di Isabella Puca
Ischia – E’ avvenuto per la prima volta in occasione della visita pastorale del Vescovo Mons. Pietro Lagnese l’ incontro che ha unito tutti gli artisti ischitani a parlar di arte e di fede. Seduti in cerchio nella galleria che fu di Mario Mazzella e che rivive grazie a suo figlio Luca, luogo emblema dell’arte a Ischia, si sono presentati a uno a uno, raccontando al Vescovo, al parroco Don Carlo Candido e a tutti gli altri presenti il proprio modo di fare arte. “L’arte ci aiuta a comunicare”. E’ così che Nunzia Zambardi parla al Vescovo prima di raccontare la sua esperienza. “Qui a Ischia – racconta invece Antonella Buono – non ci sono scuole artistiche e i miei non mi avrebbero mai mandato a Napoli al liceo artistico”. Di volta in volta, il racconto passa per la voce di Felice Meo, Maria Caputo, Annamaria Di Meglio, Adelate, Massimo Venia, Paolo De Santi, Clementina Petroni e tutti gli altri raggruppati sotto il nome di “amici in arte”. La bellezza salverà il mondo, è questa la frase di Dostoevskij scelta dal parroco insieme ad altri due brani scelti e condivisi con tutti gli artisti: la lettera di Paolo VI indirizzata proprio agli artisti e quella che scrisse Giovanni Paolo II. «Sono contento di questo momento, è la pima volta che in una visita pastorale, incontro degli artisti tra l’altro in questo luogo che credo possa essere da sprono per far si che Ischia continui in questa fucina di arte di cui siete testimoni». È così che ha esordito il Vescovo Lagnese sottolineando che l’incontro era stato fortemente voluto da Don Carlo Candido. «Mi sono reso conto – ha detto loro il parroco – che c’era una tale presenza forte sul territorio, che non potevamo tenerla da parte. Trovo sia fondamentale che il Vescovo incontri questa presenza così imponente che credo possa aiutare molti in un mondo in cui ci stiamo imbruttendo. L’arte ha un compito importantissimo». Il Vescovo ha poi sottolineato come l’arte possa essere una via di evangelizzazione. «Quando entro in una chiesa e non la vedo curata, il mio cuore s’intristisce. Penso che le chiese siano davvero, se tenute così come coloro che le hanno realizzate, una via per avvicinare le persone al Signore. Vi ringrazio per l’opera che voi svolgete, sì tutta l’arte è sacra perché è espressione dello spirito. Vi ringrazio per tutte le volte che avete prodotto opere e soggetti sacri, ci avete aiutato a far conoscere alla gente i volti dei nostri Santi». Il Vescovo Lagnese ha poi annunciato l’uscita, nelle prime settimane di gennaio, di un libro su un altro ischitano per la cui figura c’è aria di santità, il venerabile parroco Giuseppe Morgera. «Abbiamo fatto fatica a trovare immagini di questo parroco santo di Casamicciola, non c’è nessuna opera d’arte che l’abbia raccontato. L’ invito è quello di spronarvi a realizzare soggetti sacri che possano aiutarci a trasmettere e consegnare ai posteri questa eredità particolare che noi abbiamo che è la nostra fede, la devozione alla Madonna e ai Santi. Spero che a quest’incontri possano seguirne degli altri. Vorrei poter essere amico agli artisti di Ischia». Il suggestivo incontro è terminato dopo la solenne benedizione e qualche foto di rito, un evento del quale in molti si ricorderanno come la prima volta che un Vescovo ha abbracciato tutti gli artisti di Ischia.