Ischia Ponte e il caso alla ZTL: il tabellone dice una cosa, il cartello l’altra
L’anomalia è stata registrata da diverse persone, tanti gli automobilisti finiti nel panico: la denuncia arriva dal PCIML
“Buongiorno signor Gennaro, volevo segnalarvi che stamattina nel Comune di Ischia mentre su tutti i tabelloni dei varchi delle zone a traffico limitato appare la scritta ‘varco non attivo’, i cartelli dicono che a quest’ora di domenica non si può entrare. Una vigilessa incontrata per strada a cui abbiamo chiesto delucidazioni in merito, ci ha detto che non si può passare perché la segnaletica prevalente è il cartello affisso, che poi è una scritta stampata su di semplice foglietto di carta A4. Ma tutto questo non le sembra molto contraddittorio visto che ognuno a primo impatto legge il cartellone luminoso ‘varco non attivo’ e non il foglietto di carta?”. Con queste parole più di un cittadino ischitano, nella giornata di domenica, ci ha informato delle assurde contraddizioni che presentava la segnaletica stradale ai varchi delle ztl. Pensate che a Ischia Ponte si è raggiunta una situazione paradossale. Mentre il cartellone luminoso indicava che si poteva accedere, su di una transenna che ostruiva l’entrata c’era affisso un foglietto bianco con su scritto che a quell’ora non si poteva accedere. Da notare che la dicitura “sabato, domenica e prefestivi” era scritta a caratteri talmente piccoli che se non si ha dieci decimi di vista, bisogna scendere dall’auto e leggere bene cosa c’è scritto.
E la contraddizione della segnaletica ha mandato gli automobilisti in tale confusione, che al Ponte per ore si è creata una lunga fila di macchine con gli automobilisti che si chiedevano se si potesse entrare o meno: assurdo! A via delle Terme e a piazza degli Eroi, invece, a mandare al manicomio gli automobilisti c’era il cartellone luminoso che invitava ad entrare e il foglietto di carta plastificato e appiccicato con lo scotch che diceva il contrario. E in questo caso non c’era neppure la transenna… Quanto accaduto oggi, così come si è già verificato anche in altri weekend, rappresenta qualcosa di assurdo ed inaccettabile per una paese che si definisce civile. E pensare che da circa un anno il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, chiede a gran voce all’amministrazione comunale di Ischia di rendere finalmente chiara la segnaletica ai varchi delle ztl con la sostituzione delle poco comprensibili frasi “varco attivo” “varco non attivo” già oggetto di condanna da parte di alcuni giudici italiane, con quelle di “varco aperto” e “varo chiuso” e, soprattutto, con l’immediata attivazione dei semafori, già installati da anni all’ingresso delle ztl, e cioè del più chiaro, esplicito ed inequivocabile segnale luminoso che esista a livello internazionale.
Semaforo presente in varie città italiane a dimostrazione che, al di là di quanto consiglia il Ministero, la segnaletica video sorvegliata delle ztl può e deve essere migliorata e resa quanto è più comprensibile è possibile. Cosa che sino a questo momento il sindaco Enzo Ferrandino si è rifiutato di fare. E se gli amministratori comunali, così come proposto dal PCIM-L, non renderanno chiara la segnaletica ai varchi dei centri storici, continueranno a mancare di rispetto agli automobilisti isolani e turisti che molte volte involontariamente si beccano una multa anche molto salata. Allo stesso modo di come, per oltre un anno, lor signori disamministratori, hanno mancato di rispetto agli invalidi che venivano ingiustamente multati se si introducevano nelle ztl senza aver comunicato al locale Comando di Polizia Municipale il numero di targa del proprio veicolo, nonostante una pronuncia della Cassazione risalente al settembre del 2017. Sindaco Enzo errandino, ora basta, si metta immediatamente fine alla vergogna della segnaletica poco chiara e persino contraddittoria agli ingressi delle ztl con la sostituzione delle scritte “varco attivo” e “varco non attivo”, con quelle di “varco aperto” e “varco chiuso” e con l’immediata attivazione del semafori.