CRONACA

Lacco Ameno, anche il Daspo nel nuovo regolamento di polizia urbana

Ecco alcune delle misure previste nel documento che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale

Sono ben cinquantotto gli articoli del nuovo regolamento di Polizia urbana di Lacco Ameno che è stato recentemente redatto, e che martedì sarà portato all’esame del Consiglio comunale. Nel documento vengono recepite anche alcune disposizioni delineate nella legge che due anni fa introdusse il cosiddetto Daspo urbano. Si tratta di una misura che, come è noto, alimentò un vivace dibattito a livello nazionale: da varie parti politiche, anche interne all’area di governo, giunsero critiche sulla durezza e sulle limitazioni della libertà individuale che alcune misure contenute nel provvedimento comporterebbero.

In ogni caso, il progressivo incremento degli episodi di degrado e inciviltà registrati durante la stagione estiva nelle strade del paese, soprattutto nelle ore notturne e fino al mattino, hanno da tempo indotto l’amministrazione a studiare l’introduzione delle misure previste nel decreto. Una gestazione piuttosto lunga, motivata dal fatto che il daspo urbano è studiato prevalentemente per quelle località dotate di infrastrutture assenti in un piccolo paese come Lacco. Parliamo ad esempio di infrastrutture aeroportuali o ferroviarie, presenti in quelle aree per le quali è stato concepito il provvedimento legislativo. Tuttavia la norma prevede una clausola di salvaguardia, che ne prevede l’istituzione anche in quelle aree dove c’è un determinato afflusso turistico, e sotto questo punto di vista Lacco Ameno d’estate è sicuramente un’area ad altissimo afflusso.

Il regolamento recepisce alcune delle misure previste dal decreto legge sulla sicurezza nelle città, convertito in legge due anni fa, ed è inserito all’ordine del giorno del civico consesso di martedì sera

Il punto focale è costituito dal fatto che è necessario individuare espressamente le zone da salvaguardare (a titolo esemplificativo, la zona portuale oppure la piazza principale o il museo cittadino, o altro). Tale individuazione può essere eseguita con l’adozione di una serie di disposizioni di servizio, oppure con un apposito regolamento di polizia municipale. Dopo alcune esitazioni, l’amministrazione ha scelto questa seconda strada. Dopo le disposizioni generali, nel titolo II al primo capo sono previste specificamente le norme di sicurezza urbana e pubblica incolumità. All’articolo 4 vengono infatti elencati tutti i vari comportamenti vietati. Inoltre, “per particolari esigenze di sicurezza e di tutela della pacifica convivenza civile il Sindaco, con ordinanza contingibile e urgente, può vietare comportamenti che risultino non consoni al decoro dell’ambiente ed alla pubblica decenza oppure che possano arrecare disturbo e senso di insicurezza o creare limitazioni o intralci alla normale fruibilità degli spazi pubblici e privati da parte dei cittadini e dei residenti in particolari aree vie e piazze cittadine, laddove, si venga a creare una situazione di allarme sociale legata a fenomeni di tale genere”. Altra norma che recepisce la disposizione legislativa in questione è quella dell’articolo 5, con “l’individuazione delle aree urbane di particolare rilevanza dove opera l’ordine di allontanamento  e la limitazione degli orari di somministrazione e vendita di alcolici da sottoporre a tutela del decoro”. Più specificamente al secondo comma si legge che  “chiunque adotta reiterati comportamenti contrari all’igiene, al decoro e al quieto vivere o ponga in essere condotte che impediscano di fatto l’accessibilità e la fruizione delle infrastrutture della mobilità o delle relative pertinenze  o delle aree urbane elencate nel successivo comma 3, oltre alla sanzione amministrativa prevista dalla normativa vigente, contestualmente all’accertamento della condotta illecita, potrà essere soggetto all’ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto, nelle forme e con le modalità previste dagli articoli 9 e 10 del D.L. n. 14/2017 convertito con Legge n. 48/2017. Tale ordine di allontanamento potrà essere rivolto anche a carico di chiunque si renda autore di reiterati comportamenti contrari all’igiene, al decoro e al quieto vivere”.

Al comma successivo sono indicate le aree urbane dove si applicano le misure a tutela del decoro di particolari luoghi: “le aree adiacenti tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado, nonché le loro pertinenze e parcheggi entro un raggio di 300 metri, dove la presenza assidua di giovani, ed in particolare di minori, suggerisce di prestare una particolare attenzione alle frequentazioni e ai comportamenti devianti eventualmente agiti;  musei e parchi archeologici, complessi monumentali, altri istituti e luoghi di culto e/o cultura, aree  adibite a verde pubblico, destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli;  l’area dell’Ospedale “A. Rizzoli” le seguenti strade, loro pertinenze e parcheggi: Via Fundera, Via IV Novembre, Via Letto di Lava;   l’area del centro storico ricompresa dal versante  ovest al versante est del territorio comunale e precisamente  Via San Montano, Rione Genala, C.so A. Rizzoli, Piazza S. Restituta, Rione Nesbitt, Via C. Colombo, Via Pannella, Via Roma, Piazza Girardi, Rione De Pretis;  le principali strade di accesso al Comune, Via Litoranea, Via Circumvallazione e Via Stufe S. Lorenzo caratterizzate da intensi flussi di traffico veicolare.  le aree adiacenti a tutti i pontili, moli e le banchine dell’approdo turistico di Lacco Ameno, nonché le loro pertinenze e parcheggi entro un raggio di 300 metri”. All’articolo 8  sono invece previste le procedure per l’adozione dell’ordine di allontanamento. Nell’ordine saranno riportate le motivazioni sulla base delle quali è stato adottato ed è specificato che la persona destinataria dello stesso non può fare ingresso in alcuna delle aree definire a norma dell’articolo  5 a prescindere dall’attività che eserciti o svolga, per la durata di quarantottore dall’accertamento del fatto e della contestazione dell’ordine. In caso di sua violazione, oltre alla contestazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 300, il personale che ha accertato la violazione all’ordine scorta la persona all’esterno dell’area e, tramite il proprio Comando, trasmette copia dell’ordine di allontanamento con immediatezza al Questore, con richiesta di adozione del provvedimento di cui all’art. 10, comma 2 del d.l. n°14/2017, come convertito dalla legge n°48/2017.

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