Ischia “promossa”, 28mila arrivi nel ponte della Liberazione
I numeri forniti dal Circomare mantengono la tendenza positiva già registrata nel periodo pasquale: le cifre sono in linea con quelle delle stagioni pre-pandemia
Il turismo sull’isola verde è ripartito con numeri piuttosto incoraggianti, confermando quelli visti a Pasqua. A giudicare dai dati forniti dal Circomare di Ischia agli ordini del Comandante Antonio Cipresso, il ponte della Festa della Liberazione dal Nazifascismo ha garantito flussi turistici ragguardevoli: da venerdì 22 aprile fino al lunedì 25 compreso, i passeggeri in transito sono stati oltre 54mila. Quelli in arrivo sull’isola sono stati per la precisione 28.681, a fronte di 25.382 in partenza, con 2572 veicoli sbarcati e 2464 partiti. Dunque una movimentazione di visitatori comunque rilevante, del tutto in linea col precedente weekend di Pasqua. A voler far confronti col recente passato, visti i due ultimi anni caratterizzati dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni dovute prima al lockdown e poi alla zona rossa, il paragone più immediato è con il 2019, ultimo anno pre-covid.
Senza l’emergenza sanitaria, quell’anno nei quattro giorni del ponte del 25 aprile furono 34mila le persone sbarcate sull’isola. Ma parliamo di una stagione, quella 2019, che venne salutata come una delle più positive nella pur favorevole tendenza dell’ultimo decennio. Di conseguenza il dato del 2022, con oltre28mila visitatori, pur inferiore è comunque rilevante, soprattutto ove si pensi che anche nel 2018 furono circa 28mila i turisti che scelsero Ischia per il ponte della Liberazione. E il 2018 era l’anno immediatamente successivo al sisma che cinque anni fa colpì l’isola. Si può quindi dire che anche stavolta l’inizio della stagione ha visto Ischia confermarsi come meta gettonatissima. Rispetto al weekend pasquale, pur se non si sono registrate temperature eccessivamente alte, stavolta il meteo è stato meno incerto, cosa che ha favorito anche l’afflusso del cosiddetto turismo di prossimità. Costante il monitoraggio e controllo nei porti da parte del personale della Guardia Costiera, con il coordinamento della Direzione marittima di Napoli. Tutte le operazioni di sono svolte e in sicurezza senza particolari criticità. Anche in mare non sono stati riscontrati eventi o situazioni pericolose. Detto dei numeri, resta sempre da valutare l’effettivo impatto positivo del turismo primaverile, e se il low cost alberghiero è meno esteso di quanto spesso si lamenta, sul medio termine bisognerà capire quanta ricchezza sia stata effettivamente trasferita verso gli altri esercizi presenti sul territorio. Al di là delle strutture ristorative, che hanno comunque lavorato molto in questi giorni, il punto interrogativo è sempre rivolto sulla reale capacità di spesa verso le varie attività commerciali, che provengono anch’esse da un biennio di crisi col parallelo aumento del commercio on line. La quantità di turisti è benvenuta, ovviamente meglio ancora se coniugata alla qualità, che è quella che in prospettiva fa crescere l’economia locale, al di là delle ambiguità che possono sorgere dai numeri.