sosta, pensiline per ripararsi dal sole, rimedi contro la concorrenza dei metodi adottati dagli alberghi. “Sono sceso in campo per aiutare i miei concittadini, la mia Lacco Ameno”, ha detto Piero concludendo il suo intervento.
Emozionato per l’esordio sulla piazza, Michele Impagliazzo, per tutti Michelino, ha rimarcato l’azione di Giacomo Pascale durante l’emergenza-sisma che ha colpito Casamicciola ma anche la zona alta di Lacco, il Fango. “Giacomo è stato un sindaco che ci è stato invidiato da tutti”, ha detto Michele, “è una persona che c’è sempre, per ogni cittadino, pronto ad attivarsi per aiutare i propri compaesani”. E poi una domanda: “Se un sindaco ha agito così bene, in maniera efficace, perché è stato fatto cadere? Se i cittadini ci daranno il loro consenso, dimostreremo che potremo fare tantissimo per il nostro paese”.
Un altro giovane, Vincenzo Calise, si è presentato alla folla. Un primo obiettivo di Calise è la riqualificazione di aree dedicate allo sport e al movimento, per giovani ma anche anziani, a partire dal parcheggio nei pressi del lido Sombrero, ma anche la valorizzazione dei giardini di Villa Arbusto e la realizzazione di campetti. Un secondo obiettivo, è il rilancio del turismo attraverso eventi culturali e valorizzazione delle ricchezze gastronomiche. Calise ha rilanciato anche la nota iniziativa che venne realizzata a partire dagli anni ‘80, “Incontri nel verde”, quando Lacco si trasformava in un grande giardino. “Turismo di qualità”, ha sintetizzato Vincenzo Calise. “Siamo persone libere, e non dobbiamo avere paura di niente e di nessuno. Prima ancora di chiedere di votare me e la lista Il faro, vi chiedo di votare bene!”.
Un tema fondamentale della campagna elettorale, quello della scuola, è stato affrontato da Carmela Monti. “I tempi sono più che maturi per una svolta decisiva per Lacco Ameno, quindi è il momento di smettere di sognare, e di cominciare ad agire, adesso! Altrimenti rischiamo di rimanere al palo. Dobbiamo ripartire. Voi cittadini avete il tempo di pensare, valutare e scegliere in libertà”. Carmela Monti ha sottolineato la fondamentale importanza dei bambini, che costituiscono il seme del futuro dell’intera comunità, e ha illustrato il piano di ripristino delle scuole, a partire dall’acquisizione dell’immobile alla Pannella, fino al ripristino del plesso Principe di Piemonte. Un altro progetto è il ripristino della biblioteca comunale: “Libro deriva dal latino “liber” che significa “libero”. Siate liberi! Abbiate il coraggio per i nostri bambini di fare le scelte giuste, per proiettare Lacco Ameno nel futuro”.
Il successivo intervento è stato quello di Enza Patalano, che ha illustrato il percorso storico-politico del paese, dal trentennio caratterizzato dalla sindacatura del professor Vincenzo Mennella, fino al fenomeno delle liste civiche, a partire da quella socialista-comunista che prevalse nel 1985 determinando una svolta, con personalità come Tommaso Patalano, per poi citare le formazioni che, dall’elezione di Tuta Irace in poi, non sono mai riuscite a finire il mandato. In questo panorama, Enza Patalano ha indicato in Giacomo Pascale la persona più adatta per affrontare le sfide del presente e del futuro, dalla sanità alla scuola e al lavoro.
Anche l’architetto Carla Tufano ha indicato in Villa Arbusto uno dei centri del rilancio del paese, a partire dal progetto che collega tale struttura e il suo museo con gli scavi di Santa Restituta e quelli della località Mazzola. “Lacco Ameno in tutti i sensi”, questo il nome di un progetto che dovrà Numerosi interventi di miglioramento e adeguamento sismico sono stati illustrati dall’architetto, tutti già finanziati e pronti a partire, come il sentiero naturale di Monte Vico.
È stata poi la volta dello “Sceriffo”, Giovanni De Siano, che ha rivendicato il suo accordo con Giacomo Pascale dopo 4 anni di fiera opposizione. “Entrambi abbiamo subìto un tradimento da persone che ritenevamo amici, gente che vogliono soltanto tornare a comandare, dopo aver lasciato il paese in dissesto, sono dei vampiri”. Giovanni De Siano ha poi brandito l’argomento che è stata sempre la sua battaglia, il porto turistico, denunciando la gestione attuale, accusandola di scaricare i costi sulla collettività e di tenere per sé quasi interamente i profitti. Lo “Sceriffo” ha quindi ribadito la necessità di far tornare il porto nella gestione pubblica, allo scopo di consentire alla collettività di riappropriarsi della ricchezza generata dal molo turistico, col relativo indotto. Un intento diretto anch’esso alla destagionalizzazione, allungando la stagione turistica. De Siano ha poi elencato gli interventi che potrebbero essere finanziati restituendo alla cittadinanza la gestione del porto.
L’avvocato Leonardo Mennella ha lanciato la sfida: “Stavolta ce la faremo a liberare Lacco Ameno da un ventennio di oppressione”, ha dichiarato l’avvocato, ricordando le tre grandi ere politiche del paese, e soprattutto il fatto che negli ultimi anni nessuna amministrazione è riuscita a concludere il proprio mandato. “Il cambiamento dobbiamo farlo dall’interno, ed esso inizia con il vostro voto. Sento che il vento del cambiamento ci spinge, ed è ora di seminare per il futuro, senza piangere sul passato”.
