La testimonianza «Che odissea ottenere il medico per mio figlio appena nato»
Cinzia e Sergio sono i genitori del piccolo Marco a quale non è stato assegnato il medico specialista. Il numero di pediatri a Ischia da 10 sono passati in pochi anni a 7. Le famiglie spesso devono optare per visite private a pagamento o per il pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno
Dunque papà Sergio, ci spieghi cosa è successo
«Qualche giorno dopo che mia moglie ha partorito sono andato all’Asl di Ischia per l’assegnazione del medico di base e qui sono iniziati i problemi. In maniera brutale mi hanno detto che il medico di base non poteva essere assegnato in quanto erano tutti al limite di numero. Dopo qualche giorno ritorno all’Asl per capire meglio e per cercare di ottenere il medico per mio figlio. È impensabile e impossibile che l’ASL non può occuparsi dell’assistenza sanitaria di mio figlio Marco».
Quindi suo figlio è senza pediatra di base
«L’Asl mi ha detto vada da un medico e si faccia certificare che lo può inserire tra i suoi assistiti. Magri, chieda al medico stesso di togliere qualche bambino di 13 anni e aggiungere suo figlio tra i propri pazienti. Inoltre, sempre all’Asl mi hanno detto che stanno ipotizzando di far curare i bambini che rimangono privi di assistenza dai medici generici (per adulti), i quali però sono privi di competenze specifiche in ambito pediatrico.Assicurare l’assistenza sanitaria attraverso i medici di base comporta gravissimi rischi non soltanto per mio figlio ma credo anche per i medici chiamati ad assumersi enormi responsabilità».
Quindi come farà?
«Ho dovuto fare visite private per mio figlio, pagando e in più casi sono andato in ospedale anche per un colichetta e una febbre alta. Insomma una cosa assurda, impensabile, senza senso e di una gravità inaudita. In un paese come l’Italia non posso accettare una situazione del genere. E’ diventata un’odissea. Mia moglie è spaventata e io sono scoraggiato. Vorrei fare un appello se mi dà l’opportunità».
Certo, a chi vuole fare l’appello?
«Vorrei chiedere al direttore generale dell’ASL Napoli2 Nord, D’Amore di intervenire su questa vicenda. Il mio appello è al professionista D’Amore e al padre D’Amore di intervenire su questa vicenda e di trovare una soluzione in tempi brevi in modo che noi genitori viviamo con più serenità. Noi siamo diventati genitori per la prima volta e può immaginare che le ansie si raddoppiano non avendo esperienza».