Ischia Ponte: arriva una nuova ordinanza per i pescatori
di Isabella Puca
Ischia – Arriva un’ordinanza del comune d’Ischia per regolamentare la vendita del pescato a Ischia Ponte, un atto dovuto da parte dell’amministrazione dopo gli ultimi accadimenti che hanno visto eventi sgradevoli dovuti alla grossa affluenza delle barche cariche di pescato. Pochi punti per garantire la giusta disponibilità degli spazi durante tutta la mattinata, sia per i pescatori residenti che per quelli provenienti dalle vicine isole o dalla terraferma. Nuove regole anche per la protezione del pescato che dovrà essere a maglie strette per evitare il contatto con gli insetti; vietate, inoltre, le operazioni di pulizia del pesce. Nove i punti dell’ordinanza notificata a tutte le forze dell’ordine che dovranno garantirne il rispetto. Novità circa la vendita che, in via sperimentale, è consentita presso il Piazzale Aragonese di Ischia Ponte per il tratto di banchina lato nord, compreso tra il pontile e la scogliera lato ponente, ai soli produttori, pescatori e titolari di licenza di pesca residenti nei Comuni dell’isola d’Ischia dalle ore 6.30 alle ore 10.30 di tutti i giorni feriali, esclusa la domenica. È consentita, altresì, la vendita, sempre in via sperimentale, presso gli stessi luoghi, ai soli pescatori non residenti nell’isola d’Ischia, dalle ore 10.30 alle 14.30 di tutti i giorni feriali, esclusa la domenica. I produttori-pescatori, siano essi residenti o no, sono autorizzati a vendere il proprio pescato sulla prua della propria barca, o sul molo in diretta corrispondenza della prua, nel rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie. Il pescato dovrà essere, inoltre, protetto da dispositivo tipo rete a maglie strette, onde evitare il contatto di mosche ed altri insetti. Sul prodotto dovrà essere indicato il cartellino comprovante la specie ittica messa in vendita nonché il prezzo praticato per chilogrammo. In più il pescato dovrà essere protetto dalle intemperie e dai raggi solari e riposto su piani lavabili. Proibite tutte le operazioni di decapitazione, desquamazione ed eviscerazione, anche se richiesto dal cliente, non sono più consentite dalla nuova ordinanza. Il personale addetto alla vendita deve essere munito di libretto sanitario in corso di validità; sono vietati il rinfresco dei prodotti ittici con acque marine prelevate nei porti e in prossimità della costa, la vendita di prodotti ittici in altre aree limitrofe, nonché la sosta presso le banchine delle stesse. È inibito, infine, l’utilizzo del pontile adiacente lungo il quale non sarà più possibile ormeggiare barche da pesca. Soddisfatto il consigliere comunale Luca Spignese che dichiara, «era un atto dovuto rispetto agli ultimi avvenimenti, l’affluenza di tante barche è bella, ma bisognava regolamentare per dare una giusta disponibilità di spazi». L’ordinanza arriva con l’inizio della stagione turistica quando le esigenze di regolamentazione della vendita del pescato ritornano di forte attualità. Nello stesso periodo, lo scorso anno, alcuni pescatori risultarono coinvolti in una rissa, motivo scatenante un presunto diritto di precedenza nelle occupazione degli approdi disponibili. Il tutto avvenne dinanzi agli sguardi allibiti dei turisti che, di certo, non portarono a casa un ricordo sereno della tanto famosa “paranza” immortalata, di solito, per la sua tipicità. Un altro dei problemi che si cerca di risolvere con l’ordinanza è quello del sovraffollamento della zona riservata alla vendita del pescato, con conseguente di pericolo per la pubblica e privata incolumità.