Lacco Ameno, arriva la proroga per il Cas
Anche i cittadini di Lacco Ameno colpiti dal sisma avranno più tempo per presentare l’istanza di accesso al Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas). Quattro giorni fa i due Comuni più colpiti dal terremoto emanarono i relativi avvisi: Casamicciola aveva fissato al 17 novembre il limite ultimo per la presentazione della domanda, mentre per Lacco Ameno era stata comunicata la data del 3 novembre. Una differenza di due settimane, forse dovuta al fatto che il numero degli aventi titolo per accedere al Cas, ancora alloggiati presso gli alberghi dell’isola, sono in numero maggiore nel territorio del Comune termale. Tuttavia dietro precisa richiesta, il Commissario all’emergenza, architetto Giuseppe Grimaldi, ha accordato la proroga del termine per il Comune di Lacco Ameno, allineando così alla data del 17 settembre il limite ultimo per i cittadini dei due paesi. Gli aventi titolo alla richiesta dovranno indicare, contestualmente alla domanda di accesso al Cas, anche l’albergo in cui sono ospitati e assumere l’obbligo di comunicare immediatamente, una volta trovata l’idoneo alloggio, la data di decorrenza dell’autonoma sistemazione.
Il Cas, come ormai tutti sanno, è una misura destinata al singolo cittadino e alle famiglie la cui abitazione si trova nella zona rossa, l’area cioè dove è vietato l’accesso, oppure è stata distrutta in tutto o in parte, o che è stata sgomberata in seguito al sisma. Per ottenere il contributo è necessario compilare un modulo di richiesta disponibile presso il Municipio dove indicare gli estremi dell’ordinanza di sgombero, se emanata, oppure indicare la data del sopralluogo di verifica di agibilità, effettuato da una squadra di rilevamento. In attesa del sopralluogo è necessario indicare la data di presentazione della richiesta. Una volta avuto l’esito sarà necessario comunicarlo al proprio Comune.
Il requisito fondamentale per il Contributo non è la residenza anagrafica, bensì l’effettiva dimora al momento del sisma. L’abitazione dev’essere quella principale, abituale e continuativa: tale requisito è stabilito dall’ordinanza del capo della Protezione Civile n. 476 del 29 agosto 2017. Nei casi in cui la residenza anagrafica e dimora abituale non coincidano, il richiedente deve dimostrare la dimora abituale nell’abitazione distrutta o inagibile. In sostanza, il perfezionamento delle istanze finalizzato alla erogazione deve contenere: il titolo legittimante all’uso del bene immobile alla data del 21 agosto 2017;
la titolarità di utenze alla fornitura di energia elettrica idrica ed eventuale utenza di telefonia fissa; infine, la titolarità di un contratto di locazione registrato, se conduttore di immobili.
Il componente del nucleo familiare deve risiedere stabilmente ed in maniera continuativa nel Comune interessato dal sisma.
L’entità del contributo varia a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare, con i bonus per gli anziani e i portatori di rilevanti invalidità. Il contributo mensile previsto varia dai 400 euro per i nuclei familiari composti da una persona fino a 900 euro per quelli composti da cinque o più persone. Altre agevolazioni sono previste in caso di componenti colpiti da handicap o invalidità rilevanti o con età maggiore di 65 anni.