La guerra delle antenne tv e telefonia

Non sono ancora spente le feroci polemiche sull’antenna Tim a Casamicciola, fatta smantellare dal TAR Campania per il riconosciuto pericolo delle emissioni elettromagnetiche, che a Forio scoppia il caso “Ripetitore TV” in località Caccaviello- Via dei Carri, in prossimità della collina di Marecoco (Cavallaro). L’enorme traliccio con le apparecchiature della Rai e di Mediaset è stato “attaccato” da ignoti con la tecnica collaudata dell’incendio alla centralina e ai cavi di trasmissione TV, mettendo fuori combattimento i segnali raccolti dai Trasmettitori di Napoli e inviati su tutto il territorio foriano.Da oltre una settimana le reti sono oscurate e gli utenti televisivi sono stati costretti a ripiegare sulla miriade di emittenti locali e regionali che si barcamenano con ammirevole impegno per passare la minestra del convento, accompagnata da contorni di esasperante pubblicità. L’informazione viene garantita dai giornali e dalle radioline a transistor tornate in auge dopo l’esordio degli anni Cinquanta, ma tutti i polpettoni made in USA (polizieschi, horror, western di infima qualità,, telenovelas, ecc.) con l’aggiunta dei programmi nazionali di intrattenimento, tanto cari alla famiglia media italiana, sono andati a farsi friggere con enorme disappunto dei Foriani sui quali incombe l’incubo dei sabotatori seriali di casa nostra!

UN PO’ DI STORIA TV

Vecchia, cara televisione degli Anni Sessanta. Con un ferrovecchio sul tetto (antenna nazionale e antenna canali secondari) lo schermo casalingo ha trionfato per interi decenni senza perdere un solo colpo. Film, partite di calcio, Festival di Sanremo, Telegiornali, Giro Ciclistico, Miss Italia e pure lo storico sbarco sulle Luna! Alla Rai si affiancò il “Biscione” Mediaset con i suoi Beautiful, Terra Mia, Colorado Cafè Drive In e fu un successo strepitoso. Tutti incollati al piccolo schermo nel dopo cena (prima serata) quasi snobbando l’uscita notturna, spesso uniforme e scontata, con la solita bevuta al Bar e il filmetto di cassetta. Ma già c’erano in agguato, all’insaputa degli Italiani, due bestie ferocissime: gli Imprenditori TV – raggiunti in seguito dalla Telefonia mobile- e la Tecnologia in continua espansione per spillare quattrini all’infinito popolo deli Utenti con le “invenzioni” più inverosimili, lasciate passare per “miglioramenti della ricezione”, ottimizzazione dell’immagine, rapidità della scelta del canale e altre consimili corbellerie raccontate per indurre i…”tartassati” a cambiare antenna (larga banda), decoder, telecomando e non ultimo un bell’abbonamento a sky per le partite di calcio. Naturalmente la corsa ad una forsennata innovazione tecnologica della Tv non si arresta un solo istante. Gli anni Ottanta sono contrassegnati dagli studi sulla rete satellitare costruita con le apparecchiature messe in orbita terrestre. Arrivano le parabole (i piattoni bianchi con il bulbo al centro) che sostituiscono le vecchie antenne destinate al macero. Dunque altri impianti, altri decoder, altri telecomandi e altri….farabutti in agguato che ramazzano montagne di soldi grazie alla innovazione tecnologica, spesso superflua e di scarso vantaggio per l’utenza TV.

Giungiamo ai giorni nostri ed eccoti fra capo e collo la solita innovazione del secolo! Questa volta l’invenzione galileiana vola sulle ali della fantasia: Il digitale terrestre, con l’Alta Definizione. I tecnici giurano che immagini, colori e …sapori saranno filtrati con fedeltà assoluta meglio di un dipinto di Raffaello! Naturalmente a condizione di cambiare il decoder o addirittura il televisore, se non è predisposto. La bussata è sempre a denari, si dice a Napoli. L’innovazione tecnologica costa ma occorre finanziarla. Anche la Telefonia mobile non è stata ferma a guardare., ma sulla scia delle telecomunicazioni avanzate, ha scassato le strade dell’intera Isola d’Ischia per “passare” i nuovi cavi delle Fibre ottiche. Si otterrà maggiore velocità nei Smart Phon e nei computer, ma anche qui ci toccherà pagare, pagare, pagare…

A FORIO NON SI VEDE UN TUBO

Intanto alla faccia delle Tecnologie Avanzate, a Forio le TV sono oscurate dal focherello appiccato dai soliti “buontemponi, che sono andati per le spicce senza percorrere la strada legale del TAR Campania, come fanno tutti i comuni mortali reclamando i loro diritti presso il Tribunale Amministrativo. Paura delle emissioni elettromagnetiche? Dopo trent’anni di attività del Ripetitore quelli del Caccaviello si sono ricordati della presenza del ”mostro” e hanno pensato bene di neutralizzarlo con un bel ”lanciafiamme” di De Luchiana memoria! Quale alternativa sarà possibile adottare per mettere in sicurezza gli abitanti del posto? Una soluzione potrebbe essere quella di delocalizzare il Ripetitore ai piedi dei Pizzoni, un monte disabitato che spazia sull’intero territorio foriano e panzese. Diamoci da fare perché gli utenti pagano il canone, pagano tutte le fregnacce dell’innovazione e pagano pure per l’incoscienza dei piromani. Il Comune di Forio, in tutta la poco edificante faccenda, batte un colpo?