Ischia, un ponte da sogno: sull’isola oltre 30mila arrivi

Dal 28 ottobre al 1° novembre nei tre scali portuali isolani si è registrata una movimentazione complessiva pari a oltre 63mila passeggeri in transito

Non finisce mai di stupire la capacità attrattiva dell’isola d’Ischia, anche al di fuori della classica stagione turistica estiva. Accompagnato da condizioni meteorologiche estremamente favorevoli, con un sole degno dell’estate (e con allarme degli scienziati circa il generale aumento delle temperature dovute al riscaldamento climatico globale), il lungo ponte di Ognissanti ha fatto registrare numeri altissimi per quanto riguarda la movimentazione dei flussi in entrata sull’isola. I dati raccolti dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia guidato dal comandante Antonio Cipresso mostrano cifre forse mai raggiunte in passato: dal 28 ottobre fino al 1° novembre nei tre porti isolani di Ischia, Casamicciola e Forio i passeggeri in arrivo sono stati oltre 30mila, per la precisione 30.603, con 3.2614 veicoli sbarcati. Un dato impressionante, anche confrontato a quello degli anni più fortunati. I passeggeri in partenza sono stati invece 32.614 (e 4226 veicoli imbarcati), per una movimentazione totale di oltre 63mila passeggeri lungo l’intero ponte festivo.

Lo scorso anno, considerando anche il 2 novembre, i dati furono inferiori con 44mila transiti di cui 21mila in arrivo. Si evince dunque chiaramente la grande dimensione dei flussi turistici che si sono diretti verso la nostra isola nei giorni scorsi, e forse il confronto diventa ancor più significativo col dato di cinque anni fa, quando nell’intera settimana dal 30 ottobre al 5 novembre 2017, il risultato di 22mila arrivi venne salutato come un flusso di livello “estivo”.

Dunque quest’anno il dato complessivo fa impallidire anche quella ormai superata valutazione. Questo ponte festivo ha quindi coronato una stagione turistica dai numeri sbalorditivi, dove a ogni weekend le cifre superavano ogni precedente “record”.

Secondo i dati diramati dal Circomare di Ischia, i passeggeri in arrivo sono stati 30.603, con 3.2614 veicoli sbarcati. Un dato impressionante, anche confrontato a quello degli anni più fortunati

Nelle strade dell’isola si sono riversati numerosi turisti, che hanno riempito non solo le strutture ricettive e ristorative, ma hanno potuto beneficiare anche delle temperature “balneari”: molti arenili dell’isola hanno visto una grande affluenza di ospiti desiderosi di suggellare la breve vacanza ischitana con l’ultimo bagno stagionale, imitati in questo da diversi residenti. Da Ischia a Forio, da Lacco ai Maronti, da Casamicciola a Sant’Angelo, i ristoranti registravano il pieno mentre a due passi altri si godevano il sole sulla spiaggia. Numerose anche le imbarcazioni da diporto che stazionavano al largo dei litorali, con i diportisti che facevano la spola con piccoli tender tra la barca e i ristoranti

Dei tanti turisti sbarcati, molti erano provenienti dall’estero, e c’è chi ha fatto notare come sia stata alquanto intempestiva la decisione di numerose strutture ricettive di chiudere anticipatamente i battenti rispetto al solito, mancando quindi l’occasione di accogliere un numero rilevante di ospiti. Sono ovviamente scattate le discussioni sulla tanto anelata – a parole – destagionalizzazione, o meglio sulla effettiva estensione della stagione anche sui mesi autunnali e invernali, approfittando delle bizzarrie del clima, da noi molto clemente.

I passeggeri in partenza sono stati invece 32.614, con 4226 veicoli imbarcati

Tuttavia l’annata è stata anche caratterizzata dall’inusitato ed esorbitante aumento dei costi dovuti al caro-energia, spesso frutto di speculazioni più che di congiunture geopolitiche, e questo ha forse influito sulle decisioni di talune strutture. In ogni caso, sarà interessante capire, a bocce ferme, come fare esperienza di questi elementi contrastanti che hanno caratterizzato la stagione, per affrontare la prossima, dove le incognite – ancora una volta – non saranno poche, anche se dopo il sisma, la pandemia mondiale, la guerra in Europa e il caro-energia, l’isola sembra ormai essersi abituata a una sorta di “routine dell’emergenza”. Forse gran parte del merito è da attribuirsi invece alla buona stella che da sempre accompagna Ischia, ma sarebbe opportuno non fare esclusivo affidamento su di essa.

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