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La mission di Domenico De Siano: «Lacco Ameno mai più cenerentola»

Ieri sera a Villa Arbusto il senatore ha presentato la sua candidatura a sindaco e la squadra della lista “Sempre per Lacco Ameno”. Tra gli ospiti la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala e il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna. Tanti gli obiettivi, il primo riportare il Comune del Fungo agli antichi splendori. E non sono mancate le frecciate agli avversari…

L’inconfondibile scenario di Villa Arbusto ha accolto la presentazione di “Sempre per Lacco Ameno”, la lista che sostiene la candidatura del senatore Domenico de Siano a sindaco del paese del Fungo. Il giardino della villa si è rapidamente riempito di cittadini che a partire dalle 19.30 hanno partecipato alla presentazione, iniziata con il saluto dell’onorevole Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale uscente che si ricandida alle prossime elezioni regionali. La giornalista Carmen Cuomo ha moderato l’evento: nelle prime battute, è stato proiettato un video nel quale il senatore De Siano ha spiegato le motivazioni che lo ha spinto a ricandidarsi a primo cittadino,e gli altri candidati hanno sinteticamente indicato i punti salienti del programma di rilancio del paese, dalla ricostruzione ai rifiuti, dalle periferie alla mobilità, dal rilancio della vocazione turistica al commercio, dalla riqualificazione di Villa Arbusto alle possibilità per i giovani, dalla riduzione della pressione fiscale alle problematiche sanitarie e dell’ambiente. De Siano ha rimarcato di non voler ricoprire il ruolo dell’ “uomo forte al comando”, ma di guida della squadra che viene presentata.

Antonio Monti, noto anche come “la Pacchiana”, ha delineato le vicende che nel 2015 portarono alla candidatura di Giacomo Pascale, dopo un’iniziale convergenza sul nome di Michele De Siano. Pur ammettendo la lunga amicizia col “barone”, Antonio Monti ha stigmatizzato proprio tale soprannome in antitesi alla definizione di “uomo del popolo”, che Pascale ha rivendicato sabato sera. Un’amministrazione nella quale, secondo Monti, fu Michele De Siano tra il 2015 e il 2017 a tirare fuori il paese dalle secche del dissesto. La notte del terremoto del 21 agosto 2017 secondo la Pacchiana creò uno snodo decisivo. Un mese, quello successivo al sisma, in cui l’amministrazione fece squadra, ma senza un “uomo solo al comando”. Poi, la fase di emergenza, con l’arrivo dei soldi per la ricostruzione, ruppe il giocattolo: secondo Antonio Monti, fu quello il momento della rottura e dell’inizio del piano inclinato che poi portò alla rottura all’interno della maggioranza. Vincenzo Morgera, deus ex machina della Pro Loco locale, ha spiegato come si è arrivati a convergere sul nome del senatore Domenico De Siano come catalizzatore di forze diverse. Morgera ha infatti rimarcato le differenze tra le idee politiche dei candidati, differenze che però sono state messe da parte per agire nell’interesse del paese. Il commerciante ha prevenuto l’obiezione secondo cui sono sempre le stesse facce che si alternano nel panorama politico lacchese, perché mentre Pascale si è vantato di essere il sindaco “del popolo”, alcuni fatti dimostrerebbero il contrario. E l’unica garanzia per perseguire l’interesse del paese al di là delle diverse idee politiche a livello nazionale, secondo Morgera è rappresentata proprio da Domenico De Siano.

