La polizia “marca” stretto gli amanti della movida
Dopo i fatti di cronaca occorsi ulla Riva Destra non si è fatta attendere la risposta delle forze dell’ordine, con un servizio di controllo del territorio predisposto dal vicequestore Ferrara
Nessuno, in tutta onestà, avrebbe immaginato una partenza del genere. E invece, il ferimento di un giovane avvenuto nella notte tra sabato e domenica in uno dei locali più frequentati della Riva Destra, ha riportato sotto i riflettori il problema della movida violenta sulla nostra isola. E allora meglio anticipare controlli e presidi tipici dell’alta stagione ed intensificare ancor più i controlli, perché spesso – è noto – la presenza delle forze dell’ordine ha un effetto preventivo prima ancora che repressivo.
E così nella serata di domenica e fino alla tarda nottata è stato davvero ingente lo spiegamento di uomini e mezzi dislocato sul territorio dalla dirigente del commissariato di polizia di Ischia, Maria Antonietta Ferrara. Obiettivi sensibili la Riva Destra ma anche ilk borgo antico di Ischia Ponte, altra meta particolarmente frequentata e gettonata dai giovani in questo primo scorcio di estate 2020. Pattuglie moto montate, volanti e agenti a piedi anche in abiti borghesi, tutto predisposto per evitare che a qualcuno potessero venire bollenti spiriti ma anche per verificare il rispetto delle normative anticontagio, partendo dal divieto di assembramenti e dall’obbligo di utilizzare la mascherina, che troppo spesso si trasforma in un optional.
Insomma, meglio affrontare subito la situazione di petto per evitare problemi come quelli occorsi al giovane ischitano che – lo ricordiamo – è stato medicato all’ospedale Rizzoli con tredici punti di sutura dopo essere stato colpito da una bottigliata alla testa. E allora la polizia ha voluto lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile.