Ischiambiente, che figuraccia per le consulenze: arriva la terza rettifica dell’avviso
Lo avevamo scritto una prima volta ed a dimostrazione che non ci eravamo sbagliati, ecco che i vertici della società partecipata erano dovuti correre frettolosamente ai ripari varando un nuovo avviso con tanto di rettifica. Quando ripubblicammo la notizia facemmo comunque osservare che i parametri non erano esatti e che, per farla breve, i conti non tornavano. E così ecco che sull’Arenella, il presidente di Ischia Ambiente Vincenzo Capuano è dovuto correre ai ripari rettificando per la terza volta l’avviso avente ad oggetto “nuovo avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarichi di consulenze esterne”. Diciamoci la verità, da quelle parti sia chi amministra che la rappresentanza politica di riferimento ha apparato una di quelle figurelle difficili da emulare. In fondo, non succede tutti i giorni di dover essere costretti a rifare un avviso pubblico per ben tre volte. Tutto questo o perché non si era a conoscenza di quelle che erano le regole interne (siamo convinti che sia così, giacché ci piace sempre pensare che il prossimo sia in buona fede e mai il contrario) che stabilivano che per le consulenze l’azienda che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel Comune capofila dell’isola verde non poteva andare oltre la soglia dei 22.000 euro annui.
Insomma, tiro corretto ancora una volta, sperando che sia l’ultima. Nell’avviso il responsabile del procedimento, l’avv. Capuano, rende noto che “è indetta una procedura di valutazione comparativa per il conferimento di consulenze esterne mediante conferimento di incarichi professionali, di seguito riportati, da svolgere presso la sede aziendale della società Ischia Ambiente spa: n. 1 incarico di consulenza ed assistenza nelle materie previste dagli artt. 1 e 2 Legge 12 del 11/01/1979 (consulente del lavoro); n. 1 incarico di consulenza e assistenza nei servizi di contabilità generale, degli adempimenti fiscali, predisposizione del bilancio d’esercizio, bilanci e report infrannuali, nella consulenza in materia societaria, fiscale e tributaria”. Nella sostanza non cambia nulla, anche alla voce relativa alla durata dell’incarico si legge che “per entrambe le posizioni la durata dell’incarico viene stabilita fino al 31 dicembre 2018, eventualmente prorogabile, con effetto dalla data della firma del contratto”. Dove invece c’è la terza modifica è nel capitolo 6, quello che si riferisce al compenso da attribuire ai professionisti, punto nel quale si legge: “Il compenso, determinato dal consiglio di amministrazione, è così definito: consulenza ed assistenza nelle materie previste dagli artt. 1 e 2 legge 12 del 11/01/1979 (consulente del lavoro) compenso annuo euro 10.000 al lordo delle ritenute di acconto, oltre iva e cpa; consulenza ed assistenza nei servizi di contabilità generale, nella consulenza fiscale e tributaria, compenso annuo euro 12.000 al lordo delle ritenute di acconto, oltre iva e cpa”. Che stavolta fa giusto 22.000 euro e considerato che ormai siamo in pieno dicembre lascia intendere anche come il compenso sia inequivocabilmente annuale. A questo punto, anche nel caso in cui si doveva pagare qualche cambiale elettorale, possiamo affermare con certezza assoluta che bisognerà farlo osservando quello che è lo statuto della società Ischiambiente.
Noi de Il Golfo eravamo stati i primi a sollevare i nostri dubbi sulla prima versione dell’avviso nella quale il nostro giornale scoprendo gli altarini riferiva di una palese irregolarità. Venivano conferiti i due incarichi per un totale di 55.000 euro, anche se per la durata di un anno e mezzo. Lo facemmo notare con un ampio servizio giornalistico e da qui si arrivò alla prima “errata corrige” apparsa anche all’albo pretorio comunale nella quale si scriveva quanto segue: “Con riferimento all’avviso pubblico di cui all’oggetto si precisa che: il punto 3 ossia Durata dell’incarico è modificato come segue: Per entrambe le posizioni la durata dell’incarico viene stabilita dal 1 gennaio 2018 fino al 30 settembre 2019, eventualmente prorogabile, con effetto dalla data della firma del contratto; Il punto 6 Compenso è modificato come segue: il compenso per tutta la durata della collaborazione, ovvero dal 1 gennaio 2018 fino al 30 settembre 2019 viene così determinato: consulenza ed assistenza nelle materie previste dagli artt. 1 e 2 Legge 12 del 11 gennaio 1979 (consulente del lavoro) compenso euro 25.000 al lordo delle ritenute di acconto, oltre iva e cpa; consulenza ed assistenza nel servizio di contabilità generale, nella consulenza fiscale e tributaria compenso euro 30.000 al lordo delle ritenute di acconto oltre iva e cpa”.
Anche dopo questa virata, però, facemmo osservare che anche dilatando in questa maniera gli importi da erogare ai due professionisti, si supererebbe – sia pure in maniera meno “straripante” – la soglia dei 22.000 euro annuali di cui sopra. E osservammo come ci sembrava davvero strano che si potesse non errare, ma perseverare, il che notoriamente è diabolico. E ci chiedemmo anche per quale motivo dovessero lievitare i costi di consulenze che allo stato dell’arte prevedono un esborso decisamente più limitato. Adesso è arrivato il terzo atto di questa commedia, sperando sia l’ultimo.
Gaetano Ferrandino