CRONACAPRIMO PIANO

La mannaia del questore si abbatte sull’isola

Su richiesta dei Carabinieri di Ischia arrivano altri 4 DASPO emessi a carico di giovani che si resero protagonisti di atti poco ortodossi in occasione del derby di I Categoria tra Lacco Ameno e San Leonardo Panza. Ma arrivano anche i divieti di accesso alle aree urbane per gli autori della violentissima rissa scoppiata in via Francesco Buonocore per l’invito a raccogliere un accendino dal reggiseno

DI GIOSUE’ ROSACROCE

Eravamo stati abbastanza espliciti nello spiegare che la prima “infornata” di provvedimenti era stata soltanto la prima tranche di un elenco ben più ampio e non ci eravamo affatto sbagliati. I Carabinieri della Compagnia di Ischia – guidati dal capitano Tiziano Laganà – hanno notificato il provvedimento di Daspo emesso dall’Autorità di pubblica sicurezza nei confronti di quattro persone. Il provvedimento nasce a seguito dell’incontro di calcio dello scorso 6 aprile tra l’Asd Lacco Ameno 2013 e il San Leonardo Panza. Durante la partita – valevole per la 24^ giornata del campionato di calcio regionale dilettantistico Campania di prima categoria, girone b – che avrebbe dovuto disputarsi in un clima sereno trattandosi di un derby isolano – ci furono dei disordini abbastanza pesanti che coinvolsero sia calciatori e dirigenti che alcuni tifosi che si trovavano sulle tribune del campo sportivo di Barano “Don Luigi Di Iorio” dove si disputava il match. Il risultato fu che i militari dell’Arma dovettero intervenire e anche con forza per riportare la calma e soprattutto evitare che la situazione degenerasse. Dopo i primi 6 provvedimenti Daspo notificati qualche giorno fa ad altrettanti tifosi, adesso a dover subire il provvedimento che dura un anno è un 17enne del posto che aveva tentato di scavalcare la recinzione del rettangolo di gioco e poi si era rifiutato di fornire ai militari intervenuti indicazioni sulla propria identità personale. Il secondo e il terzo sono due calciatori del San Leonardo Panza. Con il loro comportamento avrebbero contribuito al verificarsi dei disordini aggredendo due calciatori dell’altra compagine. L’ultimo è un altro supporter isolano, ha 24 anni e aveva tentato di scavalcare la recinzione con il chiaro intendo di unirsi all’indegna gazzarra che si stava scatenando senza controllo sul rettangolo di gioco. Attenzione, però, perché potrebbe non essere ancora finita qui: nei prossimi giorni potrebbero arrivare ulteriori Daspo a carico di tifosi delle due fazioni richiesti sempre dai carabinieri di Ischia al Questore di Napoli, che difficilmente si regolerà diversamente da quanto fatto finora, essendo fatti e circostanze riferiti al medesimo episodio di cronaca.

Ma la mannaia del dott. Maurizio Agricola si è fatta sentire anche su un altro episodio che destò notevole scalpore lo scorso maggio. Sono infatti arrivati quattro DACUR (Divieto di accesso alle aree urbane, cosiddetto Daspo urbani) a carico di altrettanti giovani. Lo scorso 23 maggio Lo scorso 23 maggio i Carabinieri della Compagnia di Ischia sono intervenuti per una rissa nei pressi di un bar. Gli accertamenti dei militari permisero di identificare i responsabili, un ragazzo venne arrestato mentre altri 4 denunciati per rissa. Notificati a quattro persone il provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane, il Dacur, emesso dall’autorità di pubblica sicurezza di Napoli, con cui è stato loro disposto il divieto di accesso ai locali di pubblico trattenimento e locali pubblici o aperti al pubblico, nonché di stazionamento nelle relative adiacenze. Il provvedimento ha lo scopo di evitare la reiterazione di reati lesivi dell’ordine e sicurezza pubblica ad opera degli stessi. Per un 20enne di Barano d’Ischia il provvedimento durerà tre anni e sarà esteso a tutta la Provincia di Napoli. Stessa sorte per un altro coetaneo e compaesano del primo.

Due dei quattro giovani si è visto rifilare il provvedimento per tre anni, con il divieto che è stato esteso non alla sola isola ma a tutta la provincia di Napoli. Due anni di “purgatorio” per altri due ragazzi, uno dei quali 16enne

Per gli altri due, che hanno 16 anni e uno è di Serrara Fontana mentre l’altro è di Barano, il Dacur ha durata di due anni. Nella circostanza la rissa scoppiò per l’ingenuo scherzo di una ragazza che, mentre i giovani erano seduti ai tavolini di un bar, utilizzò l’accendino di un amico poi lo nascose nel reggiseno invitando il proprietario a recuperarlo. Un gesto che mandò su tutte le furie il fidanzato e da qui si scatenò la violenta rissa che poi proseguì lungo via Roma per terminare in via Alfredo De Luca davanti all’ufficio postale.

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