Nello schermo posto sulla piazza sono poi state proiettate le immagini dell’appassionato intervento che Giacomo Pascale tenne proprio nella stessa piazza quasi un anno fa, dopo che la spaccatura nella maggioranza fece cadere l’amministrazione, immagini che hanno fatto da preludio all’applaudita entrata in scena del “Barone” accompagnato da Giovanni Zavota e Ciro Calise “il barbiere”.
“Non si può governare un paese pur piccolo come Lacco Ameno, senza una carica utopica”, ha esordito Pascale, che ha introdotto un altro video, in cui Mario Mancini, presidente della camera di commercio italo-araba, oltre che l’ex vicepresidente di Confindustria, ha spiegato le enormi potenzialità che Lacco Ameno e l’isola potrebbero dispiegare nella conquista di nuovi mercati turistici, cosa che viene inibita da una visione di breve periodo che fin qui ha caratterizzato il turismo locale.
Pascale con un intervento appassionato ha illustrato la necessità di una nuova visione, dopo l’emergenza sisma e la nuova emergenza sanitaria, che ha imposto una radicale rimodulazione della stessa industria turistica. Il barone ha rivendicato la sua azione politica, e ha poi ricordato che venerdì in Senato è stato approvato l’emendamento che ha messo tutti i terremotati nelle condizioni accedere al contributo, ricordando il suo impegno in accordo col sindaco di Forio Del Deo per ottenere tale misura.
Un altro endorsement “internazionale” è stato quello del Segretario di Stato della repubblica danubiana del Liberland, da 25 anni frequentatore dell’isola, che ha inviato una lettera illustrando le potenzialità di Lacco Ameno e la possibilità di mutui benefici dal punto di vista turistico.
“Accelerate col vostro voto il cambiamento che la nostra era richiede”, ha dichiarato Pascale, che ha ringraziato il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, presente in piazza insieme al vice Savio, per poi ricordare la sua uscita dal partito, senza un motivo chiaro.
Pascale ha poi ripercorso i suoi contatti con le più alte cariche istituzionali dello Stato e del Governo, per poi rivolgersi, senza nominarlo, al senatore Domenico De Siano, rinnovando al parlamentare la propria disponibilità per un dibattito a viso aperto, e deprecando il “tradimento” di coloro che lo hanno mandato a casa, non tramite un voto in consiglio, ma con un atto notarile, definito come un “golpe”. Citando Bob Kennedy, Pascale ha dichiarato che non bisogna domandarsi cosa può fare il Comune per noi, ma cosa possiamo fare noi per il Comune.
“Non rispondo al fango che mi hanno gettato addosso”, ha continuato Giacomo Pascale riferendosi al ruolo dell’ingegner Grasso, lasciando intendere che non era la sua amministrazione a trarne vantaggi, per poi smentire con decisione la versione del “furto” della pagina facebook diffusa nei giorni scorsi, così come ha smentito l’accusa di aver mandato via le barche dei residenti dal molo della Regina Isabella, quando l’amministrazione era già stata sostituita dal Commissario dall’ottobre 2019.
Poi Pascale è passato ad elencare gli atti della sua amministrazione, proprio a partire dalla definizione degli ormeggi e dei posti barca nel 2018, liberamente consultabili. Solo il 3 agosto 2020 il commissario prefettizio ha approvato un nuovo regolamento, che ha annullato il precedente. Una tempesta in un bicchier d’acqua. “Fatevi una domanda e datevi una risposta, cercando di capire a chi ha giovato montare questo casino”, ha chiosato l’ex sindaco, che ha poi dedicato la sua attenzione al problema del terremoto, ritornando sul voto in Senato di venerdì scorso, ricordando a una a una tutte le personalità politiche che hanno contribuito all’importante risultato. E rivolgendosi al senatore De Siano, ha dichiarato: “Tu dov’eri durante il terremoto? Soltanto una volta mi ha telefonato”, per poi ribadire: “Mi candido perché non sono stato mandato a casa dal popolo di Lacco, ma da un gruppo di consiglieri comunali, e non hanno avuto il coraggio di chiedere a un compagno di partito di farsi da parte”.
Quasi venti milioni di euro sono stati stanziati per edifici pubblici e di culto, così come sono stati finanziati tutti i progetti per il ripristino delle scuole. Risultati che Pascale ha rivendicato come prodotto dell’azione delle persone, e non riconducibili a rapporti di forza tra partiti.
La legge 130 del 2018 sulla ricostruzione è stata indicata come esempio della collaborazione tra i sindaci di Lacco, Casamicciola e Forio, i quali hanno di fatto scritto la normativa che consente di impostare la ricostruzione.
Altri progetti sono stati accennati, prima di concludere la presentazione, progetti che secondo Pascale dimostrano la visione di paese che la sua squadra continuerà a perseguire. Il Barone ha incitato i lacchesi ad avere il coraggio di costruire la propria felicità, mentre le note dell’inno di Mameli si spandevano in piazza Santa Restituta a sancire la conclusione della serata, e dal palco tutti i candidati salutavano la folla. Stasera sarà il turno della lista che sostiene il senatore De Siano.
Foto Franco Trani