CRONACA

La scuola invogli alla lettura, contributi dal Consiglio dei ministri

Ancora in diminuzione, secondo l’Istat, la percentuale di lettori di libri. Stabile la quota di chi legge i giornali

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel 2022 si osserva una ripresa generalizzata della fruizione delle attività culturali svolte fuori casa, rispetto all’anno precedente, quando gli effetti della pandemia hanno fatto registrare un calo senza precedenti.

Gli incrementi più consistenti hanno riguardato soprattutto la visione di spettacoli cinematografici (30,6 % delle persone di 6 anni e più, rispetto al 9,1% del 2021), le visite a musei e mostre (22,6% delle persone di 6 anni e più, rispetto all’ 8,9% del 2021), a siti archeologici e monumenti (20,7%, rispetto al 10,3% del 2021) e la partecipazione a spettacoli sportivi (18,7%, rispetto al 5,6% del 2021).

Nel 2022, rispetto all’anno precedente, diminuisce la quota di lettori di libri, pari al 39,3% della popolazione di 6 anni e più (40,8% nel 2021). Tra questi, il 44,4% legge fino a 3 libri l’anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 16,3%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani nella fascia d’età tra gli 11 e 24 anni e delle donne.

Nel 2022, rimane stabile la quota di lettori di quotidiani, rispetto al 2021. Gli uomini, più delle donne, hanno l’abitudine di leggere quotidiani e, per entrambi i sessi, i maggiori lettori di quotidiani appartengono alla fascia d’età più adulta (45 anni e più).

Nel 2022, rispetto al 2021, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet aumenta dal 43,6% al 44,9%. Il fenomeno è più diffuso tra i maschi (con una differenza di 4,2 punti percentuali rispetto alle femmine). La fascia di età più attiva è quella tra i 25 ei 44 anni (poco più del 62,0%).

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Nel 2021, la quota di titoli pubblicati a stampa, per i quali è disponibile anche una versione e-book, è pari al 42,5%, ma solo il 13,7% degli utenti di Internet utilizza la rete per accedere ai libri in formato digitale. I giovani nella fascia d’età tra i 18 e 24 anni sono i maggiori utilizzatori del web per quest’attività.Nel 2022, rispetto all’anno precedente, rimane stabile la quota di persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare e-book. Per questo tipo di attività, si registra un vantaggio a favore delle femmine, che diventa più ampio nelle classi di età più giovani, nelle quali la lettura dei libri in formato digitale è più diffusa. Il 31,5% delle ragazze nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi per leggere o scaricare libri online o e-book, rispetto al 23,1% dei coetanei maschi.

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Questi dati confermano che la scuola può (e deve) essere un importante veicolo di potenziamento dellalettura e che può contribuire ad innalzare tale percentuale di giovani lettori.

In una recente nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito, pertanto, si sollecitano le Istituzioni scolastiche e i rispettivi docenti ad avvalersi dell’opportunità offerte dai bandi emanati della Presidenza del Consiglio deiministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, con i quali si prevede l’erogazione di contributi afavore delle istituzioni scolastiche, consistenti in un importo pari al 90% delle spese sostenute nell’anno2023 (nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 ed espressamente deliberate da parte delCollegio dei docenti) per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anchein formato digitale, inserendo i citati dispositivi didattici quali occasioni di lettura sia al fine di sviluppare la competenza alfabetica funzionale, sia dipotenziare l’utilizzo del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana, o quello della seconda lingua,secondo le esigenze comunicative nei vari contesti; ciò, anche, ove lo si ritenesse efficace, ipotizzando attivitàquali la creazione di redazioni di giornali scolastici o di classe, podcast, web radio scolastiche, favorendo lacomunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico.

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