Giovedì 5 ottobre ultimo appuntamento con “Kepos 2023” il format di divulgazione culturale promosso dalla Fondazione Walton per valorizzare il patrimonio archeologico, culturale e naturalistico dell’Isola d’Ischia. L’incontro sarà dedicato alla “Gestione fruizione e valorizzazione dei Beni Culturali nelle Aree Marine Protette” e si terrà alle ore 18.30 presso la sala Recital Hall dei Giardini La Mortella. Le Aree Marine Protette (AMP) sono zone di mare circoscritte all’interno delle quali vige una normativa speciale per la protezione dell’habitat, delle specie e delle funzioni ecologiche. Molte di esse, oltre a custodire un preziosissimo patrimonio di biodiversità, comprendono nei loro fondali vestigia del passato e beni archeologici: testimonianze storiche che aggiungono uno straordinario valore culturale alla zona tutelata, grazie agli speciali ritrovamenti avvenuti nelle loro acque durante immersioni effettuate da team di ricercatori specializzati. La fruizione e valorizzazione di questi siti eccezionali impongono scelte particolari, spesso legate ai contesti di rinvenimento e al loro valore storico. La tutela di queste aree è un tema delicato che richiede l’accurato coordinamento delle varie esigenze di ordine scientifico, ecologico, culturale ed educativo per la particolare flora e fauna che le popola.
Per parlarne, dopo i saluti della Presidente della Fondazione Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra, interverranno Salvatore Livreri, Direttore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”; Alessandro Agate, Responsabile archeologo dell’ Area Marina Protetta “Isole Egadi”; Giulia Visconti, Direttore dell’ Area Marina Protetta “Capo Milazzo”; Fabio Pagano, Direttore dell’Area Marina Protetta di Baia e Antonino Miccio, Direttore dell’ Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. Il Convegno sarà moderato da Mariangela Catuogno, Direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle ore 18.00 – info lamortella.org
Anche in questa edizione, gli incontri di Kepos si sono focalizzati sul patrimonio archeologico, culturale e naturalistico del mondo mediterraneo, coinvolgendo nei vari appuntamenti studiosi, funzionari pubblici, manager dei beni culturali ed esperti di divulgazione, altamente specializzati, i quali hanno proposto un interessante approccio multidisciplinare al tema.
