LA CONGIURA DEGLI INNOCENTI, IL VECCHIO MASCHERATO DA NUOVO
DI IGNAZIO CASTAGLIUOLO
La bonifica del campo sportivo “Calise” dove sostavano i camion della RSU è banalmente prassi di un iter già attivato e previsto di delocalizzazione a Zaro di detti camion: il ritardo è semplicemente dovuto a cause esterne già riferite. Ciò detto, appare sconvolgente l’uso strumentale dei problemi di Forio e del consenso politico: i rappresentanti delle opposizione così definitesi hanno invece gravi responsabilità delle quali devono dare conto. Nel corso degli anni di loro governo, hanno reso tragicamente consuetudine che Forio sia deturpata dalla monnezza, inventandosi anche i camion RSU quali aree ecologiche mobili. Assurdo: è l’attuale amministrazione che dovrebbe chiedere i danni per come Forio sia stata ridotta!
La tragedia della monnezzza a Forio è iniziata nel 1994! Da allora in modo esponenziale cresceva uno scandalo ecologico, igienico-sanitario, sociale, politico, amministrativo, economico e finanziario. Forio sopravvive da decenni a una emergenza cronicizzata, dove l’emergenza stessa era diventata strumentale a un sistema malato. Basta ricordare la “Pegaso”, solo esempio negativo più famigerato delle cosiddette società partecipate che hanno affollato questo paese disgraziato portandolo sull’orlo del baratro: si eludeva negli anni qualsiasi criterio di controllo sulle assunzioni, consulenze, rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza etc. in nome del paese e dell’emergenza. Una fabbrica del consenso alimentata con sprechi vari e/o altro, rendicontati e giustificati dalla presentazione di bilanci in forma abbreviata. E basta ricordare ancora che l’area ecologica di Cavallaro fu chiusa con condanne per reato ambientale.
E’ inconfutabile dato storico e politico che chi oggi siede in opposizione, da oramai almeno più di un decennio, ha ricoperto direttamente (altri indirettamente per ’interposto “consenso”) ruolo di consigliere comunale, con importanti deleghe all’interno delle allora maggioranze, determinando e gestendo le condizioni disastrose nelle quali Forio era ridotta al momento dell’insediamento dell’amministrazione Del Deo: il paese all’epoca era seppellito dall’immondizia paralizzato in una emergenza cronicizzata; nessuna area ecologica attrezzata; i camion RSU che spargevano percolato infetto e puzzolente per l’intero territorio di Forio, traslocando da un campo sportivo all’altro, passando per il palazzetto, Citara e Chiaia; tariffe altissime per servizi scadenti; una raccolta differenziata disastrosa; il bilancio del Comune di Forio a un passo dal collasso. La pubblica amministrazione deve affrontare il problema secondo i principi dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità dell’azione: risanare i bilanci e bloccare l’escalation fiscale è stato il primo passo per risanare ed efficentare Forio che oggi vive e non solo sopravvive a se stessa. Un passo che è costato 5 anni di vita politica e amministrativa, ma che permette oggi di affrontare i problemi senza ulteriormente aggravare di tasse il cittadino,cercando una programmazione per uscire dall’emergenza.
La conseguenza di decenni oramai di incuria e fallimenti politici e amministrativi costringe l’attuale amministrazione a scelte obbligate per affrontare e risolvere i problemi: individuare come nel passato in loc.Zaro temporaneamente un area di parcheggio dei camion della RSU è l’unica soluzione possibile al momento per l’assenza di uno spazio idoneo, certo oggi nel massimo e maggiore rispetto dell’impatto ambientale e tutela delle condizioni igienico-sanitarie. Io stesso ho dovuto prendere atto di questo: il quadro cronicamente emergenziale impone questa scelta ma a differenza di sempre e delle loro non scelte, questa amministrazione sta lavorando a 360 gradi per:
• individuare uno spazio idoneo a Forio per la realizzazione di una area ecologica attrezzata che corrisponda a requisiti minimi quali facile accessibilità viaria, scarso impatto paesaggistico, ambientale e urbanistico;
• attivazione di tavoli di lavoro inter-comunali per la creazione di una area ecologica attrezzata isolana secondo i criteri di cui sopra;
• realizzazione di un progetto a breve, medio e lungo termine di riduzione dell’impatto ambientale della “monnezza” con l’attivazione di un nuovo, capillare e moderno piano di raccolta differenziata e di un ri-ciclo completo di rifiuti laddove il cittadino utente sia incentivato e facilitato nella propria opera di raccolta, con l’abbassamento dei costi e tariffe.
Fin qui mi sono espresso come portavoce politico di Francesco Del Deo, ma di seguito vorrei esporre anche un mio peronale commento: positività è in politica il dovere di creare norme e quant’altro nei fatti praticabili per la gestione e soluzione dei problemi: il tanto peggio tanto meglio favorisce interessi elettoralistici e/o privatistici vero tumore del paese; il Consiglio Comunale è organo di controllo ma soprattutto di indirizzo: a oggi non mi risulta alcuna proposta alternativa e/o idea a riguardo di che trattasi ma anche in generale i problemi che comunque Forio deve superare; l’estremismo di moralismi stucchevoli, nel caso in specie peraltro fuori coerenza, nascondono sempre morali oscene: in politica servono a lucrare consenso o mantenendo vivi i problemi o addirittura peggiorare l’esistente.
Pertanto invito per l’ennesima volta e come da sempre a rispettare il mandato controllando il giusto e corretto agire amministrativo ma anche e soprattutto a proporre soluzioni per questo paese: perché se non si è soluzione del problema si è il problema! Mi appare stupefacente che da mesi e pure nel confronto elettorale, mai abbia semplicemente potuto ascoltare una idea alternativa e/o proposta decente. Ho la precisa e netta sensazione che questa opposizione sia solo strumento nelle mani di altri che non hanno interesse che Forio sorga dalle macerie: un Comune dell’importanza di Forio non può sostenere queste logiche retrive di sottosviluppo e vassallaggio. Perché certo è che il Sindaco Francesco Del Deo ha ridato dignità, presenza e capacità di interlocuzione a Forio che per troppi anni era ridotto a semplice pedina con enorme danno in primis per i foriani ma anche per l’intera isola.