CULTURA & SOCIETA'

La collisione tra Ulisse e Virginia e la simulazione degli studenti del Nautico

Il commento e le impressioni di un ex docente sull’attività messa in atto nel laboratorio di navigazione del plesso foriano, con una ricostruzione davvero fedele nei minimi dettagli

Del Prof. Tommaso Lamonica

Nei giorni scorsi,  nel laboratorio di Simulazione della Navigazione dell’Istituto Tecnico Nautico di Forio,  gli alunni delle classi quinte hanno simulato  la collisione avvenuta nell’ottobre  del 2018  tra la RoRO Ulisse (tunisina )  e la portacontainer Virginia (cipriota) nelle acque francesi a NW di Capo Corso, nelle acque dei cetacei.  

Ad assistere alla simulazione, tenuta  alla presenza della Preside dell’istituto, del corpo docente e degli allievi, tra i vari ospiti quali il Comandante della Capitaneria di Porto di Ischia, Comandanti e Direttori di macchine, ero presente anch’io, invitato in qualità di ex-docente di Navigazione. La portacontainer  appare all’ancora e la nave passeggeri Ulisse in moto. Questa seconda unità, per cause da addebitarsi ad una distrazione o perché navigava  col giropilota inserito e senza guardia in coperta ( ! ), non riesce ad evitare l’impatto con la portacontainer ( forse ferma per avaria e, come sembra, sprovvista di personale di guardia ! ) e penetra con la prora nel mascone di diritta all’altezza della tanca N.1 della nave ancorata.

Immediatamente partono le richieste di aiuto da parte delle navi incidentate e gli allievi del Nautico,  rispettando la Convenzione internazionale sul soccorso in mare,  si  prodigano nelle reiterate comunicazioni come dal vivo tra navi e  navi e tra esse, le Capitanerie di Porto e le unità di soccorso.  Il comandante della nave passeggeri dopo attente valutazioni circa la falla provocata e pericoli vari decide di fare marcia indietro per disincagliarsi, ma non ci riesce. Sarà la forza della natura, dopo una settimana, che col mare ondoso provocherà il disincaglio. La collisione determina la  fuoruscita  di  combustibile  che forma in mare una grossa macchia inquinante che va man mano allargandosi. Navi specializzate, anche della nostra Società Castalia si portano sul posto per le necessarie operazioni di contenimento delle sostanze sversate e per la bonifica delle acque  stendendo anzitututto intorno alla chiazza di olio  una barriera galleggiante detta panna per evitare che si allarghi. Fin qui la cronistoria raccontataci con opportune immagini integrate dalla voce decisa degli allievi delle quinte classi: una messa in scena che attesta  una scuola nuova in piena coerenza e  testimonianza della evoluzione tecnologica che si è avuta a bordo delle odierne navi. L’evoluzione della struttura delle navi e della loro tecnologia è stata rapida e sorprendente se si pensa che si è passato da un tipo di nave a vela a tre alberi, la “  caracca “ con cui Cristoforo Colombo attraversò l’Atlantico, per scoprire l’America alle moderni navi.

La  padronanza e la freddezza con cui gli allievi hanno gestiti l’emergenza impressiona certamente e positivamente, ma le cose vanno poi diversamente quando si esce dalla simulazione e si entra nella realtà, nelle circostanze di un  drammatico evento! Durante la simulazione ho potuto notare che gli allievi, nei colloqui radiotelefonici tra le navi , i rimorchiatori e la Capitaneria di Porto, hanno mostrato un’ottima preparazione della lingua inglese e la buona conoscenza    nelle tecniche per limitare i danni dall’inquinamento dovuto al versamento di combustibile   in mare dalla falla causata dalla collisione. Gli allievi dell’istituto , che non proseguiranno gli studi all’università, grazie all’impegno dei docenti e dei loro istruttori ad i laboratori di cui è dotata la scuola a bordo si troveranno certamente  a loro agio e potranno proseguire il loro cammino di apprendimento e di  padronanza  degli eventi se sapranno integrare quanto oggi offre loro la  scuola con la rigorosità di un approfondito studio  anche teorico .

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Devo far notare che i futuri Comandanti una volta imbarcati avranno ancora da imparare vuoi nel campo della formazione e della tecnologia in continua evoluzione e vuoi dalle esperienze che saranno diverse ed anche impreviste. Il mio plauso al Coordinatore tecnico fuori campo   prof. Giuseppe Salvati  a tutti i docenti  ed a questa scuola che ho visto crescere ed a cui sono affezionato. Certamente da quando insegnavo in questo istituto le cose sono cambiate  e possiamo dire che l’evoluzione delle tecnologie a disposizione di alunni e docenti stanno seguendo di pari passo l’evoluzione tecnologica delle navi riuscendo ad associare ad una preparazione teorica formativa una preparazione pratica altamente tecnologica. Termino con un ringraziamento alla Dirigente scolastica prof.ssa Giuseppina Di Guida   ed a tutto il  personale della scuola;  in particolare al corpo docente ed agli allievi in cui ho visto grande determinazione per diventare futuri Comandanti. 

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