La banchina dei mega yacht interdetta dal relitto
L’incredibile vicenda del “Fabiole” che, inabissato, causa problemi al porto turistico di Casamicciola. Una questione delicata da risolvere in fretta e nella quale muoversi con le “precauzioni” del caso
Porto turistico di Casamicciola Terme Chiuso causa “Fabiole”. L’interdizione dello specchio acqueo al lato esterno al molo di sottoflutto in concessione al Comune di Casamicciola Terme per presenza imbarcazione da diporto affondata denominata “FABIOLE” è stata disposta dal Tenente di Vascello (CP), Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ischia, Antonio Cipresso. Ora al Liquidatore unico della Marina di Casamicciola Terme, Gelsomino Sirabella, l’indelicato compito di risolvere la questione che, a ben vedere, andrà tutto in danno del contribuente casamicciolese e della sicurezza dello scalo. Il tratto occupato dall’imbarcazione sarà inoperativo ed inutilizzabile fine al termine della rimozione del relitto. L’imbarcazione è finita al centro di un inchiesta delle autorità dopo essere affondata a largo della costa Ischitana con due persone di Casamicciola Terme a bordo. Sul caso vige il massimo riserbo, Il mezzo nautico avrebbe preso il mare senza le necessarie annotazioni di sicurezza in corso di validità, alla stregua delle prescrizioni RINA, il registro navale italiano. Ora giace nelle acque del porto casamicciolese in attesa che qualcuno riesca a rimuoverla.Chi si farà carico economicamente e materialmente dell’intervento? Una storia ancora tutta da scrivere,come quella della imbarcazione “Bergof” ,inabissatasi sempre, misteriosamente, nelle acque di Casamicciola. Insomma sono le tristi storie dei relitti nostrani. Intanto l’estate del diportismo avanza.
Come spiega nel dettaglio la disposizione di Cipresso tutto muove dall’“evento occorso il 19marzo 2023 relativo all’affondamento dell’imbarcazione da diporto denominata “FABIOLE”, iscritta nei R.I.D. dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia al n° 1NA624D, attualmente ormeggiata alla parte esterna del Porto di Casamicciola Terme e con l’ordinanza emessa dalla Autorità Marittima n° 28/2023 il 17 aprile2023 con la quale si disciplinavano ai soli fini della sicurezza della navigazione, le operazioni di rimozione dell’unità”. Una operazione di rimozione onerosa è complicata alla quale il 20 aprile scorso Persino il Legale Rappresentante della Soc. “Meridiana Costruzioni Generali S.r.l.”, in grado di smuovere mari e monti nel porto di Forio, ha detto “no”. La srl“contatta da parte della Sig.ra Sallustro Lucia– scrive Cipresso-comunicava l’impossibilità ad operare con le proprie attrezzature nella zona interessata per la rimozione dell’unità interessata”. Uno dei tanti tentativi, ufficialmente, falliti.
Cosi nei giorni scorsi il Titolare dell’Ufficio Locale Marittimo di Casamicciola Terme, Paolo Avallone, richiedeva, tra le altre cose “l’emissione di ordinanza di interdizione dello specchio acqueo dove ancora attualmente è presente l’unità non ancora rimossa; la necessità di prevenire possibili incidenti e di salvaguardare l’incolumità delle persone, delle cose e la sicurezza della navigazione nonché del transito in ambito portuale anche in virtù dell’approssimarsi della stagione estiva”. Insomma, più chiaro di così. La disposizione con decorrenza immediata e fino alla completa rimozione dell’unità interessata, nella zona di mare per un’estensione di 40 metri lungo tutto il grigliato esterno del molo di sottoflutto del Porto di Casamicciola Terme, nonché metri 20 a sinistra e metri 20 a destra del relitto.