La rabbia di due turisti beffati e non risarciti: mai più a Ischia
Ischia – Turisti amareggiati, anche d’inverno. È questo il sentimento che emerge dalla lettera di “protesta” di Paolo e Ines che, da Mantova, avrebbero tanto voluto trascorrere un periodo di vacanza qui a Ischia, nel mese di novembre, al quale hanno però dovuto rinunciare. Dalla loro città, infatti, non parte più l’autobus che li avrebbe portati prima a Napoli e poi a Ischia e, nonostante gli accordi presi, il viaggio è stato cancellato. Non è la prima lettera di turisti scontenti che ci troviamo a pubblicare e, probabilmente, non sarà neppure l’ultima, e su questo occorre, di certo, riflettere. «Nello scorso mese di novembre 2016 abbiamo prenotato, – si legge dalla lettera – tramite un’agenzia ischitana, un viaggio con soggiorno sull’isola, versando subito un acconto di 426,75 euro, come richiesto dall’agenzia stessa. Qualche giorno dopo venivamo informati telefonicamente che nel mese di novembre il viaggio in pullman dalla nostra città non era in funzione, che il soggiorno non era più praticabile con le modalità concordate e che “ovviamente”, l’acconto ci sarebbe stato restituito». Fin qui, oltre a un piccolo disguido, sembrerebbero non esserci problemi, ma a quanto apprendiamo dalla lettera, il rimborso promesso non è mai avvenuto. Sembrerebbe semplice, – continuano a scrivere i mantovani – ma questa restituzione viene rimandata di telefonata in telefonata e, dato il ritardo ormai non più ragionevole, pensiamo che non avverrà mai più. A una prima reazione di incredulità e avvilimento è seguita la serena decisione di non voler mai più sentir parlare di Ischia né come sede di cure termali né come meta turistica. Ci dispiace veramente molto». Sono soprattutto queste ultime frasi che ci fanno rincrescere e non poco: “la serena decisione di non voler mai più sentire parlare di Ischia né come sede di cure termali né come meta turistica”, un taglio drastico che, chissà se e quando verrà ricucito. La lettera, firmata e inviata la comune di Ischia via posta, ha ricevuto una risposta dal sindaco di Ischia che, purtroppo, non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e scusarsi a nome dell’intera comunità. Trattandosi, infatti, di una faccenda che vede chiamati in causa una coppia di turisti e un soggetto privato quale l’agenzia di viaggi, non c’era nient’altro da fare. Pubblicità negativa quindi per la nostra isola che punta a destagionalizzare, ma quando questo accade viene penalizzata da un’agenzia che prima promette e poi non mantiene. Un vero peccato davvero. ISPU