A questo punto Carmen Cuomo ha invitato il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna a intervenire. Il primo cittadino ha sottolineato l’amicizia personale e la comune lunga militanza nel partito Forza Italia , e ha auspicato che tale unità di intenti continui, per ricostruire entrambi i paesi dopo il dramma del terremoto. Lucia Regine, candidata esordiente, ha appunto rivendicato la ricostruzione della zona del Fango come obiettivo, affinché tale frazione torni a rivivere e tanti cittadini possano tornare nelle proprie case. Il dottor Giuseppe Impagliazzo, farmacista, è un altro dei candidati al debutto sulla scena, che ha ricordato la tragica e improvvisa scomparsa di Felice Iaccarino, cittadino notissimo, a cui la folla ha tributato un applauso. Il dottor Impagliazzo ha illustrato i problemi che il covid-19 e il lockdown ha provocato nel tessuto sociale ed economico, e ha spiegato le linee programmatiche in caso di elezione, a partire dall’attenzione per l’igiene delle strade e per la depurazione del mare, su cui basare il rilancio dell’economia turistica. L’avvocato Cecilia Prota, già assessore nella passata consiliatura, ha sinteticamente ripercorso i quattro anni e mezzo di attività amministrativa, rivendicando l’unità del gruppo che ha raggiunto diversi risultato, gruppo del quale molti componenti sono quelli ora confluiti nella lista “Sempre per Lacco Ameno”. È ora di guardare non solo a ciò che è stato fatto, ha detto l’avvocato Prota, ma soprattutto ciò verrà fatto. Una delle priorità è la protezione delle fasce deboli, colpite dal covid-19, e i bambini sono tra i più colpiti dalle difficoltà che la società sta affrontando.

Il successivo intervento è stato quello di Antonio Di Meglio, componente della famiglia Polito, e anch’egli ha evitato di polemizzare ripercorrendo i fatti della passata consiliatura, ponendo l’attenzione sull’acuirsi dei problemi indotti dall’emergenza sanitaria. Le attività commerciali sono in sofferenza, e vanno realizzati eventi in grado di riportare il paese a una posizione di prima fila nell’economia isolana, come quindici anni fa. Aniello Silvio ha esordito spiegato la scelta di accordarsi col senatore perché il momento attuale richiede di mettere da parte polemiche, litigi e soprattutto veleni. Le difficoltà delle famiglie alle prese con la pandemia potrebbero sfociare in guai più seri, ecco perché la coesione tra forze diverse è una scelta, secondo Silvio, obbligata per evitare il disastro, il quale ha rivendicato la lunghissima militanza politica a partire del 1985, lavorando per i cittadini, aiutandoli sempre, e cercando di far contare il paese di Lacco Ameno ai livelli che contano. Silvio ha alzato appassionatamente i toni, anche in polemica con gli avversari, conferendo alla propria lista il ruolo di nuova speranza per il futuro. Creare occupazione secondo Silvio è una delle priorità, con amore e solidarietà, non con l’odio e il rancore.

Aniello De Luise ha delineato la propria coerenza e mancanza di ipocrisia, ripercorrendo gli ultimi mesi che lo hanno portato a sostenere la candidatura del senatore, mentre William Vespoli ha rivendicato la pluridecennale e costante adesione al progetto politico di Domenico De Siano, prima di tirare una stoccata a Pascale circa la qualità, mediocre, dei lavori fognari e quelli condotti sul porto turistico. Porto per il quale Vespoli rivendica una grande dedizione, polemizzando sui progetti esposti da Pascale, giudicati completamente irrealistici per una realtà come quella locale. Anche Salvatore Castagna ha ricordato il biennio 2015-2017 come il periodo di maggiore produttività della passata amministrazione. Rimodulazione del servizio di nettezza urbana, ma non solo, tra gli obiettivi di Castagna, secondo cui gli amministratori devono anche ricoprire il ruolo di “manutentori” del comune e del suo tessuto sociale.

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Il cognome di Mariana Mennella è di quelli pesanti, in quanto la giovane candidata è nipote dell’indimenticabile professor Vincenzo Mennella, per oltre trent’anni sindaco di Lacco Ameno e fautore dell’acquisizione di Villa Arbusto al patrimonio comunale. Mariana ha ricordato una frase del professore: “Chi vuole essere primo, sia l’ultimo e il servitore di tutti”. Un principio che la candidata ha spiegato essere un caposaldo della lista “Sempre per Lacco Ameno”. Il rilancio di Villa Arbusto, del suo museo, e degli scavi archeologici del paese, secondo Mariana è un obiettivo che può valorizzare nuovamente il turismo locale. L’ex sindaco Carmine Monti, ripercorrendo la propria carriera politica dal 1998, ha anch’egli rievocato l’azione di Vincenzo Mennella ma anche di Don Pietro Monti, fautore degli scavi archeologici. Un pensiero anche a suo papà, il compianto Luigi Monti, grande protagonista di Lacco Ameno, ha fatto da preludio all’obiettivo di riportare il paese a un ruolo di guida, dal punto di vista turistico, culturale ed economico. Carmine ha poi posto l’attenzione sul dramma del sisma, con la comunità gravemente ferita nella zona del Fango, e con le istituzioni che hanno rapidamente dimenticato tale dramma. “Le nostre idee camminano sulle vostre gambe” ha dichiarato Carmine Monti, sottolineando l’importanza dell’apporto dei cittadini nel cammino per ridare al paese il posto che merita.

