«Ischia, non perdere l’occasione: adesso “insegui” il turismo di qualità»
A Il Golfo l’imprenditore Giancarlo Carriero, proprietario del Regina Isabella, fa le “carte” ad una stagione che ha iniziato la sua fase discendente, partendo dal miglioramento dei flussi vacanzieri a discapito della massa alla quale eravamo abituati in agosto, auspicando che adesso si lavori per perseguire su questa strada. E poi…
Iniziamo da un argomento molto “gettonato”: questo mese di agosto, almeno in apparenza, viene percepito come diverso dal solito, forse per via della crisi che ha indotto gli italiani a spostarsi di meno. Abbiamo avuto meno turismo di prossimità, meno italiani, più stranieri, forse anche un turismo un po’ meno di massa. Qual è il suo giudizio? E come si fa a consolidare questa tendenza?
«Dai dati che cominciano a essere disponibili, ho l’impressione che questo sia vero non soltanto su Ischia, ma che in realtà sia un fenomeno molto più generalizzato, addirittura non solo in Italia. C’è in effetti un fenomeno, le cui cause non sono ancora del tutto chiare, di rallentamento del turismo da agosto in poi. Quello che a luglio sembrava essere un “boom”, all’improvviso si è quasi arrestato, tranne che per alcuni segmenti di mercato, come il turismo proveniente dagli Stati Uniti, che per fortuna continua a essere sostenuto. È difficile da analizzare tale fenomeno, visto che le cause sono ancora da individuare: dovremo esaminare tutti i numeri che arriveranno. In ogni caso possiamo provare a prendere il lato positivo di questo fenomeno, ed esso consiste nel fatto che in tal modo si è avuta secondo me un’isola più vivibile durante il mese di agosto. Naturalmente bisogna rendersi conto di ciò che io dico da tempo: avere meno turisti, se questi sono meglio soddisfatti e sono di qualità superiore, e con questo intendo dire se sono in grado di apprezzare determinati aspetti – e sono tantissimi – che l’isola offre, queste persone spenderanno di più consentendo gli stessi ricavi, se non di più, di quelli che si materializzerebbero con un turismo di massa attratto dal basso costo».
«Ad agosto c’è stato meno turismo di massa. Il fenomeno andrà analizzato, ma si può già dire che un turismo di qualità e maggiormente in grado di apprezzare i tanti aspetti del territorio rende più vivibile l’isola e apporta ricavi analoghi se non superiori al turismo di massa»
Questo, detto in maniera brutale, secondo Lei significherebbe anche rivedere il sistema-Ischia? In tale ottica le strutture e le imprese che pretendono ancora di lavorare sulla quantità e non sulla qualità, sarebbero così destinate a un’estinzione per “selezione naturale”, se la tendenza rimanesse questa.
«Beh, anch’esse potrebbero riconvertirsi. Sono strutture che probabilmente non erano nate così, ma hanno preso quella strada in una diversa fase: in un passato non lontanissimo il turismo era dominato dai tour-operators che spostavano numeri davvero enormi a proprio piacimento. Adesso, viceversa, la tendenza generale di tutti è quella di fare un viaggio seguendo i social, i vari trip-advisor e così via, in altre parole, la reputazione che il luogo riesce a trasmettere non tramite la propria pubblicità ma tramite quello che dicono gli altri che hanno condiviso l’esperienza del potenziale turista. Se le cose stanno così, è automatico che bisogna cambiare, trasformarsi, andare verso un prodotto di qualità perché soltanto così si potrà essere ben recensiti dai visitatori e si diventerà metà dei futuri viaggiatori».
«Una volta dettavano legge i tour-operators, oggi invece molti turisti si basano sulle recensioni pubblicate sui social: bisogna quindi trasformarsi e andare verso un turismo di qualità in grado di essere premiato dalle recensioni dei visitatori»
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Un logoro luogo comune voleva Ischia come un’isola “per vecchi”, ma in queste settimane si vedono in giro gruppi molto numerosi di giovani, una circostanza a cui non eravamo più abituati.
«Sì, è vero, manco a dirlo esso è uno degli aspetti più positivi di questo agosto (che ha effettivamente delle ombre). Inoltre, Ischia è sempre stata un’isola adatta alle famiglie, e vedo che vengono molti nuclei familiari per la prima volta dall’estero. Anche sui social questa caratteristica dell’isola viene spesso esaltata positivamente, e secondo me questo è uno degli elementi – tra i tanti – su cui puntare c’è proprio il fatto che è molto adatta per le famiglie».
«Tra i turisti di agosto ci sono stati molti giovani, e del resto una delle caratteristiche positive su cui bisogna puntare è l’immagine di Ischia come isola adatta anche alle famiglie»
Posso chiederle che idea si è fatto dell’iniziativa del Comune di Ischia dell’incarico conferito a Ejarque e dell’organizzazione della DMO? Secondo Lei è giustificata la perplessità circa il fatto che l’iniziativa non abbia coinvolto tutti i sei comuni dell’isola?
«Purtroppo non credo vi fosse un sistema per coinvolgere da subito tutti i sei sindaci dell’isola, perché non esistendo il Comune unico né un coordinamento strutturato per favorire il turismo, non si poteva fare diversamente da così. Io trovo che sia un’ottima iniziativa: Ejarque è una persona di una competenza straordinaria. Peraltro l’istituzione della Dmo (Destination Management Organization, ndr) è un’iniziativa che avviene in un momento molto opportuno, perché contemporaneamente anche Napoli si sta dotando di una Dmo, come pure Amalfi: magari in futuro si potrà puntare a una Dmo dell’intera area. Per il momento, Ischia fa benissimo a dotarsi della Dmo, perché sono convinto che quando sarà completamente operativa, giocoforza anche gli altri Comuni dovranno in qualche modo dovranno aderire a questa iniziativa».
Chiedo a tutte le strutture alberghiere che in bassa stagione agli over 70 con pensioni basse non venga chiesto il supplemento singola come hanno iniziato a fare all estero. Siamo in due ,cerchiamo due singole senza supplemento, se c’è la trovate a partire d ottobre che sia 6/7/8/9 e per due settimane invece di fare le terme in Austria verremmo con piacere ad Ischia