Ischia, la scuola Scotti ricorda Federica Taglialatela
Una canzone di Leoncarlo Settimelli, noto cantautore italiano e la presentazione del quaderno della memoria dedicata a Federica Taglialatela. Così la scuola media Giovanni Scotti di Ischia, in occasione della recita pre-natalizia, tenutosi martedì pomeriggio, presso il polifunzionale di Ischia, ha commemorato la giovane Federica Taglialatela a trentaquattro anni dalla sua morte, avvenuta nella ormai purtroppo celebre strage del rapido 904. Era, infatti, il 23 Dicembre 1984, quando il treno in questione, proveniente da Napoli e diretto a Milano esplose in prossimità della Grande Galleria dell’Appennino, a causa di una bomba piazzata da una mano terrorista-mafiosa. Centinaia i feriti e 17 i morti tra cui anche l’ischitano Gioacchino Taglialatela e sua figlia Federica che all’epoca dei fatti era una studentessa dell’istituto secondario di primo grado di via Michele Mazzella. La stessa Federica che due giorni prima della tragedia, per ironia della sorte, aveva scritto, neanche a dirlo, un tema sulla sua idea di pace e non violenza e che ancora oggi è incorniciato ed appeso tra le mura del Giovanni Scotti. Ed è stata proprio la sua scuola, quindi, ancora una volta a voler fare un tributo alla memoria della giovane, nell’ambito della manifestazione di martedì pomeriggio che ha visto gli studenti intonare le note della canzone “Il sogno spezzato di Federica” scritta, alcuni anni dopo quella tragedia, da Settimelli e,la dirigente scolastica dello Scotti, Lucia Monti, da sempre molto sensibile alla vicenda, presentare il quaderno “il sogno di Federica”, realizzato lo scorso anno dagli alunni dell’istituto e premiato lo scorso novembre, nell’ambito del concorso EIP, volto alla promozione dei temi incentrati sulla legalità, la memoria e la pace.
Il momento di riflessione dedicato a Federica Taglialatela, è stato quindi, anche occasione anche per mettere in evidenza le attività portate avanti negli anni, da parte dell’istituzione scolastica nell’ ambito della fondazione “Federica Taglialatela”, nata nel 1986, e fondata proprio da personalità sia del mondo scolastico dell’epoca del plesso Giovanni Ccotti che non: il dirigente scolastico Vincenzo Cenatiempo, l’avvocato Carlo Picconi, il segretario Guerino Covella, il professore Michele D’Arco Gianni Vuoso, allora presidente del distretto scolastico ancora esistente all’epoca dei fatti. Una fondazione che negli anni, anche grazie ai finanziamenti ricevuti dalla Regione Campania e dal Comune di Ischia ha portato avanti molteplici iniziative e progetti, incentrati sulla figura di Federica e sui temi annessi alla strage del rapido 904, tra cui, anche vari concorsi a premi. Trentadue anni di lunga ed intensa attività, dunque, ma che presto potrebbero volgere al termine. Nonostante, infatti, la dirigente scolastica abbia annunciato la nomina del nuovo direttivo della fondazione -che sarà costituito, sulla scia delle vecchie formazioni, dalla stessa Monti, dal presidente del consiglio di Istituto e dalla segretaria pro tempo della scuola Scotti), la vita dell’ente in memoria di Federica taglialatela è giunta ad un bivio. Sempre nella stessa giornata di lunedì,poche ore prima della manifestazione natalizia, infatti, la preside Monti ha convocato presso il proprio ufficio una riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione per decidere quali strade intraprendere per il futuro della stessa. “ In questi anni- ci ha spiegato in separata sede la dirigente scolastica- sono state molteplici le iniziative della Fondazione, ma dei soldi che sono stati dati negli anni passati, sono rimasti, ora, all’incirca 2500 euro. Nel tempo non sono più arrivati finanziamenti, e ora come ora anche continuare a mantenere aperto il conto della fondazione risulta molto oneroso. Sono, infatti, più i soldi che se si spendono per mantenerlo attivo che per promuovere iniziative varie. Sono stata, quindi, sollecitata dalla stessa banca su cui è il conto della Fondazione a chiuderlo eventualmente e a decidere entro breve come spendere gli ultimi soldi rimasti. Arrivati a questo punto la mia idea era quella di chiudere la Fondazione Federica Taglialatela con un ultimo concorso ad hoc rivolto ai ragazzi delle medie».
Al vaglio tuttavia per il futuro dell’ente ci sarebbero anche altre possibilità, proposte proprio in seno al summit tenutosi lunedì mattin e che ha visto la presenta di Gianni Vuoso e di Guerino Covella. Tra le varie alternative proposte quella di trovare nuovi finanziamenti percorrendo varie strade al fine di poter continuare a mantenere in vita la Fondazione o in alternativa trasformare la stessa, in un’altra forma associativa, come ad esempio – come proposto da Vuoso- in un’ università popolare della memoria. I membri del consiglio di amministrazione sembrano, insomma, non aver manifestato la volontà di, come si suol dire, mandare tutto alle ortiche, specie per una Gondazione così longeva che negli ultimi trent’anni ha rappresentato uno dei tributi massimi ad una delle maggiori tragedie che hanno sconvolto l’isola di Ischia e l’Italia. L’unica certezza, al momento, è che, sempre nell’ambito della Fondazione, si procederà alla stampa di nuove copie del quaderno della memoria, mentre un programma più dettagliato sull’investimento degli ultime risorse economiche rimaste sui eventuali iniziative di rilancio dell’ente sarà stilato nelle prossime settimane. «Negli anni – ha concluso la dirigente Lucia Monti- abbiamo cercato di mantenere alta la memora di Federica e della strage del rapido 904, anche se con il venir meno delle risorse e dell’attenzione generale verso quella tragedia, non è stato semplice. Mi dispiacerebbe chiudere la Fondazione, dopo tutto questo tempo, ma sono un po’ sfiduciata. La scuola è impegnata su tanti versanti e trovare persone che magari si offrano volontariamente per portare avanti nuove iniziative per il rilancio della Fondazione, la vedo molto difficile. Speriamo comunque di riuscire in qualche modo a trovare una soluzione».