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L’ultimo intervento è stato ovviamente quello del senatore De Siano, già sindaco di Lacco Ameno dal 1997 al 2007. Il coordinatore regionale di Forza Italia ha esordito ricordando l’acquisizione di Villa Arbusto nel 1999 a coronamento di un’azione amministrativa che veniva da lontano, con l’obiettivo di farne un centro polivalente, e proprio da qui riparte il cammino. Il senatore ha citato, smentendole, le affermazioni secondo cui viene dipinto come “l’uomo forte”, colui che minaccia per ottenere il consenso, ma ponendo sul piatto il suo percorso personale e politico. De Siano ha citato Totò, il quale diceva che se una persona si sente superiore, è meglio assecondarla perché non è bello uccidere i sogni di un idiota. Il senatore ha ricordato le prime righe del programma, in cui il lavoro per la rinascita del paese parte da un punto fondamentale: riportare il Comune a un alto grado di credibilità all’esterno, a cui il cittadino possa rivolgersi e dove tutti i cittadini sono trattati alla pari, senza differenze tra “amici” e gli altri. Una regola elementare quanto fondamentale della democrazia è che le norme devono funzionare ed essere percepite come uguali per tutti. De Siano ha poi dato appuntamento agli elettori a un prossimo incontro dedicato allo specifico programma per la ricostruzione e per la portualità turistica, per poi rilanciare la sua idea-guida, quella del ripensamento di Lacco Ameno in una prospettiva ultraventennale, richiamando la sua prima sindacatura nel ‘97 quando il paese venne denominato “il giardino dell’isola”. Tuttavia quegli interventi oggi non funzionerebbero, ha detto De Siano, perché il mondo, il turismo, tutto è radicalmente cambiato. E servono anche stavolta scelte radicali. Il turismo culturale deve adeguarsi a quello di tante località internazionali, e anche Villa Arbusto, come centro culturale polivalente, andrà inserita in una rete che coinvolga l’intero paese. Anche la liberazione del corso dalle auto è una priorità, e secondo De Siano non serve l’uomo forte, ma una squadra forte con un coordinatore. Il senatore ha polemizzato con la scelta del Commissario di adottare il Piano urbanistico comunale, senza attendere l’insediamento di una amministrazione eletta dai cittadini. De Siano ha stigmatizzato anche il comportamento di alcuni funzionari comunali, che hanno eseguito procedure e affidamenti senza attendere le elezioni.

Anche il senatore ha richiamato il periodo in cui Lacco Ameno era un punto di riferimento isolano, mentre adesso il comune, secondo De Siano, ha perso anche la sua sovranità, riducendosi a essere un’appendice di Forio, denunciando le ingerenze del Comune limitrofo nelle faccende lacchesi. Il senatore ha ricordato che un cittadino lo definì come “l’ottava pena capitale”, senza il quale il paese si sarebbe salvato, ma tale definizione sarebbe stata dettata dalle lobby di professionisti che hanno vissuto di prebende elargite dal Comune, mentre d’ora in poi non dovrà più esserci spazio per tali traffici. De Siano ha ricordato un episodio successivo al 1985 quando i socialisti-comunisti vinsero le elezioni anche a causa della frammentazione della Democrazia cristiana. L’onorevole Gava, uno dei maggiorenti della Dc, in una visita a Ischia, disse che bisogna conoscere il momento di appendere il guanto al chiodo: un aneddoto che lo spinge a dare il massimo per ritornare a vincere, e per questo De Siano ha chiesto un ampio consenso ai cittadini per poter mettere in atto il vero cambiamento. L’incontro si è così concluso intorno alle 21.20 tra gli applausi dei sostenitori. Dopo le due presentazioni delle liste concorrenti, la campagna elettorale è così entrata davvero nel vivo. Le prossime due settimane saranno decisive.

Foto Franco Trani

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