LA PROTESTA Bonus agli stagionali respinto, l’ultima vergogna

Care lavoratrici, cari lavoratori italiani e dell’isola d’Ischia, in queste ore nei confronti del mondo del lavoro sfruttato e umiliato dall’infame sistema economico e sociale capitalistico, si sta consumando la più grossa porcata politica, sociale e sindacale della storia repubblicana. Solo perché moltissimi contratti di lavoratori stagionali a tutti gli effetti sono stati sottoscritti da agenzie private, dette anche interinali, volute e legalizzate dal potere politico di centro, centrodestra e centrosinistra, l’Inps, su input del governo del premier Giuseppe Conte che ha voluto contenere quanto è più possibile la gittata economica del provvedimento riservandolo solo ad una ristretta schiera di lavoratori, sta respingendo le domande che migliaia di stagionali avevano avanzato per ricevere il bonus di 600.00 euro previsto per il mese di marzo, ed  esclusivamente a loro destinato, per l’emergenza Covid-19.

E pensare che c’è stato persino qualcuno che aveva consigliato ai lavoratori di stare tranquilli perché era solo  questione di tempo e che i soldi sarebbero arrivati. E tutti ci avevano creduto visto che sembrava impossibile che la domanda venisse respinta a coloro a cui il bonus era destinato. Le domande sarebbero state respinte in blocco e in questi minuti, a causa della scelta politica scellerata, vergognosa e disumana del governo nazionale, in Italia e sull’isola d’Ischia milioni di lavoratori sono crollati nella disperazione. Disoccupati da più di otto mesi e senza sapere se, quando e a quali condizioni inizierà la loro stagione lavorativa, gli stagionali sono senza un euro in tasca, con il conto in banca da tempo prosciugato e disperati. Poveri lavoratori, sfruttati dal padrone e umiliati dal potere politico padronale a tutti i livelli istituzionali. Locale, regionale e governativo. Speriamo che questa nuova mazzata da cui difficilmente ci si riprenderà e che avrà ripercussioni drammatiche sulle famiglie lavoratrici, il mondo del lavoro possa trarre la lezione che non si deve più rendere complice dello sfruttamento e delle umiliazioni che subisce non votando più gli attuali sindaci, consiglieri comunali, provinciali, regionali, senatori, deputati ed eurodeputati che da sempre difendono gli interessi delle lobby economiche e dei capitalisti del paese e non certamente quelli del mondo del lavoro a cui non resta che lottare per difendere il proprio diritto a non perdere la dignità. Perché ora ci stanno facendo perdere anche quella.

*Dirigente del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista

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