Ha parlato dell’esperienza di Ischia come isola plastic free nel corso della trasmissione televisiva ‘Geo’. Si tratta della presidente di Legambiente Campania Maria Teresa Imparato. La presidente del sodalizio ha parlato della genesi dell’ordinanza che ha visto il divieto di uso e commercializzazione di plastiche sull’isola di Ischia e successivamente anche di Procida e da ieri anche su quella di Capri. “Lo scorso maggio – ha detto – ovvero un anno fa, scrivemmo ai sindaci dei Comuni delle isole del Golfo di Napoli per proporre, sull’esempio del sindaco delle Isole Tremiti, di porre in essere un’ordinanza che mettesse al bando le stoviglie di plastica imponendo l’utilizzo solo di quelle biodegradabili”. “A maggio – continua Imparato – non ho ottenuto grandi risconti, credo perché ormai la stagione turistica fosse già iniziata”. “Ma con immenso piacere ho accolto l’ordinanza dei sindaci dell’isola di Ischia che si apprestano a vietare l’uso delle plastiche. Questa che sta per cominciare sarà una stagione davvero particolare: senza plastica”. La presidente di Legambiente Campania ha sottolineato anche come l’ordinanza sia stata varata dai sei sindaci il 15 marzo “In una giornata in cui un milione di studentesse e studenti sono scesi in piazza per chiedere attenzione su fenomeni importanti come i cambiamenti climatici. Proprio per questo l’ordinanza è un atto concreto per mettere in campo una politica di prevenzione sulla prevenzione dei rifiuti”. Nel corso dell’intervento a ‘Geo’ su rai tre, Maria Teresa Imparato ha anche citato l’esperienza ischitana di Plasticless. “Sono giovani – ha detto – che con i fatti dimostrano quanto la loro generazione chiede e lavora per un futuro diverso. Un futuro senza plastiche”. Nel corso della trasmissione la presidente campana di Legambiente ha parlato anche dell’importante ordinanza sperimentata nell’area Protetta Marina di Nettuno dove i pescatori sono diventati ‘spazzini del mare’. La norma attuale, infatti, prevede che se dei pescatori raccolgono in mare della plastica conviene loro rigettarla in mare perché lo smaltimento, che sarebbe a loro carico, è oneroso. Grazie, invece, all’ accordo tra i Comuni dell’isola di Ischia e Procida con l’Area Marina Protetta, ai pescatori di Ischia e Procida è stato consentito di raccogliere i rifiuti nei quali si imbattono in mare che poi sono consegnati attraverso le Capitanerie di Porto all’Area Marina Protetta che provvede allo smaltimento con fondi propri. “In questo modo aiutiamo la pulizia del mare ed i pescatori sono diventati spazzini del nostro Golfo”, ha concluso Imparato.
Dopo il Parco Nazionale del Cilento e di quello del Vesuvio è il turno di Capri e Napoli che dicono No alla plastica monouso. Mercoledì anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha infatti firmato un’ordinanza valida per il periodo estivo, per contrastare l’aumento dei rifiuti in plastica nel mare, avviando una fase sperimentale nell’area del Lungomare di Napoli per poi, verificata l’efficacia del dispositivo di divieto, estenderne l’applicazione progressivamente a tutto il territorio comunale. Ieri, poi, è stata la volta anche di Capri che si aggiunge ai Comuni dell’isola di Ischia e di Procida.
“È questa la strada giusta, non c’è più tempo: è necessario mettere in campo misure di contrasto alla plastica e ai rifiuti galleggianti per proteggere la bellezza dei nostri territori, diffondere cittadinanza responsabile e consapevole e incentivare il turismo sostenibile. Per questa battaglia a difesa del mare come Legambiente siamo pronti a collaborare e a sostenervi – ha detto Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – Negli ultimi anni ci siamo concentrati soprattutto sullo studio delle plastiche spiaggiate e galleggianti, per capire la natura del problema e valutare la provenienza stessa del rifiuto. Oggi il marine litter è una delle due più gravi emergenze ambientali globali insieme ai cambiamenti climatici, poiché mette a rischio la biodiversità marina e la salute dell’uomo. Per questo motivo come Legambiente abbiamo inviato una lettera ai presidenti dei Parchi Regionali campani, delle Aree Marine Protette Campane e delle Riserve Naturali statali e regionali per chiedere di approvare un’ordinanza “Plastic free” in cui si vieti la concessione di patrocini e contributi agli eventi che prevedono l’utilizzo di plastica monouso nelle aree protette della nostra regione. In questo modo si potrà praticare concretamente la strategia europea per la lotta all’inquinamento da plastica, al centro della direttiva europea sul monouso che proprio oggi è in via di approvazione definitiva”. Legambiente Campania nei prossimi mesi sarà impegnata anche sull’isola di Ischia con campagne di sensibilizzazione contro il diffuso fenomeno della presenza delle plastiche sulle spiagge e nel nostro mare a partire da maggio con la campagna Spiagge e Fondali Pulitiche vedrà centinaia di volontari lungo le coste campane per liberarle dai rifiuti. Inoltre nel mese di luglio prenderà il via la seconda edizione di Vele Spiegate che prevede campi di volontariato in barca a vela per ragazzi minorenni che saranno impegnati per la pulizia e il monitoraggio di rifiuti galleggianti e spiaggiati sulle coste del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, costiera sorrentina e amalfitana.