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La carica dei centomila, i numeri di Ischia nel periodo natalizio

Tanti sono i passeggeri che sono complessivamente sbarcati sull’isola e ripartiti verso la terraferma nel periodo preso in esame, quello compreso tra il 24 dicembre e il 6 gennaio

Partiamo da un presupposto: siamo davanti a dei numeri, ma sbaglia chi pensa che la matematica non sia un’opinione. O almeno che non lo sia sempre e comunque. Perché i dati raccolti da Il Golfo e relativi al traffico di passeggeri in arrivo o in partenza sull’isola nel periodo delle festività natalizie, fortemente “cercato” dalla nostra redazione per avere un’idea dei flussi turistici in un periodo nel quale l’isola da qualche anno a questa parte è meta comunque cliccata, ambita e soprattutto prenotata, rendono l’idea di come il Natale da queste parti consente di vivere una sorta di “seconda stagione”. Con numeri che ovviamente non hanno nulla a che vedere con quelli di agosto o comunque dei ponti, ma che possono essere presi in ogni caso come un segnale positivo. Soprattutto perché fanno registrare un trend di crescita rispetto allo scorso anno e questo è un aspetto che per ovvi motivi lascia sempre particolarmente soddisfatti.

I dati ufficiali sono stati registrati dalla guardia costiera e segnano un più 12 per cento rispetto ad arrivi e partenze nello stesso arco di tempo del 2018-2019, segno di una crescita anche in termini di indotto turistico. Picco degli sbarchi il 30 dicembre, di ritorno a casa il 2 gennaio

I numeri di arrivi e partenze dai porti di Ischia, Casamicciola e Forio – che abbiamo raccolto grazie alla disponibilità dell’ufficio circondariale marittimo di Ischia – guidato dal t.v. Andre Meloni – riguardano la forbice temporale che va dal 24 dicembre fino a tutto il 6 gennaio. Insomma, dalla vigilia di Natale all’Epifania abbiamo preso in considerazione l’intero periodo delle festività. Tra arrivi e partenze negli scali dell’isola verde sono transitate complessivamente centomila persone suddivise con una percentuale figlia anche del numero di mezzi che arriva e parte dai singoli porti: 74.000 si contano ad Ischia, 24.000 a Casamicciola e 2.000 a Forio (dove il pontile ospita soltanto aliscafi e non navi traghetto). Considerando che – sia pure in un periodo festivo – sono tanti i residenti che in ogni caso per lavoro, piacere o altri motivi si muovono da e per l’isola – è chiaro che il dato è poco indicativo per capire quale possa essere lo stato di salute del nostro turismo. Ma sempre analizzando i numeri in possesso della Guardia Costiera di Ischia, possiamo notare che lo scorso anno, a cavallo tra il Natale 2018 e l’Epifania 2019, nelle stesse date nei porti transitarono in entrata e uscita 88.000 persone. Insomma, ben dodicimila rispetto rispetto a quest’anno e qui la questione comincia a farsi interessante: perché è presumibile che il più 12 per cento registrato nei traffici possa essere attribuito in gran parte all’utenza turistica, dubitando che l’isolano possa mutare in maniera così percentualmente esponenziale le proprie abitudini da un anno all’altro.

Ci sono poi altri piccoli indizi che lasciano intendere come il movimento in “plus” rispetto al recente passato possa essere attribuito a chi ha scelto l’isola come meta di una villeggiatura per salutare l’arrivo del 2020. I dati della capitaneria evidenziato che il maggior afflusso si è avuto nelle giornate post natale, con il picco che è stato registrato proprio il 30 dicembre, giornata in cui molti vacanzieri sono sbarcati per un soggiorno magari anche di soli tre-quattro giorni. A chiudere il cerchio anche il dato che evidenzia come per quanto riguarda il controesodo, in termini di partenze, il dato maggiore è stato registrato lo scorso 2 gennaio, e venne anche sottolineato nell’edizione del nostro giornale del giorno successivo. Riportammo le 7.400 partenze da Ischia (a fronte comunque dei 3.500 arrivi) e l’imbarco verso la terraferma di circa 1.000 auto (a fronte dell’arrivo sull’isola di circa 500 veicoli) e le 2.077 di passeggeri e 277 di vetture dal porto di Casamicciola, dove di rimando erano approdati complessivamente 883 passeggeri e 154 autoveicoli.

Insomma, il Natale – o meglio il Capodanno – sembrerebbe rispondere positivamente all’eterno quesito sulla possibilità di destagionalizzazione del turismo, tema diventato subito caldo e che ha visto nei giorni scorsi proprio su Il Golfo interventi tra gli altri del presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra e del referente della sezione turismo dell’Unione Industriali Giancarlo Carriero. Dibattito che, come da nostra consuetudine, terremo caldo anche nei giorni a venire quando ascolteremo l’opinione di altri addetti ai lavori. Con uno spirito e un intento chiaro: capire se siamo davanti a una rondine che non fa primavera o se davvero da qui si può partire per cominciare a ragionare in maniera diversa. Volando alto e magari, perché no, avendo pure il coraggio di osare.

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