Ischia premiata dalla guida “Ristoranti d’Italia 2021’ di Gambero Rosso
Assegnate due Forchette Rosse a Danì Maison come locale che ha maggiori potenzialità di raggiungere il vertice. Due forchette anche per Indaco del Regina Isabella guidato dallo chef Pasquale Palamaro
C’è anche un pezzo di Ischia nella guida “Ristoranti d’Italia 2021” di Gambero Rosso. Si tratta di Danì Maison di Nino di Costanzo che conquista ‘Due Forchette rosse’, un premio attribuito a quei locali che hanno maggiori potenzialità di raggiungere il vertice. Due Forchette anche per Indaco del Regina Isabella guidato dallo chef Pasquale Palamaro. La guida immortala non solo l’eccellenza della cucina e del servizio in sala ma soprattutto un’imprenditoria che tiene duro e cerca di salvare insegna e posti di lavoro ripensando proposte, menu, servizi. «La gran parte – ha detto il direttore della guida Laura Mantovano – riparte. Ad ogni livello. I campioni del fine dining hanno studiato proposte alternative per avvicinare la clientela locale e le nuove generazioni all’alta cucina. Come Gambero Rosso siamo tornati in pista per far gioco di squadra, dando vita ad una guida non soltanto di giudizio ma anche di servizio, una guida in grado di raccontare come la ristorazione ad ogni livello ha reagito di fronte alla crisi».
Un anno assai difficile per la ristorazione italiana: il Covid-19 ha stravolto ogni cosa. Nonostante ciò tutto il comparto enogastronomico ha dato prova di grande resilienza e ha messo in campo anche iniziative speciali per mantenere il contatto con il proprio pubblico. Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2021 racconta come la ristorazione ha reagito di fronte ad una crisi senza precedenti. E i numeri dimostrano che il comparto non si è fermato: 2650 indirizzi (235 novità) fra ristoranti, trattorie, wine bar e locali etnici (segnalati, rispettivamente, con il simbolo delle forchette, dei gamberi, delle bottiglie e dei mappamondi) per consentire a ciascuno di trovare l’indirizzo giusto. Segnalati con apposita simbologia i servizi di asporto e delivery rivelatesi dei veri e propri jolly. Annus horribilis il 2020. E non basterà scavallare al 2021 per buttarsi alle spalle l’emergenza sanitaria e il suo impatto sociale ed economico, pubblico e privato. Da marzo e dalle prime misure restrittive nulla è stato come prima, inclusa la condivisione del cibo e della tavola, con conseguenze nefaste per gli addetti ai lavori e il Made in Italy. I settori agroalimentare e turistico, driver per tutta l’economia, hanno registrato e continuano a registrare perdite consistenti, i ristoranti e gli alberghi vivono alla giornata rimodulandosi in continuazione, da mesi. Per questo che Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2021 mette da parte i voti, rimangono le forchette, per dare un servizio al lettore e visibilità a chi ce la sta mettendo tutta per stare a galla. Rimangono i simboli (Forchette, Gamberi, Bottiglie, Mappamondi, Boccalini, Cocotte, da uno a tre a seconda del grado di eccellenza), spariscono voti e numeri. 38 le Tre Forchette quest’anno con 4 ingressi (Vun Andrea Aprea dell’hotel Park Hyatt Milan, Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, Glass Hostaria a Roma chef Cristina Bowerman, Imàgo dell’Hotel Hassler a Roma chef Andrea Antonini) e un’uscita ((Idylio by Apreda).
A dare l’emozione del sorpasso in gara le Due Forchette rosse, i locali che hanno maggiori potenzialità di raggiungere il vertice. Sono quattro: Andreina a Loreto (Ancona) di Enrico Recanati; Enoteca La Torre a Villa Laetitia a Roma chef Domenico Stile; Danì Maison a Ischia (Napoli) di Nino di Costanzo; Signum a Salina (Messina) chef Martina Caruso. Come previsto nel momento di chiusura della guida a metà ottobre, la seconda ondata sta mettendo ulteriormente a dura prova il settore della ristorazione che, stando ai dati diffusi dalla FIPE in occasione dell’Assemblea Annuale dello scorso 18 novembre, chiude il 4° trimestre del 2020 con una perdita di fatturato del 40% (10 miliardi di euro) con la previsione per fine anno di una flessione di 33 miliardi di euro su 96 complessivi, con 60mila aziende a rischio chiusura lasciando oltre 300mila lavoratori nell’incertezza. La guida Ristoranti d’Italia 2021 diventa quindi una guida non soltanto di giudizio ma anche di servizio, in grado di raccontare come la ristorazione ad ogni livello ha reagito, e continua a reagire, di fronte ad una crisi senza precedenti. È il momento quindi di supportare con ogni mezzo i ristoratori italiani che sono ambasciatori dei territori, dei prodotti agroalimentari e dell’ospitalità made in Italy.
«In questo momento epocale in cui le prospettive sono incerte siamo impegnati più che mai a supportare la transizione e a contribuire al rilancio del settore non appena l’emergenza pandemica finirà», ha detto il Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia «È il momento di focalizzare le energie su nuove tecnologie dando una forte accelerata alla digitalizzazione, dobbiamo puntare su una corretta informazione e, soprattutto, investire sulla formazione permanente dei professionisti del settore: campi a cui il Gambero Rosso dedica da sempre grande attenzione». «Il nostro impegno di supporto nei confronti della ristorazione continuerà con una comunicazione ancora più forte, sviluppando e creando nuove iniziative che aiutino le imprese del settore», continua l’Amministratore Delegato Luigi Salerno «La ristorazione è parte integrante della storia e del dna del Gambero Rosso e siamo sicuri che lavorando insieme anche questa volta, torneremo presto a riempire tavoli della migliore ristorazione italiana».