La madre dei dolori torna al Maio e sulle strade della zona rossa

Tradizione, commozione e pathos nella parte alta di Casamicciola Terme dove, anche se in tono dismesso, e lontano dai riflettori e dal red carpet istituzionale le comunità colpite da Terremoto ed alluvione hanno accoltoe pregato per la Madre dei Dolori a cui la zona del Purgatorio, tra il Majo e La Rita è particolarmente devota. La Madonna da tempo ormai è lontana da questi luoghi, dopo il terremoto del 21 agosto del 2017 ha lasciato la sua casa in via D’Aloisio (sotto il fregio della chiesa di Santa Maria dei Suffragi ha trovato la morte Lina Balestrieri) e con alterne vicende è tornata sulle strade dei borghi colpiti, presso i suoi luoghi. Domenica scorsa è ritornata per una fugace benedizione. Trasportata a bordo di una ape car. Poi davanti alla Baracca degli Sfollati che si è acceso il lumicino di azionai e resilienti. Un momento di preghiera sentito, una breve processione e la traduzione della Madre dei Dolori nel purgatorio del Majo che si rinnova. Casamicciola celebra tradizionalmente la “Madre dei Dolori” la terza Domenica di Settembre.Domenica 15 settembre la Madonna è ritornata anche per questo in Piazza Majo dove alle ore 18.00.Qui c’è stato un momento di preghiera, al termine la Processione ha percorso Via Spezieria, Via Sassolo, Via Roma fino alla Parrocchia di Santa Maria Maddalena dove è stata celebrata la Santa Messa Solenne. Chiediamo alla Madre dei Dolori di donarci forza e coraggio e di consolarci!

Per le celebrazioni invece domenica 8 settembre ha avito inizio il Settenario alla Madre dei Dolori- nativitàdi Maria SS. Con la esposizione dell’immagine della Madonna e Santa Messa, il Santo Rosario e Coroncina. Ore 19.00 Liturgia della Nascita della Madonna, Processione della “Bambinella” nei giardini della Basilica e Santa Messa Solennee canto dell’inno. Il tutto fino al 15 settembre scorso quando dopo la Santa Messa delle 11 nel tardo pomeriggio c’è stato l’arrivo dell’Immagine della Madre dei Dolori in Piazza al Majo per poi riprendere la preghiera con il rientro in processione sulle strade della devastazione fino alla Parrocchia di Santa Maria Maddalena, nuova casa della Madre Santa dove si è tenuta nuovamente la Messa Solenne.Si tratta di celebrazioni e traditi molto sentite a Casamicciola, specie nelle zone alte, dove i tormenti di una natura inquieta e le sciagure che ne hanno caratterizzato la storia sembrano fornire un legame ideale è fortissimo tra la Madonna e le popolazioni nel cui martirio sembrano leggere il proprio martirio.

IL CULTO

Come spiegano gli esperti “La devozione alla Vergine Addolorata si sviluppa a partire dalla fine dell’XI secolo, con un primo cenno a celebrazioni dei suoi 5 gaudi e dei suoi cinque dolori, simboleggiati da 5 spade, anticipatrici della celebrazione liturgica istituita più tardi. Quando un ignoto scrisse Il Liber de passione Christi et dolore et planctuMatriseius iniziano le composizioni sul tema del Pianto della Vergine. Nel XII secolo, anche a seguito di apparizioni della Madonna, si ebbe un incremento di questo culto e la composizione dello Stabat Mater attribuito a Jacopone da Todi. Ma la sua storia ha un inizio preciso: il 15 agosto 1233, quando sette nobili fiorentini iscritti all’Arte dei Mercanti e poeti-attori della compagnia dei Laudesi erano soliti esprimere il loro amore a Maria in laudi davanti a un’immagine dipinta su parete di una via, come i giullari facevano con la donna amata. Improvvisamente videro l’immagine animarsi, apparire addolorata e vestita a lutto per l’odio fratricida che divideva Firenze” . Poi via via la diffusione come spiegano alcuni testi sacri: “Tra il 1668 e il 1690 le iniziative di culto da parte dei Servi di Maria favorirono la diffusione del culto della Madonna dei Dolori. Intanto il 9 giugno 1668 la S. Congregazione dei Riti permise all’Ordine di celebrare la messa votiva dei Sette Dolori della Beata Vergine. 

Nel relativo decreto si faceva menzione del fatto che i Servi di Maria portavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori che essa sostenne nella passione del Figlio. Inizialmente il culto dell’Addolorata era collegato alla Settimana Santa, poi è nata la sua festa, originariamente celebrata il venerdì prima della Settimana Santa o dopo la Pasqua ed infine al 15 settembre, in relazione alla festa dell’Esaltazione della Santa Croce, celebrata il giorno precedente. Ancor oggi in alcune località è festeggiata alle antiche date. Il culto dell’Addolorata è poi anche sottolineato dalla diffusione delle preghiere all’Addolorata e dalla recita del rosario dei sette dolori, specialmente nella Settimana Santa”.

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