DALLA REDAZIONELACCO AMENO
. L’inverno sta per raggiungere il suo culmine, se consideriamo che gli ultimi giorni di gennaio sono noti come “giorni della merla”, cioè quelli tradizionalmente più freddi dell’anno. E a Lacco Ameno si ripropone il problema del freddo intenso nelle classi scolastiche. Un paio di settimane, nel dare conto del momentaneo problema che colpì il sistena di riscaldamento della scuola media Scotti a Ischia, fortunatamente risolto nel giro di un paio di giorni, segnalammo anche un guaio analogo presso l’edificio del liceo Scientifico Einstein di Lacco Ameno, dove alloggiano alcune classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Vincenzo Mennella”, vista l’inagibilità del plesso “Principe di Piemonte” dopo il sisma del 2017. A distanza di giorni, la situazione non sembra affatto migliorata: i termosifoni emanano pochissimo calore, le temperature d’esercizio faticano a salire, i bambini sono al freddo e numerosi genitori non nascondono i malumori per come la faccenda stia stata gestita finora. Malumori che si amplificano pensando al fatto che le classi dislocate alla Pannella e alla Fundera godono invece di un riscaldamento a pieno regime. La pressione dei genitori sulle istituzioni finora non sembra aver prodotto risultati, e molti di essi lamentano una insufficiente attivazione della dirigenza scolastica in relazione al problema, che si è manifestato in tutta la sua gravità proprio in corrispondenza col periodo più rigido della stagione. A quanto pare, i guai tecnici sarebbero più seri del previsto, al punto che si paventa la necessità di rifare l’intero impianto, cosa che naturalmente impone una serie di adempimenti e opere incompatibili coi tempi scolastici e che al massimo sarebbe da predisporre in prospettiva futura. Ma intanto i bambini delle elementari sono al freddo, mentre i loro coetanei di altre classi presso edifici diversi sono accolti da aule perfettamente riscaldate. Si era pensato al montaggio di condizionatori, ma anche per essi ci sarebbe da attendere le necessarie autorizzazioni burocratiche (quindi perdite di tempo che renderebbero inutile tale mossa, almeno per l’inverno in corso), e comunque visto lo stato dello stabile alcuni genitori hanno espresso perplessità su tale soluzione. Subito dopo le vacanze natalizie, alcune mamme avevano anche sollevato il problema della mancanza di acqua calda, stante l’assenza di uno scaldabagno. Nonostante le rassicurazioni di taluni genitori che sono in contatto con l’amministrazione comunale e con il sindaco, le altre famiglie non sembrano intenzionate a pazientare più di tanto. A questo punto non resta che sperare in uno “sblocco” dell’impianto, nonostante il fatto che finora i termosifoni non riescono ad andare più in là di un tenue intiepidimento, mentre il mese di febbraio incombe.